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Annarita, Corradino e il Primo Maggio tarantino

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

5
MAG
2014

 

"Caro Corradino, 

Scrivo a te perché da giornalista del servizio pubblico, sono certa, potrai cogliere appieno la ragione del mio stupore.

A Taranto, come saprai, lo scorso 1 maggio decine di migliaia di persone (punta massima stimata pari a 100mila presenze) hanno assistito al concerto organizzato dal comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti”.

Accade però che la Tv di Stato abbia sostanzialmente snobbato l'evento dedicandovi pochissimo spazio, se non addirittura nulla, del palinsesto dedicato al Primo Maggio in Italia.

Capisco che le invettive di Pelu' nei confronti di Renzi facciano notizia, scatenando  dibattito e attenzione popolare ma ciò che è avvenuto e sta avvenendo a Taranto merita approfondimento e quantomeno una finestra aperta in occasione di eventi rilevanti.

La vicenda Ilva in sè è nota e per niente chiusa, nonostante il sostanziale silenzio mediatico calato. 

Non ti nascondo il mio timore sul tentativo di trasferire l'idea che a Taranto, ormai, sia tutto sotto controllo  dopo i fatti del 2012, l'imminente avvio dell'udienza preliminare del processo per causato disastro  ambientale e la progressiva legiferazione resa dal Parlamento.

Spero davvero che sia solo un mio timore.

Di certo c’è che  il Primo maggio tarantino, giunto alla seconda edizione, avrebbe  meritato  attenzione non foss’altro per essere stato un grande evento musicale.

Penso agli artisti, un parterre di tutto rispetto, molto importanti ed amati, che gratuitamente hanno partecipato come l'anno scorso.

Penso agli sforzi di centinaia di volontari che garantiscono organizzazione e riuscita dell'evento, penso alle migliaia di persone giunte anche da altre zone della Puglia e del Sud per ascoltare musica, applaudire i propri beniamini sul palco e, in grande maggioranza, per ricordare che la battaglia per la salute, l'ambiente e il lavoro, a Taranto come nel Paese, resta evidentemente aperta.

Tutto qui, Corradino.

A te che oggi sei parlamentare, e ieri valente cronista e poi direttore di importanti Tg Rai, affido questa mia riflessione rinnovando il quesito di cui sopra: perché la Tv di stato non parla di un evento di tale portata?"

 

 



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