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A sinistra/Tutti contro tutti

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

3
OTT
2014
Sul fronte di chi di fatto ha perso, le polemiche impazzano, tra minacce di scomunica e richieste di dimissioni a pioggia
Il segretario regionale Michele Emiliano, a sua volta in piena campagna elettorale per le primarie regionali, ha emesso la sua bolla dichiarando che chi del PD  ha votato per Tamburrano è fuori dal partito. Il presidente regionale, la civatiana Anna Rita Lemma, consigliere regionale, chiede invece le dimissioni dei segretari provinciale (Musillo) e cittadino (Lucarella): "Il risultato delle elezioni provinciali consegna alla cittadinanza ionica la rappresentazione perfetta di come l'attuale segreteria provinciale abbia gestito il Partito Democratico di Taranto. La sconfitta di Gianfranco Lopane, candidato alla presidenza dell'ente voluto dalla base e sostenuto dalla direzione e dalla segreteria regionale del Pd - e pubblicamente dallo stesso segretario provinciale - non è la vittoria della democrazia bensì degli accordi inizialmente negati, poi annunciati, difesi e ieri sera sanciti. Decine di consiglieri comunali del Pd hanno TRADITO la base, gli elettori e le indicazioni della direzione regionale che aveva detto NO alle cosiddette larghe intese con il centrodestra. Quanto avvenuto è grave ed impone decisioni proporzionate da parte dei livelli regionali e nazionali del partito. Chi ha scelto di votare palesemente centrodestra deve lasciare il nostro partito!Per quanto mi riguarda, attenderò le decisioni che Bari e Roma intenderanno assumere, mi auguro a stretto giro. Decisioni che ritengo fondamentali per la prosecuzione del mio percorso politico all'interno del Partito Democratico. Ci sono precise e pubbliche responsabilità politiche. Intanto, chiedo le dimissioni del segretario provinciale Musillo e del segretario cittadino Lucarella". Anche i giovani democratici parlano di tradimento: "Quanto accaduto domenica scorsa non può essere dimenticato e non può non avere ripercussioni all’interno del partito. Noi, membri della segreteria provinciale dei Giovani Democratici, vicini alle posizioni delle singole realtà cittadine dei Gd, chiediamo con forza che ci sia assunzione di responsabilità da chi ha costruito ed è stato partecipe di questo complotto. Hanno tradito gli elettori, hanno tradito i cittadini, i giovani ed hanno tradito Taranto. ........ Dimissioni, chiediamo le dimissioni del Segretario provinciale Musillo perché ha fornito dall’inizio false rassicurazioni sulla possibilità di vittoria del centro sinistra, il quale ha però dimostrato con la percentuale ottenuta di aver perso elezioni che in realtà avrebbe potuto vincere, e perché non è stato in grado di gestire una partita elettorale importante come questa. ....... Condividiamo la posizione del Presidente dell’assemblea regionale Anna Rita Lemma e del Segretario regionale Emiliano, via dal pd chi ha tradito, si dimettano tutti i responsabili!"  Ma non solo PD; anche Gianni Liviano, eletto come indipendente con il PD ma dal quale da tempo ha preso le distanze esprime il suo imbarazzo e chiede le dimissioni del sindaco Stefàno: "E' imbarazzante l'atteggiamento di molti consiglieri comunali di Taranto che hanno deciso di votare ieri per il candidato alla presidenza della Provincia dello schieramento opposto.     Ventuno voti a Tamburrano, a fronte degli 8 consiglieri di centro destra presenti in consiglio comunale, significa che ben 13 persone della maggioranza di Stefano hanno votato per il candidato del centro destra.   Il dato politico di queste elezioni è quindi che ciò che noi sosteniamo da tempo, e cioè che questa maggioranza è composta in gran parte da personaggi animati solo dalla ricerca di ruoli e completamente privi di identità politica e di dignità, ha trovato ulteriore conferma.   Può dirsi coalizione di centro sinistra, una coalizione in cui 13 persone su 21 votano lo schieramento opposto? Non sente forte il Sindaco Stefano, uomo dal passato dignitoso e rispettabile, l'esigenza di chiudere questa esperienza che oltre a non essere in grado di fornire alcuna risposta ai bisogni della città,  ha fortemente tradito le aspettative anche di appartenenza culturale per le quali era stata votata? Risparmi Stefano a se stesso  umiliazioni inutili e alla città l'angoscia di veder perpetuata un'esperienza che più nulla ha da dare a questa comunità e rassegni le dimissioni."  Ma Stefàno si affrettato subito a "tranquilizzare" i suoi sostenitori, confermando che lui va avanti comunque. Che novità!
 
 


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