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Soddisfazione bipartisan

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

29
OTT
2014

 

Allo sblocco di 1,2miliardi di euro sequestrati alla famiglia Riva, da utilizzare per il risanamento dello stabilimento Ilva di Taranto, seguono i commenti positivi "bipartisan" degli onorevoli Gianfranco Chiarelli e Michele Pelillo.

 

 “Va accolta positivamente la decisione del tribunale di Milano che ha stabilito il trasferimento di 1,2 miliardi di euro sequestrati alla famiglia Riva, nelle casse dell'Ilva.” Ad affermarlo è l’onorevole Gianfranco Chiarelli che continua così in suo intervento: “Dopo i recenti rilievi del GIP di Taranto, che ha denunciato notevoli ritardi nel processo di ambientalizzazione dello stabilimento, la disponibilità di queste ingenti risorse, consentirà di superare le difficoltà finora incontrate  e ripristinare le migliori condizioni per garantire tranquillità ai dipendenti, e certezza nella realizzazione delle prescrizioni dell' AIA. L'auspicio – conclude l’onorevole Chiarelli - è che nei successivi gradi di giudizio, che è prevedibile siano attivati, non si registri un pronunciamento opposto a quello odierno rispetto ai rilievi di anticostituzionalità della norma applicata, che, sul piano della valutazione tecnico giuridica, appare oggettivamente soggetta a possibili diverse interpretazioni.”

 

Sulla stessa lunghezza d'onda l'onorevole Michele Pelillo“L'Ilva di Taranto potrà essere ambientalizzata con i soldi dei Riva. Le risorse sequestrate alla famiglia Riva dai giudici di Milano, oggi messe a disposizione del commissario straordinario dell'Ilva Piero Gnudi, rappresentano la possibilità di aprire i cantieri previsti dall'Autorizzazione integrata ambientale e far proseguire il progetto di risanamento dello stabilimento siderurgico.

 

E' una notizia di straordinaria importanza – continua Pelillo - e rappresenta un parziale risarcimento al danno ambientale causato dalla grande industria e subìto da Taranto e dalla provincia ionica. La decisione del gip Fabrizio D'Arcangelo, che ha espresso parere favorevole al trasferimento delle somme, valorizza, confermando la sua determinazione ed efficacia, l'intervento legislativo del governo e del Parlamento, che con gli ultimi due decreti aveva stabilito – tra le priorità – l'uso dei fondi sequestrati (anche in inchieste per reati diversi da quelli ambientali) a favore dell'ambientalizzazione.

Da oggi, finalmente, - conclude l’onorevole Pelillo - si potrà procedere speditamente con i lavori, con l'obiettivo di riprendere il passo e accorciare i tempi del risanamento, dilatati anche dalla carenza di risorse. Speriamo che questa sia soltanto la prima di una serie di buone notizie.”

 

 



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