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Per chi corre l'ambulanza

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

18
NOV
2014

 

 

“I direttori generali delle Asl pugliesi oggi presenti in audizione hanno confermato che la riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, così come è stata messa a punto dalla Regione, si tradurrà innanzitutto in una maggiore efficienza di tutto il sistema del soccorso. La riorganizzazione regionale si tradurrà quindi in maggiore sicurezza per i cittadini in uno dei settori più sensibili della sanità, quello appunto dell'assistenza nei casi di emergenza.

La delibera di Giunta con cui è stata riorganizzata la rete del soccorso della Puglia contiene già le ultime direttive del ministero della Salute in materia.”

Questo lo ha dichiarato, nero su bianco, il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Epifani che si unisce così ai tanti consensi arrivati al piano di riorganizzazione predisposto dall’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia.  

Epifani si va ad aggiungere a chi ha espresso parere favorevole sul piano predisposto. Tra i tanti che hanno espresso un forte consenso, c’è la Società Italiana Sistema 118 ovvero "Consulta dei Dirigenti Responsabili delle Centrali Operative 118" e di tutto il mondo dell'emergenza extraospedaliera.

Solo una voce si è distinta dal coro chiedendo il ritiro di quel piano e non era di un membro dell’opposizione, ma quella di Pino Romano, capogruppo del Partito democratico in Consiglio Regionale.

Le motivazioni? Vederci chiaro su cosa “tocca” al territorio di appartenenza (Fasano – San Vito dei Normanni) e questo in vista più che delle primarie (che hanno il risultato già scritto), delle regionali di marzo.

L’assessore Pentassuglia, che abbiamo raggiunto telefonicamente questa mattina, determinato come sempre, si dichiara tranquillo e pronto a mettere in essere tutti gli atti consequenziali affinché la “riorganizzazione” non rimanga sulla carta.

La sanità è sempre stata uno dei più grandi campi di battaglia elettorale, peccato che qualcuno non ha capito che è arrivato il momento di smetterla.



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