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Martina Franca/Restituite dignità al consiglio comunale; basta "question time"

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

1
MAR
2015

In un periodo molto particolare per l’aerea di centro destra dove ognuno si affatica a trovare un ruolo per cercare di essere ancora credibili nei confronti dei propri elettori, noi di Idealista, se pur nel nostro ambito locale, il nostro ruolo lo abbiamo ben definito: un ruolo di una politica liberale che si preoccupa della collettività, delle difficoltà dei “dimenticati”, della democrazia e della trasparenza. Chi vuole ragionare con noi sa quale programma e quale modo di attuazione trova e sa che non parteciperemo mai a diatribe partitiche, perché occorre rimettere al centro dell’azione politica i cittadini, le famiglie, insomma le persone.

 

"Partecipazione e trasparenza sono concetti che questa Amministrazione applica solo sulla carta e mai nella realtà"; è il pensiero dei consiglieri comunali di IdeaLista che chiedono lo stop del "question time".

 

"I Consiglieri Comunali di IdeaLista hanno presentato un ordine del giorno di revoca del “Question time” approvato con delibera n. 68 del 25 giugno 2014. Già da subito, in fase di discussione  nelle sedute della 1^commissione, avevamo espresso le nostre perplessità sull’utilizzo del “Question time”. Per IdeaLista una interrogazione o un’interpellanza sono la voce del cittadino per bocca dei rappresentanti consiglieri. Con questo strumento, invece, si limita la discussione di una domanda a una mezza risposta – il più delle volte andando fuori programma - elencando sempre in maniera propagandistica le poche cose fatte, senza discussione in aula e, peggio ancora, senza la presenza dei consiglieri ci maggioranza che disertano l’aula. In questa maniera si offende quella democrazia partecipata tanto celebrata da questa amministrazione.

 

In merito poi alla trasparenza delle pubblicazione on line nell’albo pretorio dei documenti amministrativi la nostra battaglia mira a semplificare l’accesso a tutti: perché ogni cittadino, non debba fare la caccia al tesoro per poter trovar per esempio una determina della quale occorre conoscere il numero preciso per capirne l’esistenza, così come accaduto con un recente caso che ci lascia molto perplessi. Per noi trasparenza è semplificazione e controllo da parte di tutti. Non vogliamo pensare che sia così difficoltoso, solo per evitare che si vedano o leggano cose poco chiare o cose riconducibili a qualcuno di “vicino” a questa Amministrazione. Per non parlare – e sarà oggetto di discussione in aula – dei documenti pubblicati in albo pretorio e poi misteriosamente scomparsi e non più disponibili online."



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