Martina Franca - Le motivazioni di Magda Balsamo

È' stato studiato, meditato e pesante come un pugno dritto allo stomaco, l'intervento della consigliera Magda Balsamo che nel consiglio comunale di oggi - giovedi 19 marzo - ha annunciato di lasciare il gruppo del Partito democratico dichiarandosi indipendente. Ecco il testo: "Sono ormai trascorsi 2 mesi dalla sottoscrizione di un documento del gruppo consigliare del PD in cui si avvertiva la “necessità di una profonda riflessione sull’andamento dell’Amministrazione Comunale, sul mandato ricevuto dalla città, sui risultati conseguiti, sulle attese, sulle aspettative corrisposte e su quelle non corrisposte.” Si è anche ribadito nello stesso documento “che la ricchezza del gruppo è nella diversità di ognuno dei componenti e che l’azione amministrativa deve essere retta dalla partecipazione attiva dei singoli amministratori nelle scelte e nelle decisioni con un confronto permanente con i consiglieri comunali nel rispetto di ruoli e prerogative.” A distanza di 2 mesi, ancora le criticità non sono state superate. Il confronto permanente e il coinvolgimento dei consiglieri comunali è alquanto irrisorio. Ci si ritrova con il piatto pronto dei provvedimenti consiliari da approvare, diverse volte si arriva il giorno prima del consiglio comunale a prendere visione del fascicolo dei provvedimenti che ogni singolo consigliere dovrebbe per lo meno avere sufficienti giorni prima per esaminarli sia personalmente sia in commissione consiliare. Per non parlare dell’attività di alcune commissioni consiliari che si riuniscono Ad kalendas graecas. Purtroppo questo comportamento da Maneki Neko dei consiglieri comunali non è più tollerabile. Per chi non conoscesse il maneki neko è un simbolo della cultura giapponese che raffigura un gatto che alza la zampetta. I consiglieri comunali sono la voce dei cittadini e nel rispetto degli stessi devono poter ricevere un’adeguata e preventiva informazione sulle questioni sottoposte al Consiglio (art. 39 TUEL) affinchè esercitino sia il potere di indirizzo sia il potere di controllo. Ultima e prossima è la questione del DDP per il PUG. Sebbene personalmente abbia manifestato dubbi sulla legittimità degli atti in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato, e questo, a quanto mi è stato riferito, è stato persino palesato da tecnici in un forum dedicato al DDP, si prende la rincorsa per portarlo in Consiglio Comunale, convocando la commissione consiliare competente per i 2 giorni antecedenti al Consiglio. Ritengo che la giustificazione che “i tempi della politica sono veloci” è infondata in quanto questo è solo un pretesto per ridurre la partecipazione dei consiglieri comunali, e dunque per violare il principio di democrazia. Alle soglie della mia surroga in consiglio comunale ------ per non dimenticare io lasciai un posto fisso di amministrativo presso la segreteria del sindaco per non tradire i miei elettori affinché ricoprissi la carica di consigliere comunale ----- dopo aver espresso democraticamente il mio disappunto su alcune questioni, mi venne detto: “un consigliere di maggioranza non si comporta così”. Nonostante ciò, ho preservato la mia libertà morale, esprimendo il mio disappunto quando vi erano perplessità o dubbia legittimità. Talvolta votando anche contro. La sottoscritta ha spesse volte sottoposto questioni all’attenzione del gruppo consiliare e degli stessi Assessori (parentesi – Assessore Pasculli, è del 8 febbraio la mia nota inviatale sulla questione della Dirigenza ai Servizi Sociali, eppure oggi ci si ritrova con un ordine del giorno dell’opposizione sul tema). Ho chiesto in passato e continuo a chiedere delucidazioni sulla questione di quel “nazareno” scorrimento di graduatoria. Ho parlato di carichi di lavoro che non sono stati fatti, e il gruppo del PD del 2013 sottoscrisse un ennesimo documento in cui si parlava proprio di carichi di lavoro, i quali vengono ribaditi nel documento di due mesi fa; infatti si dice: “In vista del prossimo bilancio di previsione è necessario rimodulare alcune voci per ottenere un rilevante contenimento della spesa e creare le condizioni per interventi in campo sociale ed economico e per una riduzione della tassazione: ad esempio riorganizzare i trasporti pubblici, monitorare la gestione degli incarichi professionali esterni (no comment perché su questo ho chiesto una lista completa di incarichi esterni e affidamenti diretti), verificare e riorganizzare la macchina amministrativa avendo presente la conoscenza dell’intero organico dell’amministrazione, dei carichi di lavoro delle competenze e delle potenzialità degli uomini valorizzare meglio il patrimonio comunale.” Come già detto alcune commissioni sono ferme: chissà quando verranno presi in considerazione questi indirizzi!!!!! Le beghe interne del partito stanno paralizzando l’attività dei consiglieri comunali. L’esempio è quello della commissione attività produttive in cui non si riesce ad eleggere il presidente. Dov’è dunque quel rispetto dei ruoli sottoscritto nel documento del gruppo consiliare del PD? Devo manifestare a tal proposito il mio malessere a causa dell’inattività di un partito che avrebbe dovuto forgiare gli amministratori di domani. Invece si ricorda solo dei suoi iscritti quando c’è qualche campagna elettorale alle porte, ma quando c’è da prendere qualche posizione nella tutela del cittadino su temi che hanno riscosso notevole critica assolutamente no! E questo mio disagio lo palesai mesi addietro quando lasciai direttivo e delegazione provinciale a causa di giochi interni poco chiari che condussero alla nomina dei delegati regionali senza tener presente la volontà del gruppo dirigente. Come diceva una famosa canzone: mi dispiace devo andare. Nel rispetto dei cittadini miei elettori, e al fine di conservare la mia onestà morale ed intellettuale, in un clima di estrema entropia politica, mi dichiaro indipendente."

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