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Davide Chiovara/Opposizione tosta

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

23
NOV
2012

Intervista al Consigliere comunale di Grottaglie in area PDL, fra critiche a un’amministrazione “paralizzata” e proposte per temi caldi come sanità e Ilva

Consigliere Chiovara, come considera l’attività di gestione dell’ente guidato dal Sindaco Alabrese in questo periodo di amministrazione?
«L’attuale giunta “camaleontica” di centro sinistra secondo me si è insediata solo sul piano formale e mai su quello sostanziale. Basti pensare che a più di un anno e mezzo di distanza dall’insediamento del consiglio comunale, l’attività amministrativa è sostanzialmente ancora paralizzata ed è in corso una “verifica” infinita con relative nomination di assessori che si susseguono quotidianamente. Scherzando con alcuni amici giorni fa ci siamo detti che almeno per un giorno a testa tutti i grottagliesi sono entrati in odore di assessorato. Così non va, siamo ormai allo svilimento della politica e dell’istituzione comunale. Il tutto mentre i cittadini grottagliesi soffrono per la spending review del governo Monti e il crack della sanità dovuta alla cattiva amministrazione di Vendola e soci». 
Un grande bluff, insomma?
«Sì, fondato su false promesse. In campagna elettorale si erano sbandierati tantissimi temi lontanissimi da una realtà che oggi parla di tagli al servizio scuolabus, di soppressione della mensa scolastica, di un ulteriore  taglio di fondi sia per il sociale e sia per gli importantissimi servizi di gestione del patrimonio quali pulizia e manutenzione stradali;                 a questo si aggiunge la totale incapacità di poter trovare in bilancio le risorse per abbassare l’aliquota imu e la tarsu. Sarebbe bastato ad esempio sfruttare le entrate derivanti dalle royalties provenienti dalla discarica, che ammontano a circa 2.000.000 di euro. In tal senso tra l’altro occorre notare che le quote trimestrali delle stesse royalties non vengono pagate con regolarità. Nulla è stato fatto per non pesare troppo sulle tasche dei cittadini grottagliesi. La giunta Alabrese con i suoi tagli ha anche depotenziato la sicurezza in città. All’attuale governo comunale va infatti attribuita la diminuzione del personale dei vigili urbani nonostante sia indispensabile il loro apporto per una sana gestione del territorio e della sicurezza dei cittadini». 
In merito alla questione dell’Ospedale San Marco, pensa che sia una ennesima presa in giro ai danni dei cittadini?
«Ritengo che i nostri cittadini siano ulteriori vittime delle bugie della Giunta Vendola che, dopo aver aspramente criticato il piano di riordino di Raffaele Fitto, ha consegnato ai pugliesi una sanità sull’orlo del precipizio. Credo che  su un tema delicato come quello dell’Ospedale sia nostro preciso dovere giocare una partita di squadra, ricercando insieme all’attuale maggioranza la possibilità di spendere ogni risorsa e impegno per difendere il diritto alla salute dei cittadini grottagliesi». 
Come lei ha ben definito relativamente alla questione Ilva “La città di Grottaglie non può restare a guardare”, vuol dire la sua opinione sulla drammatica vicenda che investe il nostro territorio?
«L’Ilva oltre cinquant’anni fa costituì una opportunità importante per il nostro territorio e fu accolta dai cittadini come una occasione di sviluppo e crescita. Col passare del tempo però l’atteggiamento della grande industria nei confronti della città e del territorio circostante ha preso la piega sbagliata. Troppe le connivenze e le prevaricazioni che hanno eccessivamente pesato sul tessuto sociale della nostra provincia. Oggi ci troviamo di fronte a una realtà nella quale i potentati connessi alla grande industria minacciano la libertà e, soprattutto, la salute della gente. Il lavoro è importante ma nessun profitto può essere barattato con la vita delle persone. Da imprenditore sono ovviamente favorevole alla presenza della grande industria ma solo a condizione che questa rispetti le regole e diventi totalmente ecocompatibile. Altrimenti i cittadini di Taranto e della provincia avranno la forza di voltare pagina e rimboccarsi le maniche per costruire un futuro diverso».
Quali sono i rapporti con le forze politiche di maggioranza?
«Non condivido l’operato complessivo del governo cittadino. Come già detto rispondendo alla prima domanda, critico fortemente l’atteggiamento lassista e le lentezze dell’attuale giunta comunale. Ciò nonostante apprezzo l’impegno di alcuni singoli con i quali non avrò esitazioni a collaborare se porranno in votazione atti o documenti che andranno nell’interesse dei cittadini di Grottaglie. Devo dire che, fino a questo momento però, è successo pochissime volte. Ma non perdo la speranza per il futuro. Ciò posto interpreto il ruolo di esponente di opposizione con responsabilità, vigilando sull’operato del governo cittadino».
Entriamo all’interno del suo partito, si parla tanto di rinnovamento della classe dirigente all’interno del centrodestra, cosa ne pensa lei?
«Favorevolissimo al rinnovamento ovviamente, ma contrario ai concetti renziani della “rottamazione”. Mi considero semmai un rottamatore di idee, non di persone. Il concetto è distante dal mero dato anagrafico. Ci sono giovani politicamente già “vecchi” e anziani con tantissima voglia di fare. Sogno un partito che premi il merito e che sia contro le rendite di posizione di coloro i quali, per grazia divina, si considerano titolari di incarichi ed avamposti che difendono a vita senza dover mai rendere conto della scarsezza di risultati ottenuti. Anche per Grottaglie, ad esempio, auspico al più presto una verifica ed un confronto per mettere a punto una nuova squadra che rilanci l’azione politica del PDL il città dopo il risultato molto contenuto delle ultime comunali. Ho già espresso in questo senso tutta la mia volontà di avviare una nuova fase del PDL a Grottaglie in occasione dell’ultimo coordinamento provinciale. Ovviamente il mio interesse primario è quello di riunire tutte le anime dell’area liberale e moderata di Grottaglie. Insieme possiamo già da oggi costruire l’alternativa per il governo della città».
Quale è la sua opinione in merito alle primarie del PDL, in vista delle prossime elezioni politiche del 2013?
«Le elezioni primarie, se organizzate sulla base di regole certe e condivise, sono un’ottima occasione di coinvolgimento e consultazione della base che, non dobbiamo mai dimenticarlo, detiene la piena sovranità sulle nostre decisioni. Auspico dunque che si possano tenere a breve e che ci possano essere diversi candidati nuovi e di spessore che possano rimettere in moto l’entusiasmo e la partecipazione nel nostro partito. Al tempo stesso spero che coloro i quali stanno pensando di candidarsi al solo scopo di potersi guadagnare una fetta di celebrità retrocedano dal loro intento. Devono essere primarie serie e basate su proposte e contenuti. Di vetrine inutili in passato ce ne sono state già troppe».
 
 


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