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Martina Franca - Un ufficio tecnico che produce solo problemi ai tecnici e ostruzionismo all´utenza

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

30
APR
2015

Il consigliere comunale del neo gruppo misto di centrodestra, l'avvocato Piero Bello, mette sotto accusa l'Ufficio Tecnico Comunale e il suo dirigente. Secondo Bello, vengono spesi ogni anno 480mila euro per un "esercito comandato evidentemente da un ufficiale a dir poco incapace."

 

"Mi chiedo, e credo se lo chiedano tanti martinesi, se Martina Franca abbia nella propria struttura amministrativa un ufficio tecnico. Dal punto di vista dell'organico, e dei relativi costi, la risposta non può che essere affermativa.

In organico c’è un dirigente insediatosi a Marzo 2014, 5 geometri e 4 impiegati amministrativi; un esercito! Un esercito che ha costi non indifferenti, soprattutto se pensiamo a quanto da solo percepisce il dirigente, tra stipendio, indennità di posizione e indennità di risultato quasi 100mila euro annui.

Ipotizzando un costo medio annuo (tra emolumenti e contributi) di almeno 30mila euro a testa, sommiamo circa 270.000 euro a cui si aggiunge il compenso inaudito del dirigente. Soldi che per la cronaca pagano i cittadini. Risultati? Quanti permessi a costruire sono stati rilasciati dal marzo 2014 (ad eccezione di quelli dei lotti cimiteriali)? Quanti utenti hanno ricevuto risposte alle loro domande? Quanti artigiani, commercianti, professionisti, piccole imprese, hanno visto completare in tempi celeri le pratiche presentate? Quanti oneri di concessione sono stati incassati in questo periodo? Molti, ma molti di meno rispetto a quello che costa questo esercito comandato evidentemente da un ufficiale a dir poco incapace.

Infatti mi risulta che le lungaggini siano inaudite e che l’ufficio, che dovrebbe verificare la regolarità urbanistica perda il suo tempo a richiedere documentazioni integrative non di propria competenza, documentazioni eccessive e per di più superflue, e comunque in molti casi già agli atti dell’amministrazione, scoraggiando gli utenti dal presentare qualsivoglia istanza.

Risultato di tutto questo: persone disperate, tecnici bloccati e ditte che chiudono. La disoccupazione cresce, l’attività dei professionisti è paralizzata, chiudono le aziende e muore l’indotto.

A pagare è la città, sono i giovani e le imprese. In un sistema normale che funziona se c’è un dirigente le cose dovrebbero migliorare in termini di produttività. L’ufficio tecnico dovrebbe funzionare come una macchina da guerra e invece l’ufficio tecnico produce solo problemi ai tecnici e ostruzionismo all’utenza.

A questo punto mi chiedo qual è l’utilità di pagare quasi centomila euro all’anno a questo signore? Non si sta operando alcuna semplificazione, non si snelliscono le procedure, non si creano protocolli d’intesa per le autorizzazioni SIC riguardanti le opere minori (attualmente ci vogliono 6/7 mesi per l’autorizzazione per l’adeguamento di legge di una fossa biologica e/o un intervento di riqualificazione energetica).

Allo stato, infatti, sussiste ancora l’annoso problema per il dimensionamento degli ambienti per i fabbricati a trullo e per l’altezza dei locali commerciali realizzati in data antecedente all’entrata in vigore del PRG con altezza superiore ai 2.70 mt ed inferiore ai 3.00 mt (per i quali solo tramite ricorso al TAR è possibile ricevere la destinazione d’uso)…questi solo alcuni esempi.

L’interpretazione delle Leggi e l’applicazione dei Regolamenti perpetrata dal dirigente sta creando sgomento tra gli utenti e uno stato di contrapposizione con i tecnici che operano nel settore, i quali, con il riassetto e rafforzamento dell’Ufficio Tecnico speravano di trovare collaborazione e snellezza nelle procedure. Invece nulla di tutto ciò.

Se il dirigente dell’ufficio tecnico non è all’altezza della situazione si dimetta, può sempre fare libera professione oppure se è così bravo perché non va a fare il dirigente al suo paese?

Ma tanto chi se ne frega diranno i benpensanti di sinistra, soprattutto quelli che amministrano la città, a loro che l’economia vada a rotoli non importa. Non importa se il piccolo artigiano, il fabbro, l’idraulico, l’elettricista chiudono perché l’ufficio tecnico è gestito male. L’importante è riuscire a distribuire incarichi a più non posso ad amici e tesserati del loro partito."



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