MENU

Tatiana Margherita /«Forza Italia? Scelgo di andare "Oltre"»

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

8
MAG
2015
Dalla crisi di Forza Italia, alla nascita dei Ricostruttori e del movimento “Oltre con Fitto”, fino ad arrivare alle elezioni regionali del 31 maggio. «Forza Italia oggi è un partito senza regole e senza una chiara linea politica»
 
 
Qualche giorno fa l’On. Raffaele Fitto ha lanciato il suo simbolo in vista delle elezioni Regionali. Perché andare “Oltre”?
«Queste elezioni regionali rappresentano per tutti coloro che si riconoscono – a tutti i livelli – nell’operato e nelle idee dell’On.le Raffaele Fitto, un primo passo per dar finalmente vita ad un centrodestra nuovo e davvero liberale. In ogni provincia della regione, la lista “Oltre con Fitto – Schittulli Presidente” si presenta come unica credibile alternativa alla sinistra e può contare sulla espressione di un candidato Presidente  forte, competente, conosciuto e serio. Il voto alla lista Oltre e al Suo Presidente avrà un profondo significato politico, poiché sarà espresso da tutti coloro che hanno voglia di ricostruire il centrodestra che i suoi elettori meritano. Qualcuno, infatti, dimentica o fa finta di dimenticare che il centrodestra pugliese ha dato risposte significative nelle ultime tornate elettorali; la Forza Italia pugliese nelle elezioni politiche del 2013 e in quelle Europee del 2014 è stata la massima espressione di consensi in Italia; evidentemente ciò è imputabile a coloro che – fino a pochi mesi fa - rappresentavano tale partito nella Regione Puglia e in primis all’impegno dell’On.le Fitto e che ora sono confluiti in questo nuovo progetto politico; ciò ovviamente potrà riconoscerlo solo chi ha la mente libera da pregiudizi o chi ha una propensione vera per l’onestà intellettuale… ma aldilà dell’ironia ritengo che sia sufficiente guardare il dato elettorale espresso nelle varie circoscrizioni alle ultime Europee per capire che se Fitto ha espresso al Sud 283.058  preferenze e Toti non ha saputo fare altrettanto nella circoscrizione nord occidentale (feudo storico per FI) evidentemente non è stato Berlusconi a portare acqua al mulino… Detto ciò andare Oltre mi sembra doveroso per tutti coloro che vogliono continuare a seguire quei valori democratici e liberali che fino a poco tempo fa caratterizzavano l’agire politico di Forza Italia».
Pare ormai certa la crisi che ha colpito Forza Italia in tutto il territorio nazionale. Cosa non ha funzionato in quest’ultimo periodo?
«Forza Italia, a causa di taluni evidenti errori politici, vive innegabilmente un momento che, a mio parere, è il preludio di un triste tramonto. Oggi Forza Italia è un partito che non segue alcuna regola, è priva di una chiara linea politica ed anzi spesso autrice di una linea politica a dir poco suicida ed il risultato di tale stato di fatto sono i 9 milioni di elettori in fuga da Forza Italia…..
Per citare solo un esempio: oggi Berlusconi definisce l’Italicum una legge autoritaria ed invita i suoi a non votarla ….purtroppo però resta incomprensibile il fatto che l’abbia fatta votare al Senato nonostante gli inviti rivolti dall’On.le Fitto di non cedere atteso che si trattasse di una legge che “elimina di fatto” le opposizioni e mina la democrazia stessa; per non parlare della farsa di una pseudo riforma che fa diventare il Senato una sorta di dopolavoro per consiglieri regionali; ciò che si chiedeva al Presidente era di insistere sulla soppressione del Senato, questa si che sarebbe stata una riforma liberale!
Le ultime vicende occorse nella nostra Regione, poi, sono davvero sconcertanti ma oltremodo significative: l’esclusione dei dirigenti pugliesi dalle liste per le elezioni regionali e dagli incarichi di partito mediante il commissariamento dello stesso due mesi prima della tornata elettorale, Le pare opera di un Presidente che vuole vincere le elezioni o che vuole ancora il bene del partito da Lui stesso creato? E’ ciò solo perché questi dirigenti hanno espresso una legittima opinione all’interno del dibattito politico, hanno detto in maniera chiara e senza atteggiamento servile che la legge elettorale e riforme costituzionali frutto del Nazareno non andavano votate perché non rispondenti ai valori caratterizzanti l’agire politico di un partito di centrodestra;  hanno detto che un rapporto di subordinazione con Renzi e con il PD non andava bene e non sarebbe stato compreso dal nostro elettorato. Ciò che doveva fare Forza Italia era intraprendere la strada del rinnovamento e del rilancio, invece oggi si pensa solo alla  rottamazione. Credo che quando in un partito si comincia a parlare di regole per le candidature stilando improbabili convention ad excludendum, vuol dire che è finita. 
Insomma, è evidente che Forza Italia sia un partito allo sbando, che non ha nulla di quel grande partito liberale di massa in cui io per prima credevo, privo di una seria e credibile linea politica ed oramai solo impegnato in epurazioni, esclusioni e commissariamenti. Continuando su questa strada Forza Italia finirà per essere nemmeno un partitino, ma solo un elettorato che si dividono altri».
 
Per questo nascono i cosidetti “Ricostruttori”?
«In un tale stato di fatto è evidente che c’è solo da ricostruire! C’è da lavorare sodo per ridare una degna rappresentanza alle ragioni di quell’elettorato (lavoratori autonomi, partite Iva, artigiani, commercianti) che rappresenta la maggioranza del Paese, oggi sottoposta alle maggiori vessazioni da parte dello Stato e da parte di questo Governo. Quello stesso elettorato di centrodestra che ha creduto nel progetto che Silvio Berlusconi  proponeva di un grande cambiamento e di una radicale riforma liberale del Paese e che ora non si sente rappresentato.
Nel mio piccolo, per tutti questi anni, da militante e da esponente del partito locale, ho sempre perorato le ragioni del Presidente e ciò sia quando Forza Italia era il primo partito sia nei momenti più difficili ovvero  quando si tentava di estrometterlo dalla vita politica del Paese per via giudiziaria, difendendolo ad oltranza e stigmatizzando l’uso politico della giustizia; e questo quando coloro che ora si affrettano a definirsi Lealisti – e che  cercano con ogni mezzo di accreditarsi presso la nuova dirigenza del Commissario Vitali - riposavano su comodi divani oppure saltellavano da un partito all’altro in preda a crisi mistiche!!! 
E’ però giunta l’ora di  prendere atto del fallimento del progetto ma, ancor più, dell’assenza di prospettiva alcuna e della evidente mancata volontà di rilancio ma nel fare ciò occorre, come ho detto prima, avere la mente sgombera da pregiudizi perché una cosa è la lealtà altra cosa è la fedeltà servile.
L’alternativa sarà scegliere tra Renzi e la sua poco democratica (a dispetto del nome del suo partito) gestione del potere ovvero Salvini e la sua urlata rincorsa populista. Io scelgo di andare OLTRE».
 
Possiamo dire che la campagna elettorale è partita. Si gioca per vincere con Francesco Schittulli. Come giudica i 10 anni di governo vendoliano?
«Credo che i dieci anni di governo vendoliano (con l’importante contributo del PD di Emiliano) hanno fatto della Puglia un modello da tenere in considerazione in negativo, in dieci anni ed in quello che a Vendola piace definire il “laboratorio pugliese” abbiamo sperimentato davvero tutti gli errori da non commettere più’. Il bilancio della sua fallimentare gestione ci appare chiaramente in questi giorni, mentre nei territori del Salento si inizia l’eradicazione degli ulivi colpiti da Xylella, con tutta la disperazione degli agricoltori. Viene da chiedersi cosa hanno fatto Vendola ed il suo entourage, assieme al Pd, mentre l’infezione bruciava migliaia di ettari di uliveti. Per non parlare del fronte occupazione e fiscale: la disoccupazione giovanile supera il 47,9% e paghiamo le tasse aggiuntive regionali più alte d’Italia; le bollette pugliesi hanno il primo posto tra le più salate del Paese; ogni giorno esplode un’emergenza ambientale e sanitaria perché il piano rifiuti è stato un completo fallimento. Dulcis in fundo la sanità: servizi inesistenti ma costosissimi e personale ridotto all’osso e costretto a turni di lavoro massacranti. 
Con riferimento specifico a Taranto mi sembra che l’operato del Governatore della Puglia per Taranto sia ben sintetizzato nell’intercettazione ambientale ove lo stesso  ride di gusto dicendo ad Archinà di aver apprezzato “lo scatto felino”, confessa di essersi divertito insieme al suo capo di gabinetto e definisce una “scena fantastica” l’immagine di Archinà che impedisce al giornalista di intervistare Emilio Riva! Vendola che afferma di aver fatto davvero le battaglie a difesa della vita e della salute, nella stessa conversazione intercettata suggerisce di “stringere i denti” di fronte a questi improvvisatori “senza arte né parte” e aggiunge: “Dite a Riva che il presidente non si è defilato”. Bene, credo che i tarantini non dimenticheranno quelle risate!!!».
 
Da donna cosa pensa della scelta posta in essere dal PD di candidare sei donne come capolista?
«Penso che  ritenere tale situazione “un primo gesto concreto per rimediare alla lesione del diritto di uguaglianza” come è piaciuto definirlo ad Emiliano sia profondamente scorretto. In realtà tale scelta (priva di significato e di rilevanza pratica alcuna vista come è strutturata la legge elettorale) si pone sulla stessa scia delle quote rosa o della parità di genere: andavano bene nel passato, ora, sotto l’alibi del politicamente corretto, rischiano di essere un modo per aggirare questioni di merito.  Dobbiamo capire, noi donne intendo, che è necessario conquistare spazi e competere con gli uomini senza timore alcuno, è necessario maggiore impegno per farci conoscere all’elettorato,  promuovendo la scelta delle donne che fanno politica e che ottengono buoni risultati nei Comuni, così come delle donne che lavorano nell'organizzazione del partito; solo così potremo colmare la lacuna di rappresentanza femminile nelle istituzioni».
 
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor