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Mario Caroli/ Ricomincio da noi

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

12
GIU
2015
«Raccogliere i consensi di quasi 1200 martinesi è un'indicazione di fiducia che mi riempie di entusiasmo». Parla il candidato di Forza Italia che alle regionali ha raggiunto un risultato importante, contro avversari «che partivano da grandi posizioni di potere»
 
Il risultato derivante dalle elezioni regionali ti vede secondo a Martina Franca, dopo Pentassuglia, ma non eletto al Consiglio Regionale. Qual è la tua analisi del voto?
«Raccogliere i consensi di quasi 1200 martinesi è un'indicazione di fiducia che mi riempie di entusiasmo. E' un risultato importante, raggiunto in una competizione che vedeva come sfidanti, nella nostra città, persone che partivano da grandi posizioni di potere. Per questo ringrazio tutto il gruppo di Forza Italia che mi ha sostenuto e la squadra di giovani e professionisti che mi ha aiutato. Mi ha fatto piacere sentire l'apprezzamento delle persone per il modo in cui la mia squadra ha condotto la campagna elettorale. Pur non avendo fatto promesse di posti di lavoro, nella realtà improbabili, né accettato compravendite di voti, ho raccolto la simpatia e il consenso delle persone che forse, nonostante fossi alla mia prima esperienza in una competizione regionale, hanno visto in me una persona con profonde radici nella storia culturale e politica di questa città. Soprattutto hanno creduto, come me, che si possa fare la politica in modo pulito». 
 
Una sfida nella sfida anche quella con l'altra parte del centrodestra, lo schieramento di Fitto e Schittulli...
«Partendo dal dato inconfutabile che quasi il 90% dei politici di Forza Italia è passata, a livello regionale, dalla parte di Fitto, non mi sembra un risultato soddisfacente per lui l'aver ottenuto solo 4 consiglieri regionali, a fronte dei 6 di Forza Italia. In ogni caso si è trattato di una sfida ritenuta tale solo dagli addetti ai lavori e dai massmedia, non dagli elettori. Gli elettori non amano le risse e i litigi. Questa disapprovazione si è manifestata con l’astensionismo di massa. A Martina, tra l’altro, la lista di Forza Italia ha preso più voti di quella fittiana, un risultato che ha premiato il nostro lavoro».
 
Come vedi il futuro del centrodestra? 
«Forza Italia ha confermato di essere un partito in condizione di resistere ed esprimere il suo vigore. Credo che chi ha fatto degli errori, dopo l'analisi del voto, dovrebbe onestamente cercare di rimediarvi. Spero che si faccia tesoro dell'esperienza fatta, in modo da non ripetere gli stessi errori in futuro. Abbiamo già regalato troppe volte la vittoria al centrosinistra a causa delle nostre divisioni (si ricordi il risultato delle comunali del 2012): è giunto il momento di rialzarci».
 
Quali i tuoi progetti nell'immediato ?
«A livello di partito penso che occorra impegnarsi per evitare di chiudersi nel localismo, e cercare invece di cogliere i segnali del nuovo e della modernità per uno sviluppo vero del sud. C’è molto da lavorare per ricercare soluzioni ai problemi che opprimono la nostra popolazione a causa della grave crisi economica. Lavoreremo a un nuovo progetto per Martina, soprattutto in quei settori che possono essere trainanti per la nostra economia come il turismo, la rivitalizzazione e rivalutazione del centro storico (Martina non è da meno di Lecce, tanto decantata), la moda, l’ossigenazione delle attività commerciali, soprattutto quelle dei giovani, attraverso interventi di defiscalizzazione. Da questa recente esperienza sta nascendo un'associazione che convoglierà buona parte del patrimonio umano e ideale che è stato il fulcro della mia azione politica».
 


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