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Apertura/2 - Aspettando la Finocchiaro

Categoria: POLITICA

8
FEB
2013

 

Aperta con un mezzo flop la campagna elettorale del Partito Democratico. Prossimo appuntamento il 20 febbraio con l’arrivo della Senatrice siciliana Anna Finocchiaro.
 
Ci si aspettava qualcosa di più anzi molto di più, almeno in termini numerici, all’apertura ufficiale della campagna elettorale del Partito Democratico martinese. Nonostante la “detenzione” dell’amministrazione, la folta rappresentanza in consiglio comunale e la novità del neo segretario Pino Bonasia, al suo esordio ufficiale, solo una sessantina le persone presenti al Park Hotel San Michele ad ascoltare gli interventi di Michele Pelillo e Ludovico Vico i candidati tarantini alla camera che, insieme alla “primariamente imposta” senatrice siciliana Anna Finocchiaro, di fatto hanno sbarrato la strada a un candidato martinese (Donato Pentassuglia, ndr).  L’assenza del candidato martinese imbarazza notevolmente i bersaniani martinesi così Pino Bonasia emozionato, ma al tempo stesso determinato, lancia l’appello a una presenza più incisiva sul territorio perché “non si può più vivere di rendita”. E se Ludovico Vico, da ex sindacalista, fa del lavoro il nucleo centrale del suo interevento, l’assessore regionale Michele Pelillo fa appello alla coesione sociale e al ruolo politico del PD: “I problemi di questo territorio sono grandi, per questo abbiamo bisogno di unità d’intenti. C’è bisogno di un PD ancora più forte, che si faccia sentire, che possa avere maggiore peso in una prospettiva di governo in cui Pierluigi Bersani avrà più attenzione alle ragioni del Mezzogiorno e alle ragioni di Taranto e della sua provincia. Anche per questa zona, la Valle d’Itria, ci vorrà impegno per il mondo del lavoro, per dare risposte ai tanti lavoratori in difficoltà a causa delle numerose situazioni di crisi. Il PD saprà fare la sua parte”. Il senatore fasanese Nicola Latorre dalemiano di ferro pronto per la sua quarta legislatura, ha baldanzosamente iniziato il suo intervento definendo la coalizione di centrodestra “una comitiva di matti nemici del mezzogiorno” salvo poi concludere con l’appello al non disperdere il voto verso la coalizione di Ingroia o il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Appello tipico di chi inizia a sentirsi mancare la terra sotto i piedi. Peccato anche che non abbia fatto alcun riferimento al nuovo ospedale della Valle d’Itria, “scippato” a Martina Franca, e che, guarda caso, si costruirà proprio tra Fasano e Monopoli. Un malizioso presente in sala, a tal proposito ha commentato: “viene a Martina a chiedere i voti e a fotterci l’ospedale”. Ma tant’è. Da sottolineare infine, l’atto di presenza di Donato Pentassuglia, fisicamente in sala ma con la mente rivolta verso i centoventi operai irrigui della Regione Puglia e la loro vertenza. 


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