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Battute finali

Categoria: POLITICA

22
FEB
2013

 

Alla fine Chiarelli ricompatta il PdL e riunisce il centrodestra tarantino.
Angelino Alfano l'unico segretario nazionale a Taranto. In platea anche Mario Cito e i suoi.
 
Ripetendo un po’  il copione delle recenti amministrative, che hanno evidenziato una certa "allergia" dei big della politica nazionale nei confronti di Taranto (sarà colpa dell'inquinamento?), anche in occasione della campagna elettorale che termina oggi, i segretari nazionali dei principali partiti hanno evitato la piazza tarantina. Tutti tranne Angelino Alfano, il delfino di Berlusconi, che in pochi mesi si è presentato nel capoluogo ionico per ben due volte. La prima in primavera tenendo  un comizio pubblico in piazza della Vittoria; martedì scorso nel teatro Orfeo. Una scelta, quest'ultima, d'obbligo, visto il clima, e non solo quello meteorologico. C'è ancora chi ritiene che la politica debba essere scontro e non confronto e continua a servirsi di pochi poveri ragazzi indottrinati, in fondo incolpevoli, se non di non essere in grado di formarsi una propria opinione e di farsi strumento di chi, non avendo argomentazioni valide si rifugia nella guerra, a volte anche fisica, alla persona. Ma veniamo alle questioni importanti. Emozioni di ogni genere. Come quando Alfano ha ricordato Franzoso: "sono felice di essere ancora a Taranto anche se  ogni volta che ci torno c'è un velo di tristezza", o quando, scatenando una standing ovation ha parlato della "ingiustizia compiuta ai danni di Raffaele Fitto". Ma non solo; la partecipazione popolare si è fatta sentire con forza quando sono stati presentati i candidati del territorio, Chimienti, Gugliotti, Cristoforo, Liuzzi, e naturalmente quello che il coordinatore provinciale Luigi Montanaro ha definito il "capolista designato alla unanimità da tutto il partito" Gianfranco Chiarelli. E poi i discorsi di Montanaro, Fitto e Alfano. L'ex guardasigilli  ha tracciato la storia dei governi Berlusconi ricordando una lunga serie di provvedimenti che hanno portato benefici alla popolazione italiana, dalla social card, alla eliminazione della leva, dall'abolizione dell'ICI, all'eliminazione della tassa sulle successioni. Poi il futuro ribadendo la cancellazione dell'IMU su prima casa e immobili rurali, la restituzione, "come restituire la tredicesima", dell'IMU pagata nel 2012. Non è mancata l'analisi dell'operato di Monti e di ciò che potrebbe significare un governo delle sinistre sostenuto dal professore: "si apprestano ad imporre una patrimoniale da 40 miliardi di euro!". Infine la condanna senza appello per il tradimento di Fini che "non ha avuto il coraggio e la dignità di dimettersi da presidente della Camera". In platea anche Mario Cito, leader del movimento AT6  Lega d'Azione Meridionale, accompagnato da tutti i consiglieri comunali del gruppo. L'accordo con Cito porta la firma di Gianfranco Chiarelli che è riuscito in poco tempo, supportato dal coordinamento provinciale guidato dalla triade Montanaro, Perrini, Laterza, a ricompattare il partito e a porre le basi per riunire tutti moderati della provincia ionica. Così come il candidato alla Camera è riuscito a rimettere insieme i pezzi del centro destra martinese. Michele Marraffa, Franco Mariella, Raffaella Spina e Leo Cassano, i quattro candidati sindaco alle ultime amministrative, si sono ritrovati a sostenere  in modo compatto Chiarelli. 
 


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