MENU

LIBRI/SORELLA NOIA FRATELLO NULLA

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

8
NOV
2013
Leo Tenneriello, scrittore e cantautore stattese, racconta la sua ultima fatica letteraria, una traccia poetica e non di tutto ciò che ha caratterizzato la sua vita fino a questo momento
 
Ricordo sempre con molto piacere un mio vecchio professore universitario, uno di quei docenti di altri tempi, realmente appassionato alla materia che insegnava, mai stanco o sfiduciato. Uno di quelli – ahinoi – in via d’estinzione. Ogni volta che aveva lezione entrava affiancato dal suo assistente, prendeva posto alla cattedra e iniziava a spiegare, come un fiume in piena, l’argomento in questione. Di tanto in tanto si fermava, frugava nelle tasche e ne faceva uscire fuori decine e decine di post-it e fogliettini vari, sui quali aveva annotato alcune sue riflessioni. La cosa curiosa era che quei bigliettini non erano appunti presi per la lezione, bensì pensieri, parole, frasi, poesie, brevi racconti, da lui raccolti nell’intero corso della sua vita. Osservarlo mentre sfogliava disordinatamente quei post-it alla ricerca di un appunto che potesse fare al caso suo in quel momento, mi ha sempre fatto sorridere. Soprattutto poiché in quel suo gesto, ne rivedevo uno mio: lo stesso e identico modo di prendere nota di qualcosa, la stessa voglia di immortalare un pensiero per non lasciarlo andare via. Ho sempre trovato bizzarra questa comunanza di azioni nonostante le enormi differenze tra noi – non ultima l’età –, ma in fin dei conti, riflettendoci bene, non credo sia una cosa tanto rara.
Capita spesso di mettere nero su bianco le proprie sensazioni o un ricordo che ci è particolarmente caro. E quando quest’abitudine incontra l’arte, allora si hanno dei risultati inaspettatamente piacevoli. È il caso di Leo Tenneriello, scrittore e cantautore stattese, e della sua ultima fatica letteraria, “Sorella Noia Fratello Nulla”: «un diario alfabetico in forma di pensieri, cavolerie, aforismi, frasi, poesie, concetti, messaggi, piccoli racconti, esercizi di stile presi qua e là, fra il mio parolame, in questi miei primi (quasi) cinquanta anni», come è scritto nello stesso sottotitolo.
Il libro, ci racconta l’autore, «è stata la mia torre di Babele che ho costruito in questi anni per sfuggire alla noia e al nulla, miei compagni di sosta e di viaggio». Edito da Il Raggio verde, Sorella Noia Fratello Nulla rappresenta «una sorta di zibaldone» in cui l’autore ha voluto riversare tutto ciò che è scaturito dalla sua penna, dando sfogo alla sua creatività per occupare i momenti di inattività e di vuoto.
«La noia e il nulla di cui parlo già nel titolo» spiega Leo, «sono l’anticamera della fantasia o della morte, sta a noi saperli gestire e coccolare. Io ho optato per la fantasia, quindi per la scrittura. Da piccolo, quando cominciavo ad annoiarmi, partivo con la fantasia e costruivo “mondi migliori” nella mia mente attraverso i miei giochi. Anche adesso è la stessa cosa, solo che ora il mio “gioco” è la scrittura».
Già in passato Leo Tenneriello si è dimostrato un ottimo scrittore, ottenendo un grande riscontro con il suo primo lavoro letterario, “Metamorfosi e fuga” interamente incentrato sulla figura di Kafka, a cui ha dedicato anche un album discografico, “Leo T. Kafka” che gli è valso proprio nelle ultime settimane un importantissimo premio. 
Cantautore di rara sensibilità, Leo ha sempre conquistato il suo pubblico, con testi estremamente  intimistici, significativi e quasi poetici, in grado di scavare nell’animo dell’autore così come in quella del suo pubblico; e anche questa sua nuova raccolta, che si avvale del contributo di Mimmo Cavallo, suo grande amico che ha curato la prefazione dell’opera, sembra avere tutti i presupposti per fare breccia nel cuore dei lettori.
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor