Luigi Ferrucci / Giovanna Lamura: Moderni Rapsodi

Nell'antica Grecia utilizzavano la semplice parola, oggi si fanno aiutare dal grande potere del video. I portavoce dell' associazione vincitrice del bando Bollenti Spiriti 2010  vogliono che il loro lavoro sia l' onda che smuova il mare della cultura tarantina, e lo fanno attraverso il cinema

 

In un mite pomeriggio di fine maggio, quel periodo dell'anno in cui siamo tutti un po' appesantiti dal pieno inverno lasciato, ormai, alle nostre spalle, ho avuto la possibilità di fare una chiacchierata “casual” con Giovanna e Luigi. Lasciatemi passare il termine casual, perché quello che voglio dirvi, cari lettori, è che in un  parco, con in sottofondo voci di giovanotti in preparazione per la serata del venerdì, ancora una volta, nella semplicità di un incontro fissato tra i vari impegni della giornata, quindi anche un po' strappato alla frenetica vita così tipica della nostra epoca, mi sono emozionata, o meglio le loro parole, le loro personalità, la loro dolcezza e forza allo stesso tempo che emerge dai loro sguardi, mi hanno emozionato. La forza è sempre quella di cui ormai vi parlo da un po', quella dei giovani che ci fanno sentire fieri di appartenerne a questa generazione e la dolcezza è il risultato dell'autenticità della gente della nostra terra. Luigi Ferrucci, presidente dell'associazione CIRANO e Giovanna Lamura, vicepresidente dell'associazione Cinerapsodi, ci raccontano il successo con Principi Attivi 2010 e tanto altro.

Il vostro nome, Cinerapsodi, spiega già qualcosa...

« Il nostro primo figlio in realtà è l'associazione di volontariato culturale CIRANO. Ci siamo da subito piaciuti e abbiamo iniziato questo percorso. Quando nel 2010 abbiamo deciso di presentarci al bando di Principi Attivi della regione Puglia dovevamo essere prima un gruppo di ragazzi e poi costituirci come associazione di promozione culturale e da qui, con  lo stesso gruppo originario, la nascita di Cinerapsodi, continuando le attività della CIRANO, che ci piace definire come la madre di tutto. CIRANO sta per “ CIneRApsodi Novi Operis” che in latino significa, i nuovi rapsodi del cinema, ricordando questi personaggi che nell'antica Grecia erano coloro che trasmettevano il sapere, conoscenza, i miti attraverso il loro mezzo di comunicazione cioè la parola, noi abbiamo la parola ma anche l'immagine, l'audio, tutti strumenti che possono arricchire i messaggi. »

Vincitori del bando regionale Principi attivi 2010, giovani idee per una Puglia migliore, avete   realizzato il vostro primo documentario, e visitando il vostro sito, colpisce lo stile minimal e molto elegante che subito mette in evidenza le vostre successive iniziative...

«Il nostro progetto, rivolto alla promozione della cultura, del territorio, tutto attraverso le immagini,  sin da subito è stato smembrato in due parti: il book trailer, uno spot di un libro ma realizzato in maniera cinematografica, come i trailer per i film, per intenderci. Abbiamo iniziato con il libro di   un giovane scrittore della provincia ionica, L'avvolgo, casa editrice Gemma Lanzo editore. Per il secondo book trailer abbiamo deciso di lanciare un bando, e il vincitore avrà ne avrà uno in premio più la pubblicazione, la sponsorizzazione. L'altro progetto è un movie tour, un documentario sulla città di Taranto e sui suoi percorsi cinematografici, attraverso luoghi, paesaggi e racconti del cinema nella città. Tutto ben organizzato in una mappa interattiva dai contenuti multimediali, consultabile anche dai dispositivi mobile android semplicemente scaricando l'applicazione. Un idea innovativa e importante secondo la nostra esperienza perché può aiutare tutti, cittadini e turisti a scoprire attraverso film realizzati sul territorio una realtà sociale, una storia. Il primo documentario realizzato invece “La città vecchia di Taranto un viaggio nel Mediteranno “, come già anticipato nel titolo, è un vero e proprio viaggio nel borgo antico analizzato dalle varie prospettive, (dal mare, dalla parte alta e dalla parte bassa). Tra l'altro, siamo orgogliosi di poter dire che una copia è presente anche a Toronto, grazie a una strana coincidenza, si trova all'istituto italiano di cultura e ci è stato richiesto anche dalla Polonia, da un ragazzo tarantino che vive lì; lo ha acquistato e ha intenzione di tradurlo.»

La vostra mission si racchiude in un bel gioco di parole : “promuovere il territorio attraverso il cinema e il cinema attraverso il territorio”. Una scelta coraggiosa?

«Siamo stati abbastanza coraggiosi perché in realtà crediamo che anche una goccia nel deserto sia utile, anche questo audio video potrebbe scatenare la curiosità di quelli che sono i patiti del cinema, che viaggiano proprio in funzione delle location cinematografiche. Una vero e proprio turismo cinematografico, fenomeno già diffuso in Sicilia e in Campania,  le persone vogliono vedere dove è stato girato il Gattopardo, o La piovra o 100 passi e vogliamo svilupparlo anche qui. Abbiamo un bel territorio e ci sembrava giusto dare il nostro contributo. Ultimamente la Puglia vive un  momento più che positivo, però sotto molti punti di vista, si è più attenti a Lecce o a Bari. Beh, noi ci impegniamo affinché anche Taranto possa risplendere, come in parte sta già facendo. Insomma vogliamo attirare il turista, spesso di passaggio a Taranto, con altri strumenti.»

Cosa pensate vi abbia permesso di vincere il bando?

«L'originalità e l'innovazione, e tra l'altro dopo la vittoria del bando continuiamo a collaborare con altre associazione tarantine, altre organizzazioni come I cantieri teatrali sperimentali di Lecce Koreja, la Fondazione Paolo Grassi a Martina Franca o il Crest di Taranto, e vogliamo fare tanto, tanto altro ancora.»

Quali sono stati i problemi incontrati durante questo percorso?

«Durante questo periodo abbiamo potuto constatare che la gente risponde più che positivamente alla nostra disponibilità, la gente è presente. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa delle istituzioni, ma questo non è un alibi per spegnere le nostre passioni, anzi continuiamo a fare il tutto a prescindere da... Le difficoltà comunque, stanno nel riuscire a ritagliare il tempo libero per queste attività. Siamo tutti professionisti che tra mille impegni devono ritagliare i giusti spazi per riuscire al meglio in tutto ciò che si fa.. Questi progetti potrebbero essere delle vere e proprie opportunità di lavoro più che positive soprattutto in questo periodo, ma diventano sussidiare nel momento in cui non trovano un territorio fertile anche di investimenti, di finanziamenti, di promozione. Lo stesso stato commerciale di Taranto è come se in qualche modo dormisse e questo ci dispiace, e non poco. Nonostante tutto non ci facciamo abbattere anzi decidiamo di portare avanti e con forza il progetto, autofinanziandoci o raccogliendo fondi con la vendita dei documentari.»

Per creare una solida rete di promozione culturale nella nostra città, da dove bisognerebbe iniziare?

«Qualche anno fa c'era stato un tentativo, esattamente nel periodo del primo bando di Bollenti Spiriti. Noi, associazioni che avevano vinto e che non avevano vinto, ci eravamo uniti e stavamo creando una rete per Taranto. Il tentativo purtroppo non ha avuto un esito positivo. La difficoltà, a questo punto, pensiamo stia nella natura delle persone. Bisognerebbe tra di noi cambiare mentalità, bisognerebbe iniziare ad essere realmente legati uno all'altro ed essere felici dei successi altrui. E' triste purtroppo percepire tra alcune associazioni, delle barriere per paura, paura di cosa in realtà? E' una vecchia abitudine che ci hanno lasciato in eredità i nostri predecessori e per poter cambiare bisogna riuscire a scrollarsela di dosso, così vivremmo meglio, si creerebbe movimento e anche lavoro.»

Cosa significa  per voi comunicare?

«Stimolare, emozionare, trasmettere e condividere.  E per farlo noi abbiamo scelto il cinema, il video.»