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Gaia Favaro/Pilù, la forma della fantasia

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

3
GEN
2014
La giovane scrittrice tarantina presenta il suo nuovo progetto, naturalmente dedicato ai bambini, fiabe con cui crescere e educare 
 
Ho letto una delle sue fiabe e per un attimo sono tornata bambina e spensierata: potevo non intervistarla? 
 
Parliamo in terza persona. Chi è Gaia?
«Gaia è principalmente una madre, che nel corsi di questi anni ha compreso l'importanza del sorriso come mezzo educativo. Gaia è una studentessa della facoltà di giurisprudenza che, nonostante le difficoltà, spera di raggiungere il suo traguardo che è solo il punto di partenza di un altro progetto. Gaia è una poetessa che ha trovato in ogni angolo della sua vita qualcosa da raccontare, infatti la mia silloge si intitola "istanti di quotidiana poesia "».
 
Come nasce al passione per la scrittura? E perchè si sceglie di scrivere delle fiabe?
«La scelta di scrivere fiabe nasce dalla consapevolezza che un bambino che sorride, che legge, che trova un po’ di se anche in magiche avventure, sarà un adulto positivo, capace di mettersi in gioco».
 
La protagonista della tua raccolta di favole è Pilù… parlaci di lei.
«I protagonisti di questa raccolta sono una giovane maestra di nome Violetta, timida e insicura, e Pilù, un uccellino blu, cioè la forma della fantasia, dell'amore per la vita, del rispetto per ciò che ci circonda».
 
Perchè hai scelto le stagioni come lo scadenzar del tempo favolistico?
«Il libro avrà l'aspetto di un diario e le illustrazioni saranno parti integrante del testo; le stagioni e il loro susseguirsi sono di certo le fasi che attraversiamo un po’ tutti nella vita; ci sarà la quiete e l'attesa dell'autunno, il gelo dell'inverno ma anche la capacità di donare calore con l'amore, la rinascita e l'inizio della primavera, l'esplosione di gioia dell'estate».
 
Hai un racconto a cui sei molto legata?
«Certamente! La fiaba a cui sono più legata è "Rantotà, la città sospesa”  che narra brevemente lo sforzo e il coraggio degli abitanti di un piccolo paese che rischia la guerra e che per questo viene fatto volare nel cielo e nascosto tra le nuvole».
 
Quanto c'è della tua vita in questo progetto editoriale ?
«C'è moltissimo di me in quello che scrivo, che siano fiabe o poesie; ci sono tutte le mie emozioni e sentimenti; in ogni fiaba c'è un riferimento a fatti vissuti e persone incontrate. A breve sottoporrò il progetto a una casa editrice che seguo con interesse e che mostra di accostarsi al mondo dei bambini con intelligenza  e spero che presto questo progetto diventi concretamente presente sugli scaffali».
 
A chi hai affidato le illustrazioni?
«Le illustrazioni saranno curate da Giovanni Cuccaro  con la collaborazione di Pietro Cicerone e il supporto della loro fantasia e notevole abilità».
 
Quale  domanda vorresti che ti facessi?
«Vorrei che mi chiedessi cosa mi aspetto da questo progetto per poterti  rispondere che vorrei  fosse un  momento di  svago, di condivisione per le famiglie. Inoltre vorrei sottolineare ciò che mi ha dato maggior gioia è vedere come un concretamente un progetto dedicato ai bambini coinvolga positivamente un po’ tutti, questo grazie alla serie di eventi Favoliamo portato avanti grazie al sostegno di Luigi Pignatelli,  di Pietro Cicerone e della compagnia teatrale Hermes. Le favole sono state raccontate e illustrate ai bambini  che hanno vissuto con gioia e allegria questi incontri in contesti piacevoli messi a disposizione dai commercianti tarantini o con cui siamo entrati in contatto tramite l'associazione Made in Taranto che aveva come obiettivo ultimo un natale diverso per la nostra città».
 
 


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