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Questionario Prustiano: RISPONDE/COSIMO LUPO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

14
MAR
2014
A rispondere al nostro questionario questa settimana è l’editore Cosimo Lupo (scheda nel riquadro).  L’editoria da un bel po’ di anni non se la passa proprio bene: stretta nella duplice morsa di un mercato ipertrofico e di una crisi che non sembra promettere bene, deve necessariamente individuare nuovi percorsi e nuove strategie per farsi strada e raggiungere gli italiani che certamente non sono lettori forti. 
 
Qual è oggi la sfida più difficile per un editore? 
«Oggi per me è resistere al momento di disperazione del Paese dove l'impresa in generale sta soffrendo pesantemente le conseguenze di una politica scellerata;  resistere anche ad un mercato editoriale schizofrenico, trovare le soluzioni affinché l'azienda riesca a vivere degnamente attraverso la vendita dei propri libri, senza perdere completamente l'identità ed il progetto editoriale e senza ricorso alla  "finanza creativa", tanto di moda oggi,  o ad altri espedienti molto pericolosi».
 
Qual è invece l'aspetto più creativo? 
«Il Mestiere dell'editore è sicuramente (almeno per me lo è)  il più bel mestiere del mondo, quotidianamente sogno e spero di trovare il manoscritto che segnerà la storia della letteratura e la "svolta" della Lupo editore. Tutto mi entusiasma: dal contatto con le emozioni trasmesse dai manoscritti che mi arrivano, a quelle degli autori, ai loro sogni e alle loro aspettative;  ai racconti di vita. Ma principalmente mi esalta il contatto con le genialità, le nuove idee; la lettura e la condivisione  fino alla costruzione  del progetto promozionale che informerà e possibilmente incuriosirà il pubblico. E poi c’è la grafica, l’illustrazione di copertina, i  para-testi. Per giungere alla fase della stampa, passando attraverso gli inchiostri della  tipografia e la legatoria, per proseguire  con il lancio dell'opera presso i librai, i lettori con  le presentazioni e i test di gradimento  attraverso i social-network. Sono tutte emozioni impagabili, ecco perchè considero questo mestiere come una droga: si diventa dipendenti e spesso si ha la sensazione di non poter vivere senza tutto ciò. Il rischio è di perdere il controllo del mondo reale, di perdere il suolo, di perdere tutto».
Qual è il testo da te editato che non rinnegheresti mai? 
«Credo che nessun padre rinnegherebbe per nessuna ragione al mondo uno dei propri figli, come dicono a Napoli, ogni scarafone è bello a mamma sua». 
Qual è il testo che rimpiangi di non aver pubblicato?
«Se parliamo dei testi a noi proposti debbo dire con un pizzico di orgoglio di essere riuscito pubblicare quasi tutte le storie e i libri che ci hanno particolarmente colpito per  qualità ed  originalità. Alcuni li abbiamo conservati nel cassetto e stiamo aspettando il momento migliore per pubblicarli. Tra i tanti libri di altri editori, avremmo voluto pubblicare il nuovo best sellers "La verità sul caso Harry Quebert"  di Dicker Joël: l’autore è giovanissimo e la storia affascinante».
Il tratto principale del tuo carattere? 
«Forse la caparbietà, l'ostinazione, dicono l'intuito e il coraggio».
La qualità che desideri in un uomo? 
«La bellezza d'animo, l'altruismo e la solidarietà, la cultura e la genialità».
La qualità che desideri in una donna? 
«La passione, la condivisione».
Quello che apprezzi di più nei tuoi amici?
«L'amicizia sincera e  incondizionata». 
Il tuo principale difetto? 
«Logorroico, testardo e forse a volte egoista e accentratore».
La tua occupazione preferita?
«Non ho altre occupazioni (a parte il buon cibo e la buona compagnia) oltre al mio mestiere, oltre che a leggere mi piace ascoltare la musica, tutti i generi dalla classica al jazz fino al pop».
Il tuo sogno di felicità?
«Riuscire a ripagare dai sacrifici la mia famiglia e lasciare ai posteri  la grande e gloriosa casa "Lupo Editore"». 
Quale sarebbe per te la tua più grande disgrazia?
«Essere disprezzato dai miei figli».
Quello che vorresti essere? 
«Nell'immaginario vorrei essere un cuoco/contadino gestire con mia moglie "La locanda dei Poeti" (abbiamo già fatto il logo del locale) magari in un paese povero del Sud America». 
Il colore preferito? 
«L’arancione».
L'uccello che preferisci? 
«Il barbagianni».
Il fiore che ami? 
«La margherita».
L’ autore in prosa che preferisci?
«Antoine de Saint-Exupeèry». 
Il poeta che preferisci?
«Pier Paolo Pasolini».  
I personaggi letterari che preferisci?
«Piccolo Principe, Don Chisciotte della Mancia».
Le eroine letterarie che ami?
«Orlando, Jane Eyre, Cesira, Anna Shirley, Hermione Granger, Hester Prynne, Isbeth Salander».
I compositori che preferisci?
«Wagner,  Mozart,  Beethoven,  Verdi,  ÄŒajkovskij».  
I tuoi pittori preferiti?
«Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Giotto di Bondone».
I tuoi eroi nella vita reale?
«Don Luigi Ciotti, Rita Levi Montalcini, Dubcek, Rosario Levantino, Mario Monicelli, Saamiya Yusuf Omar, Mandela».
Le tue eroine nella storia? 
«Marilyn  Monroe, Giovanna d'Arco».
I tuoi nomi preferiti?
«Idea, Luce, Chiara, Margherita, Antea, Francesco, Rosa, Ambra».
Quello che detesti più di tutto?
«L'avarizia , la  presunzione e la vanità».
 I personaggi storici che disprezzi di più?
«Hitler, Nerone, Caino, Idi amin, Pol Pot».
Il dono di natura che vorresti avere?  
«Saggezza». 
Come vorresti morire?
«Felice».
Stato attuale del tuo animo?
«Esco da un intervento chirurgico al cuore, sono salvo per miracolo, "provato, ma contento"».
Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza?
«Il tradimento».
Il tuo motto?
«Meglio un giorno da Lupo che cento da pecora».
 


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