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Alfonso Quaranta/Benvenuto Presidente!

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

22
GIU
2012

 

Alfonso Quaranta
 
Benvenuto Presidente!
 
Il Presidente della Corte costituzionale, in visita a Martina Franca, è ospite non solo della Fondazione Nuove Proposte e della Società Operaia, ma di tutta un’intera città che attorno a lui si stringe e riscopre la sua identità
 
Care amiche e cari amici, fedeli lettori di Extra, è con sommo orgoglio che questa settimana dedichiamo il numero a un evento straordinario. Straordinario in molti sensi. Domani (per voi che leggete Extra al venerdì, appena sfornato!), 23 giugno 2012, Martina Franca avrà l’immenso onore di ospitare una figura istituzionale di altissimo rango; tuttavia, prima di rivelarvi l’identità dell’eccezionale ospite, sempre che non lo conosciate già, è doveroso parlare prima di chi è riuscito a rendere tanto onore alla città, come ha fatto e perché.
Partiamo prima dalla Storia. Circa cinquant’anni fa, un professore universitario veniva nominato dal Presidente della Repubblica di allora, Giovanni Gronchi, giudice costituzionale; lo stesso, nel 1971, divenne Presidente della Corte Costituzionale, quinta carica repubblicana per importanza. Quest’uomo si chiamava Giuseppe Chiarelli, ed era nato nel 1904 a Martina Franca. Sarebbe stato Presidente della Corte Costituzionale, l’organo che vigila sulla costituzionalità delle leggi, fino al 1973, anno in cui decadde il mandato (che ha validità triennale).
L’avvocato Elio Michele Greco, figlio di un intimo amico del Chiarelli, ebbe modo di riavvicinarsi molto alla famiglia del giudice negli anni ’50, dopo la guerra. Il giovane Elio Greco crebbe professionalmente e umanamente sotto l’ala dell’esimio professore, conoscendo, al contempo, la movimentata vita culturale barese dell’epoca. Assieme ad alcuni amici e allo stesso Chiarelli, che fu per il giovane avvocato fonte di numerosi consigli, Elio Greco pensò di proporre nella sua Martina, città natale dei genitori, le stesse attività culturali che proliferavano nel capoluogo pugliese: così nacque la Fondazione Nuove Proposte.
Nel 1973, il 12 settembre, nello studio romano di Chiarelli, durante una riunione, l’ormai ex Presidente della Corte (il mandato era scaduto a febbraio) propose al suo giovane amico e agli altri della Fondazione di istituire un Premio per gli studi giuridici da assegnare a un giurista, possibilmente pugliese, che si era distinto nel campo. L’idea non era quello di un mero premio celebrativo; al contrario, Chiarelli pensava che dovesse trattarsi di un premio “propositivo”, per il quale il premiato avrebbe dovuto tenere una lectura magistralis della sua opera. La proposta fu accolta e fu istituito il Premio per gli studi giuridici di Nuove Proposte. L’anno dopo, nel ’74, fu premiato il dottor Francesco Santoro Passarelli, per il suo studio sulla “Costituzionalità dello sciopero politico”. Era questi un personaggio di grandissima fama: proveniva dall’Accademia dei Lincei e, già in vita, poteva vantare una propria voce sull’enciclopedia Treccani. Nel 1978 Giuseppe Chiarelli venne a mancare e, da quell’anno, il premio fu a lui intitolato e dopo pochi anni fu trasferito definitivamente a Roma sotto l’egida del Presidente della Repubblica.
Il nostro Giuseppe Chiarelli è legato anche a un’altra istituzione cittadina: la Società Operaia di Mutuo Soccorso e Lavoro, di cui fu eletto Presidente onorario nel novembre del 1965. Tale riconoscimento fu motivato, oltre che dal grande spessore di Chiarelli, dall’impegno che quest’ultimo aveva profuso affinché la Società tornasse in possesso della sua sede storica, che durante il Ventennio era stata espropriata (e la Società stessa sciolta) per ospitare la Casa del Fascio.
Ora che conosciamo, sia pur en passant, Giuseppe Chiarelli e di cosa egli abbia significato per la città e per l’Italia tutta, veniamo all’evento odierno. Come ho detto, il premio Giuseppe Chiarelli viene conferito a Roma, ma quest’anno, eccezionalmente (per la seconda volta in tutta la sua storia), le celebrazioni si terranno a Martina Franca, nella sede della Società Operaia. E a chi dobbiamo tanto onore? La risposta è: a Elio Michele Greco e all’avvocato Francesco Terruli, Presidente della Società Operaia. Quest’ultimo ha voluto così rendere omaggio a un personaggio che tanto diede alla Società, che quest’anno festeggia il 140mo anniversario e che per l’occasione è stata consacrata alla Madonna della Sanità, co-patrona della città, il cui santuario, a sua volta, compie 70 anni!
Trenta edizioni del Premio Chiarelli e centoquarant’anni di Sodalizio: due ricorrenze di tale importanza e di tale significato che non potevano essere celebrate che con un ospite d’eccezione, oltre all’eccezionalità stessa della trasferta martinese della premiazione. L’ospite di cui parliamo è Alfonso Quaranta, trentacinquesimo Presidente della Corte Costituzionale. Sabato 23 giugno, Martina Franca ospiterà la quinta carica della Repubblica, cui verrà assegnata il premio Chiarelli nella sede dalla Società Operaia. E tutto questo è merito dell’impegno di Elio Michele Greco, che da anni esporta la grande cultura pugliese in tutta Italia (e per il quale non vi sono distinzioni né razzismi, avendo ottenuto successi anche nella leghista Vicenza) e di Francesco Terruli, che ricopre la sua carica con estrema trasparenza, con immenso entusiasmo e con infinita passione: a questo proposito ricordiamo che, durante la sua presidenza, la Società Operaia ha conosciuto un forte incremento delle iscrizioni, anche da parte di giovani, ha potuto completare una seconda cappella per ospitare il sonno eterno dei confratelli, dispone di uno spazio web e di un proprio periodico, ‘a Società.
Del possibile ritorno definitivo a Martina Franca del Premio Chiarelli, purtroppo, non se ne parla: lo sforzo per condurre un’impresa del genere sarebbe eccessiva da perpetrare di anno in anno, quindi riempiamoci di orgoglio e accogliamo il presidente Alfonso Quaranta. Martina Franca ha la possibilità di dimostrare ancora una volta di essere un punto di riferimento dell’intera Provincia ionica. Facciamo un unico cuore e andiamo ad applaudire non solo l’espressione della Costituzione Italiana, ma anche il ricordo di una Martina eccezionale e prolifica, nazionale e magnifica. Un ricordo che Giuseppe Chiarelli incarna appieno.
 


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