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TEATRO/RICORDANDO MARIAGRAZIA

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

28
MAR
2014
Uno spettacolo incentrato sul tema della malattia e sull’importanza della prevenzione: lo porta in scena l’associazione “Fuori tempo”. In memoria di una ragazza stroncata a ventisei anni da un tumore al seno
 
«Sono Cristina, un personaggio della commedia “In Memory of..” targata “FUORI TEMPO”. Sono una giovane ragazza che porta nel suo cuore pennelli, colori e tavolozze. E più a lato un cancro, che sfortunatamente mi ha portato via prematura. In questo viaggio nei ricordi ripercorro la mia vita ridipingendo le mie passioni. Ritraggo per l’ultima volta i miei volti più cari e insegno a loro a non piangere, e ad amare ogni istante di vita concesso. La vita è l’opera più bella che Dio possa aver fatto, e assieme al gentil pubblico la commento e l’assaporo per l’ultima volta...».
Questo è l’incipit del nuovo spettacolo che la compagnia teatrale Fuori Tempo porterà in scena il 31 marzo al Teatro Verdi, e già da queste prime righe si evince la profondità del messaggio che questi ragazzi vogliono comunicare.
La giovane vita di Mariagrazia, la ragazza a cui il testo è dedicato, è stata stroncata a soli ventisei anni dal male del nostro tempo, un tumore al seno che purtroppo non le ha lasciato scampo. Ma se la drammaticità del caso è innegabile, è altrettanto nobile la voglia di Mariagrazia (Cristina, nello spettacolo) di non piangersi addosso, ma al contrario di fare tesoro dei suoi ultimi momenti assaporando ogni istante trascorso con i suoi cari e invitandoli a godere di ogni gioia che la vita recherà loro. Scritto da Silvia Putignano e Marica Caramia, e diretto da Claudio Russano, “In Memory of…” si accinge a essere uno spettacolo commovente che invoglierà il pubblico a riflettere sulla ricchezza della vita.
 
Claudio, il vostro nuovo spettacolo tratta, come abbiamo potuto vedere dall’incipit, un argomento estremamente delicato, come quello della malattia. Come mai avete scelto un tema così importante? 
«La scelta così importante del tema trattato viene dalla sceneggiatrice Silvia Putignano, ormai con noi da cinque anni, la quale ha voluto scrivere questo testo dedicato alla sua amica Mariagrazia, che purtroppo ha perso la vita un paio di anni fa a causa di un cancro al seno, cioè proprio del male che porteremo in scena, un male che spesso non lascia scampo. Data la sua gravità, no della compagnia Fuori Tempo abbiamo voluto lasciare un segno altrettanto importante: tutto il ricavato (escluse le spese) dello spettacolo che andrà in scena il 31 marzo al Teatro Verdi di Martina Franca alle ore 20.30, sarà devoluto in beneficenza alla Fondazione Torricella per il reparto di oncologia». 
 
Qual è il messaggio che volete trasmettere? 
«Vogliamo dire che attraversare la malattia è un dramma, ma si deve cercare di non farne una tragedia. Questo approccio insolito può invitare le donne a tutelare la propria salute, in modo da potersi sottoporre ai controlli che sono importanti per la prevenzione. Ricordiamo che la prevenzione è la cura più efficace del tumore al seno. Quindi non lasciarsi scoraggiare e lottare sempre per la propria salute, tutelandosi il più possibile».
 
Quest’anno festeggiate i dieci anni dell’associazione. Farete qualcosa di speciale per l’occasione? 
«Sì, innanzitutto la differenza rispetto agli altri anni sta proprio nella profondità del tema, adatto a una ricorrenza speciale come quella dei dieci anni. Il testo, infatti, diretto da me e scritto da Silvia Putignano e Marica Caramia, è inedito e originale, di forte impatto emotivo, e rende la storia della protagonista un viaggio intenso e doloroso, affidando tutto all’espressione, alla vocalità e alla gestualità dei giovani interpreti, che ripercorrono “In Memory of…” alcune canzoni dei dieci anni della “Fuori Tempo” con  (e questa è una novità assoluta) un gruppo che suonerà tutto dal vivo!».
 
Previsioni per il futuro? Qualche progetto nel cassetto?
«Beh, posso affermare che sicuramente ci sarà qualcuno che spiccherà il volo molto presto nel campo artistico; ne sono più che convinto e sarò estremamente felice di poter dire un domani che è stato uno dei miei ragazzi. Per quanto riguarda i progetti futuri al momento sono top secret. Posso solo dire che dal prossimo anno forse si cambierà registro, si cambierà il modus operandi all'interno dell'Associazione, probabilmente cambierà il timone...ma è ancora tutto da decidere. Io senza teatro morirei! quindi non credo di dire addio a quello che più di ogni altra cosa al mondo mi fa stare bene, e che per me è come il sangue nelle vene, soprattutto per i tanti sacrifici che comporta. Insomma, non una volta che ti avvicini al teatro non vuoi più lasciarlo andare, anzi non vedi l'ora di ricalcare il palcoscenico per sentire l'odore del parquet, della polvere accumulata su quella grande tela rossa. Un’esperienza che consiglio davvero a tutti!»
 


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