MENU

Gino Pucci: Se i bambini diventano “Puliziotti”

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
MAR
2012

 

Parte il progetto “il Riciclone”. Il Comune di Taranto insieme all’Amiu, educa e sensibilizza le scuole verso l’amore per la propria città, attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti
 
Tre sono le parole d’ordine: riduci, riusa, ricicla, proprio come dice la canzone utilizzata tempo fa, per pubblicizzare un noto prodotto commerciale, ma il cui testo in realtà sponsorizza l’ambiente. La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro, ma soprattutto delle generazioni future; è un concetto che ha capito bene l’amministrazione di Taranto, che ha pensato di educare e sensibilizzare le scuole, verso il rispetto di tutto l’ambiente circostante. A tal proposito, il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e il presidente dell’Amiu, l’avv. Gino Pucci, hanno lanciato, subito dopo l’avvio dell’anno scolastico, il progetto “Il Riciclone”, che prevede un’articolazione delle attività durante tutto l’anno scolastico, sulla cultura del riciclo e della raccolta differenziata. A spiegarci l’iniziativa, nonché la campagna di raccolta differenziata che il Comune di Taranto si appresta a realizzare, è proprio il presidente dell’Amiu.
In che cosa consiste esattamente questo progetto e da dove nasce l’idea?
«L’idea nasce da una sensibilizzazione del Comune e del sindaco di Taranto in particolare, nei confronti delle fasce più deboli e cioè i bambini, che rappresentano il futuro della nostra città. Tutte le scuole elementari  sono state coinvolte da questo progetto: ci siamo recati personalmente io e il Sindaco per presentare ai bambini e al corpo docente questa campagna di sensibilizzazione nei confronti della raccolta differenziata. L’iniziativa è stata lanciata all’inizio dell’anno scolastico e si sta evolvendo attraverso degli step, che vanno dalle giornate formative attraverso i nostri operatori qualificati che spiegheranno l’importanza della raccolta differenziata, alle domeniche in piazza, alle visite guidate presso le isole ecologiche, a diversi concorsi artistici e alla ciclopasseggiata di primavera. Lo scorso dicembre, al Palamazzola, c’è stata la conferenza stampa di presentazione, in cui i bambini si sono dilettati  in rappresentazioni. Giorni fa, c’è stata una premiazione per delle iniziative sul riciclo: i piccoli studenti hanno messo insieme dei materiali di rifiuto e di riuso delle famiglie, e hanno creato degli oggetti, che hanno esposto nella galleria dell’Ipercoop. L’ipermercato a sua volta, ha messo a disposizione i propri spazi e dei carrelli per la spesa, che i bambini hanno provveduto ad allestire con materiali da riciclo, in cui hanno fatto le dimostrazioni per il carnevale, sfruttando la loro creatività; l’intento era partecipare, l’ultimo giorno del Carnevale, a una sfilata in galleria dei “Carre..lli Allegorici”. Proseguirà con le visite dei nostri impianti, perseguendo l’obiettivo di far capire a tutti i bambini, ottima risorsa per diffondere il  messaggio, che il rifiuto non è da abbandonare, ma da conservare, perché si trasforma in ulteriore materia. Ho notato con piacere che il corpo insegnante era preparato a questa iniziativa, e i bambini recepiscono bene il valore dell’argomento; inoltre all’interno di questa campagna, è nata l’iniziativa del “puliziotto”.»
Di che cosa si tratta?
«Nel sensibilizzare i bambini, si attribuisce loro la carica simbolica di Puliziotti, coniato dal termine poliziotto: è stato distribuito un cappellino simbolico durante la domenica di avvio del progetto al Palamazzola, e ne saranno distribuiti altri nelle altre domeniche in piazza. Durante queste giornate i bambini, insieme al proprio insegnante, sensibilizzeranno la cittadinanza, ed eventualmente erogheranno  un verbale simbolico, qualora  un cittadino compirà  un’infrazione: si è parlato ai bambini delle infrazioni canine legate ai loro bisogni, perché i cani devono essere accompagnati con la paletta e la busta,  che la carta e il pacchetto di sigarette deve essere buttato nel cestino. Tutto questo sarà utile  per rapportare il bambino con l’adulto, al quale insegnerà le regole di comportamento.»
Quindi un’ inversione? Il bambino  educa l’adulto ?
«Oggi credo sia un impulso importante che viene lanciato in campagne pedagogiche di educazione. I bambini stanno partecipando da veri protagonisti; aggiungo che all’inizio dell’anno scolastico, ogni scuola ha avuto dei contenitori di plastica-alluminio, carta e vetro, dai  colori differenti e noi, periodicamente, pesiamo con una bilancia mobile quanto i bambini vanno a conferire. Alla fine dell’anno scolastico ci sarà un premio, e la quantità di rifiuti conferita è già copiosa.»
Poiché si sta promuovendo tanto la raccolta differenziata, mi chiedo se Taranto e la sua provincia sia in grado di smaltire e convertire i rifiuti…
«Pochi sanno che la città di Taranto, oltre a raccogliere dai cassonetti con mezzi attrezzati, possiede di  proprietà dell’Amiu, l’impianto di selezione del materiale differenziato, che viene separato, imballato e venduto ai consorzi nazionali. Quindi noi riusciamo a vendere la carta, il cartone, l’alluminio, la plastica e tutte le altre frazioni che si riescono a recuperare. In quanto Amiu, siamo riusciti a vendere l’olio esausto alimentare, smistato nelle sette isole ecologiche, a 400 euro a tonnellate, mentre prima si regalava. Con una gara pubblica abbiamo venduto questa frazione importante della differenziata, sottraendola agli scarichi domestici, dove effettivamente non può rimanere, poiché va a rovinare non solo le condutture di casa, ma anche la lavorazione degli impianti di depurazione delle acque provenienti da fogna.»
E’ vera la notizia diffusa da Legambiente di un quarto inceneritore a Taranto?
«Ignoro la questione; l’unico termovalorizzatore esistente, di proprietà  dell’Amiu, che lo sta gestendo nel modo più confacente agli interessi pubblici, è sito sulla strada Taranto Massafra, prima dell’inceneritore privato Cisa. Prima dell’apertura del nostro inceneritore-termovalorizzatore, 9 aprile 2010, i rifiuti passavano ad un inceneritore privato, ora riusciamo a rispettare la normativa comunitaria, che impone di non far camminare i rifiuti oltre la città. Il nostro impegno chiaramente, non è quello di incenerire i rifiuti, piuttosto  differenziarli e trasformarli in altra materia, per poi venderla; la parte  residuale che non può essere trasformato deve andare a incenerimento.»
Qual è la differenza tra termovalorizzatore e inceneritore?
«Il termovalorizzatore brucia i rifiuti e li trasforma in energia elettrica. L’Amiu riesce a far funzionare il proprio inceneritore come termovalorizzatore: il vapore che si riesce a immettere nella turbina si trasforma in energia elettrica che noi vendiamo. I vecchi inceneritori bruciano soltanto.»
A breve partirà la differenziata porta a porta, come si svolgerà?
«Il Comune partirà da Lama e San Vito per i primi 6 mesi, tramite l’ausilio di una ditta privata, che si è aggiudicata la gara d’appalto promossa dall’ATO (Ambito Territoriale Ottimale), ma dopo 6 mesi il servizio continuerà attraverso l’Amiu. Il Comune per la prima volta si è dotato di un piano comunale, già consegnato alla regione Puglia, grazie al quale potremo ottenere ulteriori finanziamenti, erogati solo alle città capologuogo. Tramite questi finanziamenti metteremo in atto il servizio porta a porta per altri quartieri della città, a partire da Paolo VI e Tamburi; è bene comprendere l’importanza del porta a porta, senza del quale, non riusciremmo a intercettare una frazione importante del materiale differenziato.»
Come si svolgerà?
«Ci sarà l’operatore che andrà a raccogliere, abitazione per abitazione o condominio che sia, le varie frazioni di rifiuti; verranno consegnati determinati kit ai condomini, che andranno a versare i rifiuti negli appositi cassonetti che sostituiranno i vecchi. Dopo uno startup iniziale, in cui ci sarà una campagna di educazione ,sensibilizzazione e comunicazione, come in tutte le città di Italia, ci sarà un obbligo di conferimento: in alcuni giorni della settimana e le varie frazioni saranno separate attraverso i contenitori dai diversi colori. Sarà verbalizzato il conferimento fuori dall’orario previsto, o dalla giornata e dal contenitore; infine sarà multato chi mancherà di farlo, e chi erogherà delle frazioni nel cassonetto domestico, assolutamente vietate come le pile, piccoli elettrodomestici e olio da cucina.»
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor