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Little Free Library/Prendi un libro, dona un libro

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

13
GIU
2014
Torniamo “all’analogico” (?). Il progetto all’insegna della fruizione gratuita e della condivisione del sapere approda in Italia e conquista il Salento con le sue “casette” colorate
 
Gli amanti della lettura lo sanno: i libri sono come i figli. In entrambi i casi, il gesto di amore più autentico è permettere loro di camminare, andare a zonzo per il mondo per donarsi e ricevere dagli altri ciò che hanno da offrire. Questa è la filosofia che ha ispirato anni fa il book crossing, fenomeno anche noto come gira libri, che prevedeva la “liberazione” di testi nell’ambiente urbano e/o in quello naturale, affinché fossero fruiti da altri, e poi nuovamente resi disponibili, continuando  una sorta di viaggio. Più recentemente, l’idea di fondo di promuovere la circolazione, condivisione e valorizzazione della cultura è stata ripresa e rilanciata da Little Free Library, che, dopo essere approdata in Italia, sta rapidamente prendendo piede in Salento.
Ma cos’è una little free library? E’ una casetta di legno piena di libri, in genere ubicata in luoghi non convenzionali (per esempio cabine telefoniche), convertiti in punti di confluenza, raccolta e uso gratuito di volumi usati.  Il movimento LFL è stato ideato nel 2009 dall'imprenditore Todd Bol; «prendi un libro, dona un libro» è il motto che lo ha ispirato, quando, vedendo la madre ex insegnante avere nostalgia degli alunni dopo il pensionamento, decide di costruire una mini-biblioteca e installarla nel suo giardino, suscitando curiosità e ammirazione da parte di vicini e passanti.  Alla morte della donna, Bol fonda con Rick Brook, docente di Metodologia della Ricerca Sociale all’università di Wisconsin-Madison nonché promotore dell'alfabetizzazione dei giovani e delle comunità, una sorta di multinazionale della cultura senza fini di lucro. A oggi 50  paesi hanno aderito al progetto, per un totale di 7000 casette sparse nel mondo.
In Italia la prima Little Free Library è stata fondata nel giugno 2012 a Vigna Clara (Roma) su iniziativa di Giovanna Iorio, insegnante della Marymount International School e autrice di racconti e poesie; nella Capitale le mini-biblioteche si trovano anche a Inviolatella Borghese e presso la Tomba di Nerone. Trento è invece a quota due, Milano a quota quattro, e proprio nella provincia del capoluogo lombardo (Corbetta) ha visto la luce la prima Little Free Library ideata direttamente dal Servizio Cultura e Biblioteca in collaborazione con il Settore Lavori Pubblici. Il progetto è poi approdato in Puglia nel 2013 grazie alla giornalista e blogger salentina Paola Bisconti. «Quando mercoledì 8 maggio ho inaugurato le mini-biblioteche presso i vari istituti scolastici di Cavallino e Castromediano, in provincia di Lecce, non avrei mai potuto immaginare una risposta da parte degli alunni così straordinariamente appassionata», ha dichiarato. «Più di 200 libri sono stati donati dalle scolaresche e tutti indistintamente, dai 3 ai 13 anni, hanno dimostrato un entusiasmo che ha lasciato sorpreso il personale docente, la dirigente scolastica e perfino me, ideatrice dell’iniziativa. I nativi digitali, nonostante la loro naturale propensione a prediligere un marchingegno elettronico rispetto al testo scolastico, non hanno resistito al fascino di un libro, che è e rimarrà lo strumento privilegiato per la diffusione della cultura. Non si possono, tuttavia, sottovalutare i benefici della tecnologia: io stessa ho avuto modo di conoscere tale iniziativa americana attraverso il web». Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla realizzazione materiale delle mini-biblioteche. «Questo insolito arredo urbano è stato studiato nei minimi dettagli e strutturato affinché non si rovini con la pioggia, gli sportelli abbiano una facile apertura ma una chiusura ermetica e l’altezza non sia eccessiva, in modo da consentire il facile accesso non solo ai bambini ma anche a coloro che vivono su una sedia a rotelle. La Little Free Library è una nuova realtà che mira alla fruizione della cultura, a favorire la socializzazione fra gli abitanti di una comunità, a superare qualsiasi tipo di barriere (anche quelle architettoniche), a offrire ai ragazzi un’alternativa intelligente all’ozio e a privilegiare scelte educative. Per questo e per molto altro l’amministrazione comunale di Cavallino ha ritenuto valida l’iniziativa tanto da farsi carico delle spese, ossia i costi del materiale e la registrazione al sito, ma anche la stampa, le emittenti radiofoniche e le tv locali hanno elogiato l’idea e hanno puntato i riflettori sul progetto, creando un vero e proprio clamore mediatico». 
L’ultima arrivata, in ordine di tempo, è la Little Free Library di Neviano, piccolo comune della provincia di Lecce, inaugurata lo scorso 1 giugno. «La lettura è l’olio lubrificante per il nostro cervello, va diffusa e incentivata fin dai primi anni di vita, e per questo io, come sindaco del comune – ha dichiarato Silvana Cafaro - ho aderito all’iniziativa e continuerò a diffondere con eventi collaterali lo splendido mondo dei libri. Questi ci permettono di viaggiare con la mente, di creare legami, di sentirci parte di un mondo migliore, perché il libro è l’unico oggetto inanimato che può far sognare».
E se, arrivati qui, vi è venuta voglia di creare una nuova mini-biblioteca nel vostro comune, non dovete fare altro che collegarvi al sito ufficiale del progetto, compilare l’apposito modulo, richiedere la casetta che ospiterà i libri, e seguire le istruzioni per costruirla. Ma dopo che l’avrete fatto, non dimenticate di annunciare il “lieto evento” al blog italiano delle LFL perché, ricordate, è la condivisione che produce conoscenza … e rende migliore la comunità. 
 


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