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QUEL DOPPIO NODO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

27
GIU
2014
Parole e immagini,  con Alessandro Quasimodo e Bruno di Castri, ricordando Vittorio Del Piano, hanno animato la novella libreria martinese “Storie in corso”, in cui domenica scorsa la parola poetica, fattasi segno grafico, ha dato vita ad una vera e propria liturgia della forma. 
 
Se le immagini sono i materiali delle arti visive e nutrono lo sguardo,  la parola, comunicando il pensiero, l’emozione, nutre quell’occhio interiore e lo allena a meglio guardare e sentire. Tra immagine e parola, perciò, il confine  è un concetto arbitrario, esse interagiscono continuamente; il loro legame è talmente necessario che non è difficile immaginare un funzionamento-fantasma di una di esse anche nei casi in cui soltanto l’altra è concretamente presente: sarebbe, ad esempio, l'immaginario attivato dalla lettura di un romanzo, da una parte, o la necessità del riconoscimento, ad un qualunque livello di precisione, dell'identità di un oggetto fotografato, dall'altra. Il fatto è che il rapporto tra parola e immagine coinvolge qualcosa di molto profondo, potremmo parlare di una vera e propria liturgia della forma che ne configura la sostanza, una liturgia che tocca la massima intensità dinanzi alla parola poetica. Queste riflessioni vogliono essere le note a margine relative all’incontro svoltosi Domenica scorsa presso la nuova libreria, “Storie in corso” che, recentemente inaugurata, ha all’attivo già numerosi eventi di presentazioni di libri e incontri con autori/autrici e altre iniziative in cantiere. L’ultimo appuntamento ha racchiuso una doppia sessione di firma di due volumi: “Cuore e anima” una raccolta di versi di Bruno di Castri, accompagnati da 68 immagini lacerate à-decollage a cura di Vittorio Del Piano, scomparso il 14 giugno scorso e, sempre a cura di Vittorio Del Piano, “Quasimodo dalla poesia a teatro”, una raccolta di fotografie che ripercorrono  storia e istanti privati di Alessandro Quasimodo, attore teatrale, cinematografico e televisivo, figlio di Salvatore, Nobel per la Letteratura (1959),  e di Maria Cumani, danzatrice, attrice, poetessa. Così scrive Alessandro quasimodo nella nota che apre il corposo volume. “Quando l’amico Vittorio del Piano mi ha proposto di lavorare ad una raccolta di fotografie che avessero come soggetto la mia persona e i miei affetti ho pensato che non fosse il caso di lanciarsi in una operazione dal tono così “egocentrico”….poi però ho deciso di stare al gioco, di buttarmi in questa che di fatto mi ha concesso la possibilità (e forse potrei dire privilegio) di fare un viaggio straordinario quanto inatteso…” E noi con lui sfogliando questo libro dei ricordi che è diviso in sei capitoli: Le origini, La famiglia Quasimodo, La famiglia Cumani, La professione, Persone Speciali, “O i miei dolci animali…)”.
Ma domenica scorsa, come abbiamo scritto, s’è trattato di una doppia sessione; l’altro libro “Cuore e anima” di Bruno di Castri, nato a Taranto, dapprima trasferitosi a Pomigliano d’Arco e poi a Torino, dove ha diretto il Centro Elaborazioni Dati dell’Alfasud,  si apre con la prefazione dello stesso Alessandro Quasimodo. Si tratta di  una raccolta di liriche centrate sugli affetti, primo fra tutti l’amore, che di poesia si nutre; una raccolta arricchita dalle immagini di Vittorio Del Piano, nato a Grottaglie nel 1941 e morto il 14 giugno scorso, tra i protagonisti più interessanti nel panorama artistico e critico dalla fine degli anni ’50 ad oggi), con contributi notevoli anche a livello internazionale in rapporto alle nuove tendenze culturali, contributi che hanno trovato il perno nella combinazione di più linguaggi: artistici, poetici e visuali – (Poesia visiva), scrittura espressiva a-decollage (Il libro puro d’artista), (la grafica-moltiplicata), (l’Arte digitale) – propri dei vari medium di massa: della fotografia, della stampa, del fumetto-d’autore, del video-tape dell’immagine analogica, elettronica a led, virtuale-digitale...sperimentale e pura. Promotore di mostre, incontri, rassegne, mostre con l’adesione, tra gli altri, di: Rafael Alberti, Pierre Restany, Guido Le Noci, Piter Nichols, Carlo Ripa di Meana, Giacomo Mancini, Aldo De Jaco, Mario Penelope, Carlo Bo, Pietro Nenni, Giulio Carlo Argan, Gillo Dorfles, Sandro Pertini, Eugenio Miccini, Edgardo Abbozzo, Paolo Grassi, Gianni Jacovelli, Giorgio Bassani, Ettore De Marco, Filiberto Menna, Omar Calabrese, Oreste Amato, Rino Di Coste, Adriano Spatola, Bruno Caruso, Alessandro Quasimodo, Massimo Grillandi, Rina Durante, Giovanni Dilonardo, Umberto Eco, Michele Achilli, Titino Lenoci, Jacques Lepage, Lamberto Pignotti, Giuseppe Squarzina, Arnaldo Picchi, Nanni Loy, Cesare Zavattini. Fondatore a Milano nel 1979 de “La Città dell’Arte-Pura di Mediterranea” (un approfondimento delle sue conoscenze sui segni e sull’architettura Federiciana e su i segni dei trulli e il design degli oggetti della civiltà contadina e della manualità degli artieri-ceramisti grottagliesi) e ideatore e creatore, nello stesso anno del  Manifesto dell’Arte-Pura, lungamente discusso con il poeta Jacques Lepage. Per saperne di più, su quest’artista così innovativo, si può consultare la pagina Facebook “Omaggio a Salvatore Quasimodo”.  La pubblicazione della raccolta poetica di Bruno di Castri è stata voluta proprio da Del Piano che l’ha arricchita con le sue 68 immagini. 
 


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