MENU

Martina Franca/Qua la mano ragazzi

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

19
NOV
2014

 

Dopo aver vinto il concorso per studenti promosso dai Giovani imprenditori Confindustria Bari BAT (in occasione della XXI giornata nazionale Orientagiovani dedicata alla Meccanica), Francesco Bruno e Sebastiano Calella dell'IISS Ettore Majorana di Martina Franca, insieme ai docenti Crescenzio Marzano e Maria Lucchese, volano verso il Job&Orienta di Verona dove il loro progetto “Hand.Joy” (la mano artificiale che sostituisce quella umana) è stato voluto dal Ministero dell'Istruzione come uno dei progetti più importanti e significativi della scuola italiana.

“Hand Joy” sarà anche premiato dalla Regione Puglia come uno dei quattro progetti regionali più significativi. La premiazione ufficiale si terrà giovedì 20 novembre nello stand della Regione Puglia.

In attesa di incontrarli personalmente, per conoscere meglio Francesco, Sebastiano e “Hand Joy” abbiamo rivolto qualche domanda al loro “nume tutelare” il professor Crescenzio Marzano.

Professore, tutto è iniziato qualche anno fa quando avete deciso di “portare” a scuola “ARDUINO”, la scheda elettronica piccola nelle dimensioni ma grande nelle potenzialità.

E’ vero. In pratica tutto è partito da quando, tre anni fa, decisi che Arduino doveva diventare uno degli assi strategici del “Majorana”. Francesco e Sebastiano all'epoca erano appena quindicenni e frequentavano il secondo anno dell’allora Liceo delle Scienze Applicate dell'ITIS "Majorana", oggi IISS "Majorana". Nemmeno immaginavano quello che avrebbe rappresentato per loro quella piccola scheda elettronica.

Diciamo che fu lanciato un piccolo seme in prospettiva di un grande raccolto.

Un “semino” che ha attecchito in due teste molto fertili che oggi hanno generato il progetto "Hand-Joy".

Ce lo può illustrare?

“Hand-Joy” è una mano artificiale che sostituisce la mano dell'uomo quando occorre svolgere azioni rischiose per l'incolumità dell'operatore. Allo stesso tempo è il prototipo di una protesi per chi ha perso una mano. Fatta quasi interamente in PLC, riciclabile e biodegradabile, Hand-Joy è stata progettata e costruita dai due maker di casa nostra usando una stampante 3D, anch'essa autoprodotta.

Credo che con questo progetto Francesco e Sebastiano hanno realizzato uno dei sogni più antichi dell'uomo: fabbricare macchine capaci di costruire altre macchine.

Dobbiamo aspettarci altro da questo duo “terribile”?

Sono due ragazzi dalle grandi potenzialità che sicuramente non si fermeranno a “Hand Joy”. Del resto, Francesco non è nuovo a queste esperienze.

Qualche mese fa ha vinto il primo premio, nella categoria sensibilità sociale, del concorso nazionale "Creare con L'Elettronica" - Settima Edizione 2013/2014 - organizzato presso l'ITIS Galileo Ferraris di Napoli, con main sponsor TELECOM ITALIA e la testata giornalistica IL MATTINO di Napoli.  

Come ha vinto, vi chiederete? Ha felicemente presentato a tutti il suo "AndroPrint", un braccio meccanico che scrive a mano su un foglio il messaggio inviatogli, via bluetooth, da uno smartphone.

E scusate se è poco (ndr) 

Per meglio comprendere la portata di "Hand Job", basta dare un'occhiata al demo ufficiale che vi possiamo mostrare grazie alla gentile collaborazione del professor Angelo Oliva.

 



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor