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Marino Sinibaldi/Culturalmente forti

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

21
NOV
2014
Il Direttore di Radio3 Rai nell’incontro con i ragazzi delle scuole di Martina Franca per “Libriamoci”, iniziativa rivolta a tutte le scuole italiane, ha presentato il suo libro “Un millimetro in là. Intervista sulla cultura” 
 
“Internet non è solo un veicolo. È una forma di cultura. La rete è innanzitutto un concetto filosofico”, questa frase di Jovanotti può essere considerata sicuramente il riassunto dell’incontro di cultura tenutosi a Martina Franca, presso l’auditorium comunale “Cappelli”, con Marino Sinibaldi, accompagnato a sua volta dall’assessore ai beni culturali della città, Antonio Scialpi, e dalla Responsabile del Presidio del Libro, Annamaria Montinaro, i quali hanno dialogato volentieri con gli studenti delle varie scuole, sempre pronti a fare domande argute ed intelligenti. Direttore e conduttore di Radio3 Rai, celebre infatti è il suo programma Fahrenheit, Marino Sinibaldi è anche giornalista, critico letterario, presidente del Teatro di Roma e soprattutto uomo di cultura, perché, come affermava Norberto Bobbio, “il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze”, infatti da questo incontro non è uscita un’omogenea definizione di ciò che è la cultura ma sicuramente di ciò che deve rappresentare per ognuno di noi e perciò si può affermare, citando proprio l’assessore Scialpi durante il dibattito, “parlare di cultura è un po’ come parlare di Dio” ma nonostante ciò Marino Sinibaldi è riuscito a strappare consensi e sorrisi tra i giovani, parlando e soffermandosi su ciò che è in questo momento a loro più vicino: la tecnologia. “Io non penso che il problema dell’odierna società sia la tecnologia”, afferma infatti lo scrittore, “essa rappresenta nuove possibilità di conoscenza e comunicazione, di fatto l’uomo ha sempre cercato, sin dal principio, di inventare nuovi strumenti affinché si potesse comunicare velocemente, con precisione e con massime possibilità di condivisone, infatti l’uomo ha da sempre questa tendenza a condividere, il lato negativo della tecnologia sta nell’uso che ne facciamo, è una scelta e scegliere comporta delle responsabilità”, infatti egli si sofferma sulla differenza tra “digitale” e “virtuale”, infatti questi due termini, spesso legati nell’ambito della tecnologia, rappresentano l’entusiasmo e il rischio dell’uso della tecnologia, infatti il “digitale” è la tecnologia in sé, e il “virtuale” è ciò che spesso ci sottrae dal mondo reale; la rete perciò rappresenta un punto di forza delle nuove generazioni ma se non sappiamo sfruttare al meglio i “doni” che ci sono stati dati, finiremmo per “disonorare il sogno di generazioni”, come afferma proprio lo scrittore nel suo libro, poiché la rete rappresenta una grande occasione per condividere la cultura con il mondo intero e la cultura rappresenta infatti la nostra libertà, le quali vanno cercate con i valori della costanza e determinazione in quanto il sapere è infinito e, citando Don Milani, a sua volta citato durante l’incontro da Sinibaldi, “il sapere ti rende sovrano” e sta a noi costruire la vita mediante i nostri talenti che con la cultura superano i limiti di una società spesso marchiata dalle condizioni sociali ed economiche, sta a noi dunque andare sempre “Un millimetro in là”.   
 


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