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Vita D´amico /Vi porto "A passeggio col cuore"

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

5
DIC
2014
Al suo esordio letterario, incontriamo la poetessa martinese che si divide tra universi diversi. Rimane ancora un sogno: scrivere per piccoli lettori
 
 
 
Si dimena fra i numeri e la famiglia di giorno per poi riversare la voglia di amore nelle sue poesie. Un amore onirico ma reale, spontaneo e mai sdolcinato. Una donna che si occupa di contabilità e amministrazione di professione, mamma di due bimbe, ma divisa fra la poesia e la fotografia. Due passioni travolgenti che la emozionano e fanno emozionare il suo pubblico.
 
Com’è nata la passione per la poesia?
«Ho scoperto il mondo della poesia solo qualche anno fa partecipando ad un concorso nazionale per gioco. Di li è cominciato il mio cammino in versi, immersa in un mondo che dà voce alle vibrazioni del cuore,  e ho continuato a gareggiare ricevendo attestati di merito». 
 
E poi hai deciso di raccogliere le tue liriche...
«Sì, e di raccoglierle in ordine sparso, non collegate fra di loro ma con un unico filo conduttore: l’amore, in tutte le sue sfaccettature. La mia voglia di mettere nero su bianco le sensazioni di questo cuore che mi porto a passeggio, a volte innamorato altre spento, è nata da due eventi avvenuti quasi in contemporanea: la morte di mia nonna e la nascita di mia figlia».
 
Altri sogni nel cassetto?
«Mi piacerebbe scrivere poesie per bambini. In realtà, con altre due amiche, stiamo lavorando ad un progetto che, ad oggi, è ancora in stato embrionale. Nel frattempo, insieme all’amico Tonio Cantore dell’Associazione ‘Un’altra Martina’, stiamo organizzando un concorso letterario per regalare alla nostra città il profumo delle emozioni e coinvolgere, in un unico abbraccio, poeti provenienti da tutta Italia: la premiazione avverrà nel corso del Festival dell’Immagine in programma in città da 20 al 25 gennaio 2015». 
 
Senti di dover ringraziare qualcuno?
«Il mio sentito ringraziamento va senza dubbio alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto e mai ostacolata, ma soprattutto alla mia amica Teresa Gentile. E’ grazie a lei, al nostro incontro casuale, anche se nulla avviene per caso, che ho deciso di mettermi in gioco. Tutto è iniziato nel suo salotto, lei mi ha dato il coraggio che mi mancava per intraprendere questo importante volo.
Se lei non ci fosse stata non so se sarei stata qui, felice, a parlare del mio libro. Per ultimi, ma non per importanza,  vorrei dire un sentito grazie a Tonio Cantore, ai  maestri Pasquale Mega e Camillo Pace, due grandi professionisti della musica che mi accompagneranno nel mio esordio letterario».
 


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