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La storia allo specchio/ Siamo a cavallo, anzi, a Cavallino

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

2
GEN
2015

 

Il meglio dell’arte tra Seicento e Settecento si mette in mostra nella cittadina salentine. L’esposizione sarà ospitata dal Palazzo Ducale fino a marzo prossimo

 

Chi l’ha detto che per ammirare i grandi nomi dell’arte è necessario andare in una grande città? Ritratto e Figura: dipinti da Rubens a Cades è il titolo di una suggestiva e articolata mostra gratuita in corso a Cavallino (Le) presso il Palazzo Ducale dei Castromediano fino a marzo prossimo. L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Lazio e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è  stata curata da Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi in Ariccia (Roma).

L’allestimento, incentrato sul tema del ritratto, ospita circa 40 opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, che rappresentano papi, sovrani, cardinali, filosofi e santi. Una sorta di summa visiva, quindi, delle figure più prestigiose della società italiana a cavallo tra Seicento e Settecento. La mostra ha due “anime”, una delle quali costituita dai ritratti dal vero di figure che gli artisti cercavano di fissare su tela “sorprendendole” nella loro quotidianità, svelandone così non solo l’aspetto esteriore, ma anche l’indole. In tal senso un contributo fondamentale proviene dalla ritrattistica naturalistica ispirata a Caravaggio.

L’altra “faccia” dell’esposizione si compone di opere che rappresentano in chiave simbolica, utilizzando allegorie, personaggi esistenti, ma il cui aspetto non èn mai stato svelato. Gli artisti realizzarono i ritratti attingendo a testimonianze di seconda mano, o iconografie già esistenti. Tra questi, i ritratti di san Pietro e Paolo e di alcuni pensatori dell’antichità.

«Lo spirito politico che ispira questa iniziativa è di far diventare Cavallino un appuntamento con l’arte ineludibile, che esalti gli spazi di Palazzo Castromediano in un ideale percorso collegato a Palazzo Chigi di Ariccia. Una mostra come questa serve a catalizzare l’attenzione verso la Puglia e uno tra i suoi edifici più belli come questo palazzo». Ha scelto queste parole Vittorio Sgarbi per inaugurare  Ritratto e Figura: dipinti da Rubens a Cades. Infatti l’esposizione ospita non solo opere provenienti dai principali musei e fondazioni pubbliche (oltre Ariccia, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, Palazzo Corsini e l’Accademia Nazionale di San Luca), ma anche ritratti meno noti che compongono collezioni private.

Tra i lavori più interessanti, “Profilo di vecchio” (olio su tavola di Pietro Paolo Rubens), “Ritratto di uomo” di Van Dyck e l’unico dipinto dal vero a oggi noto di San Camillo de Lellis, realizzato presumibilmente da un pittore che Röttgen associa ad Antiveduto Gramatica. Presso questo artista, la cui produzione era costituita principalmente da ritratti di uomini celebri, lavorò Caravaggio quando arrivò a Roma.

Ritratto e Figura: dipinti da Rubens a Cades rappresenta un’occasione ghiotta non solo per assaporare opere note e meno note di un periodo storico che ancora i più non conoscono abbastanza, ma anche per visitare la galleria del Palazzo Ducale di Castromediano, la sola in Italia decorata con affreschi che rappresentano i segni zodiacali. Il palazzo, restaurato di recente, è definito da molti tra gli addetti ai lavori una delle residenze nobiliari più affascinanti del Sud Italia

 



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