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Associazionismo/A salvaguardia delle tradizioni

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

20
FEB
2015
Si chiama “Comitato per la Qualità della Vita” (CQV) e opera dal lontano 17 agosto 1983. Fu fondato dal presidente Carmine Carlucci, dal suo vice Antonio Fornaro e dal giornalista grottagliese Silvano Trevisani, e ora nei fatti contribuisce notevolmente a elevare la qualità culturale della città bimare
 
 
La finalità iniziale del “Comitato per la Qualità della Vita” fu quella di promuovere la crescita culturale e la salvaguardia della tradizione popolare e religiosa per elevare la qualità della vita a livello cittadino e provinciale.
Si passò subito dalle parole ai fatti e fu così che a distanza di appena quattro mesi il Comitato scese nelle piazze di Taranto con un banchetto per dare vita a una petizione popolare per la raccolta delle firme finalizzata a portare a Taranto l’Università a Taranto.
Furono raccolte, nel solo mese di gennaio dell’ ’84, 83.274 firme che furono portate all’attenzione del Parlamento italiano e delle autorità amministrative, politiche e religiose della provincia ionica.
Il Comitato custodisce come un tesoro nel suo archivio tutte le firme che rappresentano veramente lo spaccato più reale della società tarantina dell’epoca.
Firmarono tutti, uomini di cultura, politici, religiosi, semplici operai, giovani, disoccupati, moltissimi marinai e finanche chi, recandosi a fare la spesa, si fermava per apporre la propria firma.
E già, perché ancora oggi forse è più facile offrire un pezzo di pane a chi te lo chiede, ma più difficile lasciare la propria firma su una petizione.
Da allora il Comitato entrò a piccoli passi nelle scuole e programmò iniziative tanto valide da essere assunte nelle programmazioni scolastiche delle scuole che cedettero nella importante valenza dello stesso.
Successivamente il Comitato si dotò di un suo logo rappresentato da una margherita che sfoglia i suoi petali.
Prossimamente lo stesso Comitato avrà il piacere di poter avere un suo inno i cui versi sono stati composti da Antonio Fornaro, mentre l’aspetto musicale viene curato dal maestro Longo. 
Cavallo di battaglia oggi del Comitato sono le problematiche dell’Università ionica, la salvaguardia delle tradizioni e la celebrazione con appositi progetti dei centenari più importanti a livello nazionale ed internazionale. 
Ma andiamo a vedere come si concretizza nelle attività pratiche l’anno sociale del Comitato. 
C’è da dire che le attività sono affiancate da una serie di Premi che contraddistinguono varie ed interessanti circostanze.
Il Comitato dedica i mesi di dicembre e di gennaio alla tradizione popolare natalizia attraverso conferenze nelle scuole e l’istituzione, da tre anni, del Premio “A’ nnate ‘u Bbammine” riservato a che si prodigano per tramandare e incrementare la tradizione popolare religiosa del Natale tarantino.
Due sono gli appuntamenti importanti del mese di febbraio, il primo “Gli Stati Generali della Cultura e dell’Università a Taranto” nel corso del quale si ripercorre la strada che dall’ 84 ha percorso l’Università ionica.
Il 14 del mese di febbraio riveste grande importanza il “Premio Qualità della Vita”, prestigioso riconoscimento che dall’86 viene riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Si iniziò nell’86 con l’attribuzione del riconoscimento all’Arcivescovo di Taranto, Mons. Motolese, e si continuò con il riconoscimento a grandi istituzioni nazionali e internazionali sia civili che religiose.
Quest’anno il Premio è stato conferito al C.N.R..
Il mese di marzo è dedicato alla Festa della Donna con il riconoscimento del Premio “La Mimosa d’Argento”  che è stata conferita finanche alla Regina Elisabetta d’Inghilterra.
Il mese di aprile è tutto dedicato ai Riti della Settimana Santa con il prestigioso Premio “’A Crone de Spine”, rilasciato a chi si prodiga per divulgare a livello nazionale e internazionale i propri Riti della Settimana Santa. 
Tra i destinatari la città spagnola di Siviglia per i propri Riti conosciuti a livello mondiale.
Il mese di maggio vede il Comitato impegnato sul fronte dei festeggiamenti patronali in onore di San Cataldo con il Premio “Cataldianum”. Il secondo appuntamento di maggio è riservato alla Festa della Scuola e al riconoscimento ai talenti tarantini.
Nel mese di agosto il Comitato ricorda con  una conferenza stampa l’anniversario della sua fondazione, mentre il mese di settembre è dedicato interamente alla Scuola con il riconoscimento “Una vita per la scuola” rilasciato ai pensionati della Scuola e “Una scuola per la vita”, rilasciato ai giovani che si diplomano con il massimo dei voti.
L’attività si svolge a Taranto e nelle principali realtà della provincia ionica.
Ottobre e novembre, infine, sono i mesi dedicati al Progetto “Pietre di Città”, un itinerario che vede gli studenti partecipare alla scoperta dei grandi uomini di Taranto e delle monumentali tombe del Cimitero Urbano di San Brunone.
Sempre nel mese di novembre vengono rilasciati i riconoscimenti a cittadini che hanno speso “Una vita per la Città”.
Come si vede è frenetica e incessante l’attività di questo Comitato che, nei fatti, contribuisce notevolmente ad elevare la qualità culturale della città bimare.
 
 
 
 
 


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