MENU

Carmelo Grassi/L´arte di far Spettacolo

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

28
DIC
2012

 

La stagione di prosa tarantina riconferma la sua qualità nonostante i tagli e la crisi. Merito del Teatro Pubblico Pugliese e del suo Presidente, che ci racconta un obiettivo ambizioso: recuperare il Fusco
 
Anche se in ritardo quest’anno, riparte la stagione di prosa a Taranto del Teatro Pubblico Pugliese con la collaborazione del Crest e del Comune di Taranto; ricca e qualitativamente diversificata si presenta la kermesse, che spazia dalla musica, al teatro, allo spettacolo e alla danza. Il sipario dell’inaugurazione si è aperto lo scorso lunedì 10 dicembre, sulla scena de “Il Soccombente” regia di Nadia Baldi, con Roberto Herlitzka, e si chiuderà il 15 marzo 2013 con “Capitan Fracassa interpretato da Lello Arena diretto da Claudio di Palma. Nel panorama nazionale la Puglia assume sempre più i contorni di un vero e proprio laboratorio, nel quale sperimentare una nuova organizzazione del sistema spettacolo. A parlarcene e a descriverci il calendario di quest’anno, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi.
Cosa intende offrire il programma di quest’anno?
«Innanzitutto grande qualità: iniziamo infatti con la presenza sul palcoscenico di un noto personaggio, Roberto Herlitzka; per Taranto quest’anno ci sono diverse offerte di spettacolo più leggero, di musica, ma cerchiamo di offrire maggiormente la prosa, quella che Taranto merita. Per tanti anni abbiamo fatto investimenti importanti sul territorio tarantino, di conseguenza ci aspettiamo una buona risposta anche quest’anno. Purtroppo non abbiamo potuto fare ciò che avremmo voluto, essendo questo un momento difficile per tutti a livello economico».
Come risponde il Teatro Pubblico Pugliese ai tagli alla cultura?
«Cercando in tutti i modi di aiutare i nostri soci istituzionali: amministrazioni comunali, provinciali e la stessa Regione, attraverso una maggiore progettualità. Chiaramente provvediamo a raccogliere tutti i fondi che è possibile ottenere, affinché non manchi al pubblico pugliese il prodotto teatrale, quello di buona qualità, come quello che offriamo a Taranto con questa stagione».
Offerta che è arricchita dalla musica, danza e spettacolo…
«Assolutamente sì! Abbiamo realizzato a Brindisi e a Lecce la piattaforma della danza, siamo stati i primi in Italia;  si tratterebbe di una “mostra mercato” che è il meglio della danza italiana, che si rivolge  oltre che al mercato nazionale, anche a quello straniero. Ci tengo a ricordare che abbiamo appena terminato il programma con Puglia Sound e il Medimex, un’altra “fiera mercato” della musica a livello mediterraneo, in cui c’è stata la presenza di 22 Paesi stranieri venuti a vedere le produzioni pugliesi e non solo.  Lo spettacolo dal vivo è la nostra specificità, riconosciutaci dal Ministero come attività, con la possibilità di rigirare le risorse che riusciamo a reperire ai nostri comuni soci, ai fini di far crescere il pubblico.  La nostra vera mission è quella di promuovere e formare il nostro pubblico, e a Taranto speriamo di esserci riusciti impegnandoci a offrire sempre di più».
E la collaborazione con l’Agis (Sezione Spettacolo dal vivo Puglia e Basilicata)? 
«Io sono il rappresentante Agis interregionale di Puglia e Basilicata. La collaborazione avviene attraverso i nostri soci, l’Orfeo e il Crest;  Clara Cottino, sociofondatrice del Teatro Crest, è il nostro coordinatore per lo spettacolo musica dal vivo. Il prossimo obiettivo è quello di dare un teatro comunale alla città di Taranto, perché è l’unico capoluogo in Puglia a non averlo; dopo Brindisi che ha aperto il teatro Verdi deve seguire Taranto. Sto collaborando personalmente con l’Amministrazione per recuperare il teatro Fusco e  dare finalmente un nuovo pubblico a questa provincia». 
Che tempi si prospettano?
«Non troppo lunghi. Vogliamo rientrare nei fondi dei finanziamenti Europei della prossima programmazione, quindi riuscire entro il 2015. Il Sindaco di Taranto, insieme al Governatore della Regione Puglia,  ha scritto una lettera congiunta all’Unione Europea, affinché sia procrastinato il termine, ma penso che entro il 2015 sarà aperto al pubblico».
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor