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Libera la cultura/ Pronto, chi legge?

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

7
AGO
2015
Bibliocabina: tutti i libri che vuoi, a portata di mano. Il progetto arriva a Torre Suda (Le), dopo il “lancio” a Roma lo scorso autunno
 
L’iniziativa è nata in Inghilterra con il nome di Telephone Booth Book e permette il libero accesso e la gratuita fruizione dei titoli presenti al suo interno.  Attualmente in Inghilterra, Svezia e Germania ce ne sono più di cinquanta.
In questi giorni Torre Suda ha “battezzato” il primo esemplare salentino.  «All’interno del giardino costiero l’amministrazione comunale ha voluto introdurre un nuovo modo di condividere cultura e sapere». A presentare il progetto è il sindaco Daniele Renna. « Installare la prima bibliocabina a Racale serve a incoraggiare la condivisione del sapere attraverso lo scambio continuo di libri. I volumi stessi vengono lasciati a disposizione di coloro che li vogliono leggere, e una volta ultimata la lettura vengono restituiti per i nuovi lettori. L’iniziativa è destinata a cittadini e visitatori, e non prevede alcun costo di registrazione. Confidiamo nell’autogestione ma ancor più nella civiltà delle persone che si avvicineranno a quel luogo. È inevitabile dire che la sfida non era quella di intraprendere tale attività, bensì capire se la nostra comunità è in grado di averne cura. Sono certo che ci riusciremo. Da governatore di questa straordinaria frazione ringrazio il sindaco Donato Metallo per aver portato a Racale questa iniziativa pensando da subito a Torre Suda». I libri  vengono contrassegnati per evitare che siano rivenduti e all’interno della zona è prevista la videosorveglianza, per evitare episodi teppistici. 
A ottobre scorso la bibliocabina è “sbarcata”a Roma, grazie all’impegno congiunto del  Comitato di Quartiere di Torresina e delle associazioni H2, Scaffali e Alberoandronico. “Protagonista”, un’ex cabina Telecom, che ha sancito la fase sperimentale del progetto nella Capitale. Un’iniziativa analoga era già partita ad Arona, in provincia di Novara. «Vogliamo creare anche nelle nostre strade uno o più punti di condivisione culturale alla portata di tutti coloro che ne abbiano interesse e perché no, a far avvicinare più persone possibili all’immenso mondo dei libri».  Così gli organizzatori.
Animare progetti del genere mira a dare corpo e concretezza al principio che definisce pubblica la cultura, in tutte le sue manifestazioni e forme. Riusciranno i nostri eroi a far fiorire le adesioni e i lettori, tenendo alla larga lo “spettro” di furti e vandalismo? Appuntamento tra qualche mese per un primo, sommario, bilancio.
 
 


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