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Cuore di cioccolato

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
MAR
2016
Un volto di una donna africana imprigionata da una catena. Un pasticciere torricellese ha partecipato a una competizione per selezionare i migliori pasticcieri d’Italia, portando in gara una scultura in cioccolato dal tema per niente dolce: coraggioso
 
 
Il tema è quello della violenza sulle donne, il maltrattamento della figura femminile, che oramai è divenuta notizia di cronaca quotidiana. Sono davvero tanti gli atti subiti dalle donne, stalking, soprusi e maltrattamenti causati da una forma derivata di possesso, di dominio e di controllo, spesso cambiati per passione e amore. E’ questo il tema che ha voluto esprimere Cesare Sciambarruto attraverso l’elaborazione di una sua scultura in cioccolato. Cesare, pasticciere torricellese, ha partecipato al Campionato Italiano di pasticceria, gelateria, cioccolateria e cake design, tenutosi a Massa Carrara dal 28 febbraio al 2 marzo presso la fiera del Tirreno. Quattro giorni per selezionare i migliori pasticcieri d’Italia, a cui hanno preso parte ben 70 professionisti del settore provenienti da ogni dove.
Un’opera, o meglio un scultura curata nei minimi particolari e creata con tanta passione ed amore. Nello specifico si tratta di un volto di una donna africana imprigionata da una catena che spezza in due il suo viso ed il cuore posto in basso. A simboleggiare il senso di libertà ci sono le ali, poste nella parte inferiore della scultura. Una scultura, ovviamente fatta di cioccolato sia al latte che fondente. Durante l’esibizione, oltre a quest’opera, il pasticciere torricellese ha dato vita a due cioccolatini, da lui creati, denominati scudo rosso e spinta al cuore. 
“E’ stata una esperienza – commenta Cesare Sciambarruto – davvero significativa ed emozionante. Partecipare a questa competizione è motivo di orgoglio non solo professionale, ma anche sociale, in quanto sono stato l’unico partecipante dell’intera provincia ionica. Ho voluto centrare il tema delle donne, in particolar modo delle loro sofferenze e dei loro maltrattamenti, cercando di trasmettere il messaggio attraverso la cioccolata. Anche se non sono arrivato sul podio, ma fiero di aver preso parte a questa iniziativa, sono soddisfatto di aver svolto un’esperienza di crescita e formazione. Tra i 900 scatti fotografici effettuati, il mio è stato uno tra i primissimi a sbarcare sui social network. 
“Sento il dovere di ringraziare la federazione italiana pasticcieri per aver promosso questa competizione ed in particolar modo tutti i partecipanti. L’arte del pasticciere è un’arte che mi ha colpito sin da bambino. E’ stata una passione che si è tramutata in lavoro.
Il nostro mondo – conclude il pasticciere - vive diverse difficoltà, una tra tutte il lavoro nero. Ma nonostante ciò, la nostra categoria continua ad andare avanti con forza e determinazione”.
Una idea originale, quella avuta da Cesare, che ha fatto in pochissimo tempo il giro del web e che ha già avuto diversi apprezzamenti e attestazioni di stima sui social.
 


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