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Rossella Calabretto/ Vi racconto le mie verità a colori

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
MAR
2016
Un libro anacronistico, lontano dalla frenesia quotidiana a cui siamo oramai abituati. Un’opera dal linguaggio semplice che punta dritto all’anima di chi legge inducendolo a riflettere sul senso ultimo delle cose. E l’autrice, martinese, che ci parla di sé e ci invita ad aguzzare lo spirito
 
Rossella Calabretto, martinese, giovane “artista colta che vede le cose attraverso l’istinto” ha presentato la sua prima fatica artistico-letteraria, “Le verità a colori”, nell’auditorium comunale dell’Istituto Agrario di Locorotondo “Basile Caramia”.  Con lei sul palco, adornato di opere d’arte, la scrittrice Ermelinda Prete.
 
Perché "le verità" e non "la verità"? Quante verità esistono?
«Penso che così come i colori, la verità sia variegata di sfumature e velature. Esiste la verità che ci va a genio e quella che ci piace un po' meno. Io ho deciso di mettere in luce la "verità vera", quella che solo i bambini riescono a percepire, quella che alberga nel nostro io più profondo; perché in fondo: "quid est veritas?" - " vir quid adest!"».
 
Una copertina suggestiva con occhi che lacrimano colori. Quale è il significato?
«Ho voluto mettere in evidenza gli occhi che, come si Sa, sono lo specchio dell'anima perché vorrei trasparisse che il messaggio profondo è che l'arte è riflessa negli occhi di chi guarda. Io penso che le lacrime siano espressione dello spirito, un "fluido" prezioso racchiuso nello scrigno dell'anima. Le mie lacrime sono colorate: rosso e blu, antagonisti, opposti, luce e ombra insieme, caldo e freddo allo stesso tempo. Sfumature di uno stesso colore: quello di cui penso sia fatta la mia anima».
 
Quale è il colore che caratterizza la tua vita?
«Penso che non ci sia un colore a caratterizzare la mia vita quanto più tosto una monocromia: il bianco ed il nero. Due opposti agli antipodi della scala cromatica. Il bianco ovvero la luce altro non è che l'insieme di tutti i colori, così come il nero è la somma di tutte le ombre. Così come un quadro in monocromia non ha sfumature io come persona faccio fatica ad accettare le mezze misure e quindi le sfumature che mitigano i due grandi opposti ovvero il bianco e nero».
 
Cosa è per te l'arte e quale visione dell'arte proponi?
«L'arte per me è espressione dell'Essere e in quanto tale alberga in ognuno di noi. Così come Socrate con il suo metodo riusciva a tirar fuori dal suo interlocutore qualcosa già insito dentro di lui, così io vorrei che ognuno di noi si allenasse a far riemergere dal proprio io il "fanciullino" che riesce a meravigliarsi difronte ai paesaggi della vita fatti di strati di memoria». 
 
Il maestro Cacace ti ha definita "una artista colta che vede le cose attraverso l'istinto". Sei istinto o ragione?
«Essenzialmente istinto, nel bene e nel male. Credo che si definisca istinto ogni tipo di propensione naturale che, anche in contrasto con la ragione, spinga ogni persona a compiere azioni o a seguire comportamenti tipici del proprio essere. Così oltre ad essere istintiva io mi definirei sensibile nel senso letterale del termine, ovvero una persona che si approccia alla vita e quindi all'arte in maniera sensoriale attraverso i cinque sensi. Ed è così che vorrei che la gente si approcciasse all'arte: toccando, quindi oltrepassando le distanze, vedendo da vicino tanto da sentirne l'odore ed infine con l'avidità che sazia lo spirito».
 
Perché una artista-pittrice scrive un libro?
«Ho sentito la necessità di scrivere per far capire a tutti che l'arte non è qualcosa di estraneo a noi, argomento destinato agli addetti ai lavori.l'arte è qualcosa che sporca la tela della nostra vita di continuo. Vorrei che tutti si accorgessero di questo: perché, come io scrivo " c'è un intero mondo dipinto fuori dalla nostra porta di casa pronto a rivelarsi ai nostri occhi". Perciò a chi mi ascolta dico: aguzzate lo spirito!».
 
 
A chi è rivolto questo libro?
«Vorrei che questo libro fosse un messaggio per tutti coloro che,spinti dalla curiosità che smuove le montagne comincino a guardare il mondo fuori e dentro di loro attraverso la lente de' Le verità a colori».
 
«Quali sono i tuoi progetti futuri?
 Mi piacerebbe tanto allestire una mia mostra personale. Sicuramente il progetto più prossimo è già in cantiere e spero che dopo l'estate io possa far leggere a tutti un altro mio lavoro».
 


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