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Prestiti d'onore/Quando la parrocchia sostiene le start up

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

7
APR
2016
Una bella iniziativa: chiunque abbia i requisiti richiesti, residente nella città di Massafra da almeno due anni, senza distinzione di sesso ed etnia, potrà accedere a un anticipo, nelle somme disponibili in bilancio parrocchiale, da offrire ai giovani che intendono avviare una impresa
Sul proseguo dell’Anno Giubilare della Misericordia, è in corso d’opera una lodevole iniziativa presso la Parrocchia San Francesca da Paola a Massafra. Un progetto che il parroco don Giuseppe Oliva, in comunione alla intera sua comunità, ha voluto presentare nel giorno in cui ricorreva la festa del santo da cui prende il nome la parrocchia. Con l’acronimo “Pre.gio” il gruppo cattolico intende sostenere le eventuali aspirazioni al lavoro di giovani tra i 18 e 35 anni. Sulla scia del ‘buon padre di famiglia’ don Giuseppe ha così ripreso il motto del santo di Paola, Caritas, che ascolta e si prodiga nel sostenere le aspirazioni dei suoi figli. Dopo l’approvazione del vescovo di Castellaneta, mons. Claudio Maniago, Pre.gio viene reso noto a tutti. Sì, perché chiunque abbia i requisiti richiesti, residente a Massafra da almeno due anni, senza distinzione di sesso ed etnia, potrà parteciparvi. In cosa consiste: è un prestito d’onore, naturalmente in denaro e in fede alle somme disponibili in bilancio parrocchiale, da offrire ai giovani che intendono avviare una impresa. Sia chiaro, non è una donazione, ma un prestito vero e proprio da restituire nella condizione e nei tempi convenuti dalle parti (24 mesi), a interessi zero. 
Ma quali i fondi da cui attinge la parrocchia? Don Oliva fissa gli esordi di tale progetto a due anni prima quando con i suoi fedeli diede vita ad un Musical, il cui ricavato, un paio di migliaia di euro, fu congelato. Oggi è in programma un altro Musical “L’Atteso” in stile rock con recitazione, danza, musica e canto tutto dal vivo: niente basi musicali. Il ricavato andrà a esclusivo incremento del fondo Pre.gio. Don Giuseppe sottolinea che ci sono altre iniziative in cantiere e se "ci sono benefattori che volessero contribuire a tale progetto, potranno essere certi che quel che offriranno sarà destinato e certificato nel fondo pro-Pre.gio". Inciso che sottolinea il non voler colludere sulla raccolta fondi per i lavori di restauro operati a beneficio dell’edificio sacro. Infatti sono in corso lotterie, concorsi di torte per esempio ed altre iniziative utili in proposito. Infine è d’obbligo sottolineare che don Giuseppe Oliva è un giovane sacerdote, dotato di tanta buona volontà e capacità aggregativa: conosce i giovani e vive la sua generazione. E’ inoltre un pregiato musicista, nello specifico uno sfizioso chitarrista. Non a caso nei musicals in questione non manca, né mancherà la sua peculiare competenza. 
 


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