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Scuola Discariche abusive? Mi rifiuto!

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

18
MAG
2016
Con un progetto di "alternanza scuola-lavoro" si è conclusa con successo un'attività di individuazione e catalogazione di circa 100 siti di discariche abusive
 
L’ambiente è parte di noi. Anzi, l’ambiente siamo noi. L'unicità del nostro territorio viene attaccato, tuttavia, da un progressivo degrado dell'ambiente imputabile soprattutto alle diffuse forme di inciviltà e inconsapevolezza di alcuni cittadini che, nonostante le politiche positive di chi ci governa, continuano ad abbandonare nell’agro rifiuti di ogni genere. Con il coordinamento dell'assessore all'ambiente, dott. Stefano Coletta, e del perito agrario, tecnico del Comune di Martina Franca Antonio Raguso, noi, alunni della 3^ classe, chimico-ambientale, dell'IISS "Ettore Majorana", nell'ambito del progetto di "alternanza scuola-lavoro" da noi denominato ”Discariche abusive? Mi rifiuto!” abbiamo avviato un'attività di individuazione e catalogazione di circa 100 siti di discariche abusive presenti in tutto l'agro.
Dopo aver realizzato una geomappa nella quale abbiamo individuato i siti da censire, cinque gruppi di ragazzi della nostra classe, si sono alternati per il lavoro di ispezionamento, accompagnati dai tutor esterni che ci hanno fornito dispositivi di protezione individuali come mascherine e guanti, nonché schede sinottiche utili alla catalogazione dei dati relativi ad ogni sito. In seguito, nella sede dell'associazione "Martina 3", abbiamo catalogato e confrontato i dati raccolti. Infine, nel nostro laboratorio scolastico di chimica, abbiamo analizzato i campioni di terreno prelevati durante la fase di censimento per verificare l'eventuale impatto di metalli pesanti e/o fibre di amianto diffusi nell'ambiente circostante.
Alternando lavoro e divertimento, siamo arrivati alla fine di questo nostro progetto con la presentazione della nostra entusiasmante esperienza, condivisa con i nostri tutor, alla seconda edizione dell’Ecofestival. In mano stringiamo il credito formativo, arricchito da queste giornate “lavorative” coscienti di aver contribuito a catalogare circa 100 siti di discariche abusive. Dopo aver vissuto questa esperienza siamo ancora più consapevoli che ogni anno vengo sborsati decine di migliaia di euro pubblici per bonificare queste inciviltà. Questi fondi potrebbero essere usati sicuramente in modo più soddisfacente per il bene pubblico. Basta poco: tenere la nostra città pulita e sana per le prossime generazioni, facendola conoscere come una delle principali mete turistiche pugliesi e non come luogo di accumulo scriteriato di rifiuti. La nostra terra è la nostra casa. Lasciamola più pulita di come l’abbiamo trovata. Se vogliamo cambiare il mondo non serve lamentarsi: basta lasciare un segno per i prossimi che verranno.
 


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