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Scuola, si ricomincia/2 - Sinergie tra le pagine

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

15
SET
2016
La campanella è tornata a suonare, così lo studio sistematico e il rapporto quotidiano con i libri.
Si passa dai libri letti per passione durante l’estate a quelli indicati dai professori. Ma “La festa dei Lettori”, che si svolgerà dal 21 al 25 settembre ci ricorda che  il nostro rapporto con la lettura è sempre un momento da festeggiare, che questa passione va curata, coltivata, vissuta, perché cresca e ci faccia crescere sempre più, come ci spiega Anna Maria Montinaro, presidente nazionale dei Presidi del Libro.
 
Quando penso che c’è chi è passata dalla dimensione personale a quella sociale, dedicando tempo, impegno e lavoro affinché tutti potessero apprezzare e avvicinarsi al mondo del libro e della lettura, divenendo una vera operatrice culturale, la mia mente mi suggerisce un nome: Anna Maria Montinaro, presidente nazionale dei Presidi del Libro.
Ci incontriamo per una “chiacchierata”, informale, da amiche, al bar davanti ad una tazzina di caffè, ma poi il discorso si fa interessante e così penso sia il caso di iniziare a prendere appunti e… perché no, trasformarla in un’intervista. 
Per i lettori riassumo brevemente alcune notizie biografiche: Anna Maria Montinaro nasce a Taranto, ma all’età di quattro anni si trasferisce a Martina, perché il papà è militare dell’Aeronautica, il periodo del liceo tra Marsala e il Belgio, la conclusione degli studi universitari a Bari, per il conseguimento della laurea in Scienze Politiche Economico  Internazionali. Poi il ritorno a Martina e le nozze con il dott. Mega.
 
Come ha inizio l’avventura del Presidio del Libro?
«Il Presidio di Martina quest’anno compie dieci anni. Fu portato qui da Giovanna Pace, responsabile per due anni, in collaborazione con l’Università Popolare Agorà. Poi il passaggio del testimone a Dorella Mongelli (2008-2010) e dal 2010: io.
Mi ha coinvolta proprio Dorella, avevamo in comune la passione per la lettura, ci scambiavamo libri, commenti sui libri letti, considerazioni sugli autori e il loro stile».
 
Così  dal “passaggio” dei libri a quello della consegna della responsabilità. Ora, da qualche mese, ricopri la carica a livello nazionale. 
«Sì, sono più che onorata di questo incarico, ma il senso di responsabilità che ho, per educazione ricevuta, mi procura un minimo di ansia, a Martina conosco le passioni, i gusti, le preferenze, mi sono noti un po’ tutti i meccanismi, ora sono diventata responsabile di… di tutto».
 
Quanti Presidi in Puglia? E quanti in tutt’Italia?
«I Presidi sono presenti quasi in tutta Italia a macchia di leopardo, in Puglia sono ben 70. I presidi nascono nella nostra regione, da un’intuizione di Giuseppe Laterza nel 2001 con otto case editrici, prima come gruppi di lettura, che si attivano per promuovere la lettura stessa sotto qualsiasi forma: presentazioni di libri, dibattiti, letture animate, coinvolgendo il più possibile la cittadinanza e le diverse associazioni, diventando attivatori di processi.
Alcune iniziative sono nazionali come la “La festa del lettore”, altre come “La giornata della memoria”, è dei Presidi Pugliesi e nasce da un’idea di Silvia Godelli, da qualche anno cerchiamo, pur partendo dalla Shoah di arrivare a parlare di fanatismo, terrorismo, estremismo, genocidio armeno, come quest’anno. Il nostro scopo principale è arrivare nelle scuole, per avvicinare le nuove generazioni alla lettura, la sfida è i libri vs i giochini elettronici. Per questo stiamo cercando un accordo con il MIUR per realizzare nella scuola qualcosa di sistematico e di organico
Diventa fondamentale incontrare dirigenti illuminati e docenti disponibili ad investire parte del loro tempo. E’ fondamentale investire in cultura, perché leggere oltre a far crescere la conoscenza personale, contribuisce ad aumentare il PIL, fa da volano all’economia, al turismo.
Dando un’occhiata ai diversi presidi in Italia e ai diversi Comuni, emerge chiaramente che l’indice di consumo culturale va di pari passo con il benessere economico.
Sono convinta dell’importanza di investire di più nella scuola, soprattutto nella scuola, e non solo nella fruizione immediata dei ragazzi, ma anche nella formazione dei formatori.
La passione dei docenti inevitabilmente viene respirata e trasmessa agli alunni».
 
Sei un fiume in piena, quello che dici lo vivi, lo senti, ma soprattutto ci credi, e questo si percepisce chiaramente. (Riprende subito la parola, NdR) 
«Sarebbe auspicabile un potenziamento delle biblioteche scolastiche, sono il fulcro dell’animazione e della fruizione.
E’ importante intercettare i linguaggi dei ragazzi, le loro preferenze, i loro interessi, renderli protagonisti».
 
Mentre Anna Maria risponde alle mie domande mi parla dei progetti futuri, di quello che vorrebbe realizzare a breve e lungo termine, così vengono fuori tutte le novità del momento i “Grafic novel”, “Zero Calcare” e i Ragazzi dal becco giallo. Si entusiasma ancora quando mi spiega cosa è il “Sailerbook”, grazie al quale puoi fruire del libro senza leggerlo, ma anche senza saper leggere.
 
«Tante cose si possono realizzare, il segreto del successo è la sinergia, unire le forze è la cosa fondamentale».
 
Io avrei l’ultima domanda: per che cosa e come vorresti fosse ricordato il tuo mandato di Presidente Nazionale del Presidio del Libro?
«Mi piacerebbe ci fossero anche da noi biblioteche enormi, di libri per ragazzi, divisi per età e per genere, con divani, pedane in gomma piuma rivestite su cui potersi stendere, sedere e leggere, consultare, toccare, perché il contatto fisico con il libro è fondamentale.
Poi ci sarebbe un sogno nel cassetto: una casa della cultura, uno spazio ampio, un contenitore destinato a tutto, una commistione dei generi».
 
Le si illuminano gli occhi quando me ne parla. Ci salutiamo, augurandoci e sperando che questo sogno diventi realtà. Durante la nostra conversazione mi ha detto più volte, che è necessario essere lungimiranti, lei lo è, lo ha dimostrato in questi anni, se a ciò aggiungiamo  la passione e l’impegno che la caratterizzano sicuramente il futuro sarà sempre una…festa dei lettori, dei libri, della crescita culturale.


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