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Prospettive/ Auguri, Taranto

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

5
GEN
2017
Nell’anno appena iniziato c’è, è vero, quel 17 finale che potrebbe far storcere il naso a più di qualcuno, ma i numeri e la scaramanzia contano poco o nulla, ciò che vale sono gli uomini e le loro opere
 
Auguri a te, Taranto amministrativa. Possa attraverso i tuoi cittadini aventi diritto al voto scegliere una amministrazione che possa vedere impegnato nel prossimo quinquennio gente che ama la propria città e che si impegna a servirla senza ulteriori fini. Auguriamo a Taranto amministratori seri e professionalmente preparati e possibilmente poco esperti nell’arte del “valzer”. Ne abbiamo viste tante in 10 anni di giunte nate e morte, talvolta, prima del loro stesso battesimo.
Auguri a te, Taranto dell’industria. Possa tu conoscere una industria capace di convivere con quella pesante che fino ad oggi ha prodotto, insieme al lavoro, anche tanto inquinamento e tante morti. Taranto ha grandi potenzialità attraverso il rilancio portuale industriale, ma può anche scrivere una nuova pagina storica nel capitolo della siderurgia nella speranza che, acquisita a febbraio la nuova proprietà, a giugno possa produrre secondo i canoni del rispetto per l’ambiente e soprattutto per l’uomo. Possano finalmente sorgere intorno alla “nuova Ilva” quegli indotti che facevano sognare più di mezzo secolo fa quando nacque il IV Centro Siderurgico più grande d’Europa in riva allo Jonio.
Auguri a te, Taranto della portualità  e del turismo. Possa tu trasformarti da città di mare a città sul mare e per il mare. Possa tu, come creatura bellissima, sentirti abbracciata dai due seni del Mar Piccolo e dal grande bacino del Mar Grande. Possa il nostro mare ripopolarsi di pesci e soprattutto di delfini e di cetacei, amici veri dell’uomo. Possa il Porto diventare crocevia e ponte con i paesi del Mediterraneo e che possa vedere transitare nella nostra bella città tanti turisti provenienti attraverso le compagnie marittime delle navi crociera, turisti provenienti dai nostri vicini aeroporti, dalle strade su gomma e, perché no, anche su quelle ferrate.
Possa il turismo diventare una fonte primaria di ricchezza per tutti i tarantini e non limitarsi ai soli beni culturali e architettonici ma offrire sole, simpatia, accoglienza e la nostra eccellente enogastronomia.
Auguri a te, Taranto degli ultimi, perché possa riscattarti e, attraverso la meravigliosa rete del Volontariato, ridare dignità e sorriso a chi non ha voce per farsi ascoltare.
Auguri a te, Taranto dei giovani, perché fra le tue mura possano trovare scuole e università all’altezza del loro compito frenando l’esodo verso altri atenei. Possiate voi giovani, nella vostra estrosa fantasia, inventarvi mestieri nuovi e praticabili per dare un segno della vostra vivacità e creatività e dare un significato a quanti scommettono su voi perché siate il futuro sereno e florido della nostra città.
Auguri a te, Taranto degli anziani, possa tu offrire loro opportunità di inserimento nel tessuto sociale perché la città necessita della loro lunga esperienza di vita. Meno case di riposo, più assistenza domiciliare, più sorrisi e più carezze ai nostri cari nonnini.
Auguri a te, Taranto della sanità. Sarebbe lungo elencare ciò che ciascun tarantino vorrebbe chiederti in questo settore. Che i  nostri ospedali siano accoglienti e luogo in cui i pazienti non possano “perdere” la pazienza per le lunghe liste di attesa e per altre piccole disfunzioni che tali appaiono ai nostri occhi ma che sono macigni nella coscienza di chi lotta giornalmente con la malattia.
Auguri a te, Taranto calcistica, che nel 2016 ci hai regalato la tanto attesa Lega Pro, ma che negli ultimi due mesi dell’anno passato ci hai fatto molto tribolare. Per il nuovo anno ti attende un compito non facile: lottare a denti stretti per evitare il ritorno nelle categorie inferiori. I tifosi ti chiedono di restare nella Lega Pro e di programmare nell’immediato futuro un ritorno in quella serie B che, poiché ci manca ormai da tantissimi anni, è diventato un sogno.
Possa tu, Taranto, risorgere a nuova vita e diventare per le altre città italiane esempio virtuoso di come dai bassifondi si possa riemergere e navigare in acque serene e tranquille.
Buon viaggio, Taranto!
 


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