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Istantanee/ Il Festival delle meraviglie

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

20
LUG
2017

Dopo l’“Orlando Furioso”, che ha entusiasmato il pubblico per la bellezza della musica, dei costumi e della scenografia, è stata la volta de “Le Donne vendicate”, nella suggestiva location della Masseria Palesi


Dal quattordici luglio è ormai tutto un susseguirsi di note, di opere, di successi per il Festival della Valle d'Itria. Dopo  l’“Orlando Furioso”, che ha entusiasmato il pubblico per la meravigliosa musica, i costumi stupendi, la bellissima scenografia e l’impeccabile regia, è stata la volta de “Le Donne vendicate”, che nella suggestiva location della Masseria Palesi, ha visto la messa in scena dell’opera di Goldoni, mirabilmente musicata da Niccolò Piccinni e revisionata per il Festival da Francesco Luisi. Rispettata la tradizione goldoniana, con un testo “leggero” e divertente, interpretato splendidamente da tutti gli attori, tra questi mi sia consentito un plauso particolare al giovane martinese Manuel  Amati che nelle vesti del Conte Bellezza ha avuto modo di esprimere tutta la sua bravura di cantante e attore, dando, così, la possibilità al pubblico di “entrare” nel testo e, lasciandosi trasportare dalle note, essere protagonista con… i protagonisti.
Apprezzo tantissimo la volontà degli organizzatori di valorizzare il territorio e permettere, così, una maggior conoscenza dello stesso. E’ bello “andar per masserie” e vedere i volti estasiati dei convenuti dinanzi a tanta bellezza. Incuriosito e desideroso di vedere sempre di più, il pubblico, tra un atto e l’altro, si aggira scoprendo alcune stanze, la piccola cappella, per alzare poi gli occhi e scorgere, attraverso le finestre, pareti e volte affrescate e una miriade di statue in pietra “a guardia della corte”.
L’applauso, meritatissimo, sembra non terminare, balza subito agli occhi la giovanissima età di tutti i protagonisti, compreso il maestro  Ferdinando Sulla e il regista Giorgio Sangati.
“Dietro ad ogni giovane c’è un’avventura, un talento, una grazia, un’operazione culturale, l’amore per il bello, la volontà di realizzarsi”, con queste parole il presidente della Fondazione Paolo Grassi, il professor Franco Punzi, ha salutato i ragazzi della 3BL del Liceo Classico “Tito Livio” che nel progetto alternanza scuola lavoro si sono cimentati con due opere del Festival, mettendosi in gioco e realizzando “prodotti” degni di nota.
“Orlando Furioso” è stato riletto e rivisto, i giovani studenti hanno dato vita a un album illustrato per bambini, affidando la realizzazione delle immagini alla bravissima Francesca Cosanti; a un audio dramma, un vero e proprio thriller a cui Marco Bellocchio ha prestato la sua voce e, infine, una rilettura in chiave moderna, contemporanea, con linguaggio proprio dei social e immagini realizzate dai “fotografi della Fondazione”.
“Margherita d’Anjou” ha trovato nuova forma in un fumetto-poster, riscritto dagli alunni e realizzato da Cristina Portolano.
Sicuramente questa è l’alternanza scuola lavoro che ci piace e che rende protagonisti attivi gli alunni.
Il preside Giovangualberto Carducci ha sottolineato come l’impresa culturale è, sicuramente, difficilissima, ma va sostenuta e coltivata. “La scelta sulla Fondazione è stata un passo coerente con l’attività curriculare propria del Liceo”. Ha, inoltre, mostrato soddisfazione per il lavoro svolto, “la riscrittura di un testo è emozionante, è entrare nel laboratorio, nel cantiere di chi scrive”.
Un plauso alla Fondazione per tutte le iniziative che la vedono protagonista al servizio dei giovani, della cultura e del territorio.
Con i concerti del sorbetto, l’ora sesta e canta la notte il Festival accompagna il suo pubblico in tutte le ore della giornata, in luoghi diversi, tutti suggestivi, dove la musica può essere ascoltata e apprezzata, emozionando, sempre.



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