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Vigneti contenti / Un'ottima annata

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

20
LUG
2017


Soddisfazione per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, l’ente che vigila e promuove la grande doc pugliese più esportata all’estero, per quella che sarà una splendida raccolta, carica di grado, corposità e struttura

Un 2017 tutto da scrivere negli annuari agronomici oltre che enologici. Temperatura alte, lussureggiamento vegetativo, ottima formazione del grappolo con un anticipo di invaiatura. Stante l’attuale andamento climatico, la vendemmia si prevede anticipata addirittura di una settimana rispetto allo scorso anno. Questo è quanto fa sapere il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, l’ente che vigila e promuove la grande doc pugliese più esportata all’estero e simbolo del made in Italy.
«Siamo fiduciosi e contenti per lo stato attuale dei nostri vigneti - dichiara soddisfatto il presidente Roberto Erario - che ovunque si presentano con abbondanti esuberi fogliari. Abbiamo avuto un inverno poco piovoso e molto freddo caratterizzato da eventi nevosi. Le temperature basse e la presenza di neve sul suolo e sulle piante hanno avuto un effetto sterilizzante sull'ambiente viticolo e hanno devitalizzato le fonti di inoculo che generano malattie. Nel complesso - continua - non ci sono state condizioni climatiche che hanno provocato infezioni e quelle lievi sono state facilmente controllate. Le temperature in aumento hanno generato un lussureggiamento vegetativo che porterà un’alta gradazione».
Infatti, anche se il germogliamento ad aprile ha subìto un ritardo, successivamente il primitivo ha recuperato alla grande perché le temperature hanno iniziato ad aumentare. Poi a maggio si sono registrati 20 gradi e, anche se si sono verificati eventi piovosi nella fase di  prefioritura, l’elevata ventosità ha contenuto le probabilità di infezioni. Così a giugno il vigneto passando da fiore a frutto, aveva già formato il grappolo e un ingrossato degli acini. «A questo risultato hanno contributo - lo stesso Erario ci fa sapere - anche le brezze marine che hanno dato un contributo utilissimo nella formazione dei composti aromatici». Inoltre: «la vite tra maggio e giugno ha iniziato a correre, abbiamo avuto anche crescite giornaliere di 3 cm e quest’anno si sta notando una vegetazione più rigogliosa rispetto all’anno precedente. Questo è indice di qualità perché più foglie ci sono, maggiore è la capacità fotosintetica della pianta e quindi più numerosi saranno gli elaborati che andranno a costruire il grappolo e verranno trasformati in zuccheri. Attualmente - conclude - stiamo assistendo ad un aumento  esponenziale delle temperature con soglie tra i 33 e i 35 gradi che ha permesso uno sviluppo rigoglioso della pianta. Ora ci troviamo nella fase di invaiatura, cioè l’inizio della maturazione dei frutti, contraddistinto da un cambiamento di colore, ovvero l’acino dal verde diventa rosso rubino».  
Insomma, questa annata sarà contraddistinta da un elevato grado zuccherino che darà un prodotto abbastanza corposo e da un profilo aromatico eccezionale, caratteristiche tipiche del Primitivo nell'area doc.



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