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MICHELE MIRABELLA/CANTAMI, O PROF!

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

27
LUG
2017

Lo storico conduttore di Elisir a Taranto per la presentazione delle sue due ultime fatiche letterarie, “Cantami, o mouse” e “Il selfie di Dorian Grey”. Tra cultura e ironia, un tuffo nel passato per raccontare le contraddizioni della società contemporanea

Regista, autore, attore teatrale e presentatore televisivo. Pugliese doc, in quanto originario di Bitonto, il volto noto della Rai Michele Mirabella è conosciuto anche come il “professore” perché professore lo è per davvero. Il prof Mirabella, infatti, non è solo il famoso conduttore di Elisir ma è anche un autorevole accademico esperto di mass-media e letteratura classica.
E proprio il “mito” è stato al centro della kermesse di presentazione del suo libro “Cantami, o mouse. Il mondo di oggi spiegato agli antichi” che si è svolta lo scorso martedì 18 luglio presso la spiaggia Ufficiali della Marina Militare di Taranto all’interno della rassegna culturale “All’ombra del faro”, curata e diretta dall’associazione Giro di Boa.
L’autore, che nella stessa serata ha presentato anche l’altro libro “Il selfie di Dorian Grey”, ospite della giornalista Alessandra Cavallaro ha così esposto le ragioni della sua nostalgia romantica verso il mondo classico, non nascondendo però una critica velata all’odierna società globale di massa.    
Si tratta dunque di riflessioni in ordine al repertorio mitologico classico comparato all’attualità e al costume. Riflessioni spesso grottesche, ironiche, divertenti che forniscono somiglianze e chiavi interpretative eterne su vizi, gelosie e passioni da sempre - probabilmente - latenti nella storia umana.
Secondo l’autore: «i ragazzi usano di frequente la parola mito per indicare il loro cantante preferito, il calciatore fuoriclasse oppure un loro amico che possiede doti particolari così da distinguerlo dagli altri componenti del gruppo». Ancora:  «i miti che studiamo a scuola sono racconti in cui i protagonisti rappresentano qualità universali come la bellezza, la forza, il coraggio, l’ingegno attraverso le quali i mortali apprendono il valore delle azioni e le verità ultraterrene. In verità - continua - gli dei e gli eroi continuano a vivere in noi e a presentarsi nelle nostre azioni o decisioni del quotidiano».
Tuttavia: «ad oggi siamo un paese distratto, smarrito, dove la tv generalista non si occupa più di cultura come nelle origini ma solo in canali ad hoc, ed è già tanto. Internet è uno strumento utile ma da quando utilizziamo un mouse, termine inglese di derivazione classica che guarda caso ha la stessa radice di “musa”, siamo diventati tutti più pigri».
Molti gli argomenti toccati, insomma, tra cui anche temi sociali di stretta attualità per i quali a margine ci confessa: «per parlare ad esempio di immigrazione bisogna avere una conoscenza certamente più accurata della materia, ma se posso dire la mia credo che stiamo desertificando l’Africa e sradicando l’identità di un intero continente. Esattamente la stessa identità - conclude - che abbiamo smarrito noi occidentali contemporanei da quando nelle scuole studiamo poco il latino!».



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