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La mostra/Magici cuori di pietra

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
AGO
2017

Magici cuori di pietra è il titolo di una mostra fotografica promossa dall’Amministrazione Comunale, presentata nella Sala degli Uccelli presso Palazzo Ducale, a cura di Mino Semeraro sotto la firma dell’associazione Terra Martinae – Castrum Vetus  e disposta sui gradini dello scalone che conduce all’ala D’Avalos dello storico  palazzo. E’ la naturale prosecuzione del progetto del 2016 – sempre a cura di Mino Semeraro - dedicato ai portali martinesi cui risulta complementare; al barocco “orizzontale” dei più bei palazzi signorili martinesi si aggiunge la visione “verticale”, quella di balconi e finestre, fruibile dal visitatore solo indagando con il naso all’insù. Volutamente, il fotografo Mino Semeraro non ha spinto il registro della sua sensibilità artistica ma ha scelto di esaltare la perfezione tecnica dell’immagine per lasciare pietre e metalli, lavorati dalla strepitosa manovalanza artigiana dei secoli scorsi, a raccontare di sé. Per una volta la tecnologia non ha scalfito il valore del tempo e della memoria ma ne è stata alleata. Infatti, con un meticoloso lavoro di post-produzione, la grafica Alba Mannara (che dell’associazione è anche la presidente) ci ha restituito la visione originaria dei manufatti eliminando l’indispensabile orrore di condutture del gas, matasse di cavi elettrici e telefonici, antenne TV, centraline e contatori d’ogni tipo. Il vice-sindaco (con delega al Centro Storico) Stefano Coletta che ha presenziato all’evento ha raccolto il messaggio dichiarando che al più presto si studieranno le mosse giuste per far convivere, in armonia, la trionfale bellezza del borgo antico con le ineludibili necessità tecnologiche degli abitanti. La mostra è destinata a “fare turismo”, pur non essendo questo il ruolo tipico delle associazioni di promozione culturale, per la sua ubicazione ideale a Palazzo Ducale – il monumento più rappresentativo della nostra identità culturale – meta di numerosi visitatori cui viene proposta una chiave di lettura aggiuntiva per la scoperta del borgo antico. “Ma il suo ruolo” – è il senso dell’intervento dell’assessore alle attività culturali Antonio Scialpi – “non si esaurisce qui: le oltre 30 tavole saranno proposte ai giovani studenti di Martina – grazie ad un bel nucleo di insegnanti  sensibili a questi temi – per la piena comprensione del valore del patrimonio storico della Città”. Dovrebbe nascere un percorso itinerante tra gli istituti scolastici orientato ad accrescere la sensibilità verso il bello dei giovanissimi martinesi e sicuramente utile alla sensibilità di ciascuno per la difesa di quello che abbiamo ereditato dalla storia. Il decano dei fotografi martinesi Benvenuto Messia, nelle vesti di ospite d’onore, ha ricordato la sua lunga e proficua carriera di fotografo “analogico”- che ci ha regalato scatti emozionanti del nostro territorio - vissuta in tempi difficili “di matrimoni, veglioni e compleanni” in un’epoca che ancora non prestava la dovuta attenzione alle meraviglie architettoniche se non in qualche nostalgica cartolina seppiata; vintage lo definiremmo oggi. Non è passata inosservata la presenza di Manoocher Deghati, fotoreporter iraniano di fama mondiale autore di scatti memorabili, che ha dichiarato il suo amore per Martina e la Valle d’itria elette a sua patria adottiva. Con oltre 100 Paesi visitati per lavoro e innumerevoli copertine sui maggiori newspaper e quotidiani in tutto il mondo, Deghati è stato anche ospite del tempio assoluto della fotografia – National Geographic Magazine – e ha firmato pagine indimenticabili con pericolosi reportage da zone di guerra in tutto il pianeta. Una presenza di prestigio la sua che ha arricchito la bella serata di presentazione della mostra già attiva sui gradini calcati da Petracone V Caracciolo. Siamo certi che anche Petracone sarebbe stato felice di questo evento attento com’era al clima culturale (e festaiolo) della sua città, una Comunità che in quel solco prosegue il suo percorso di crescita grazie alla vitalità del suo associazionismo di alto pregio; un fenomeno raro, spesso non riscontrabile anche in aree più grandi, cui noi martinesi ci siamo forse assuefatti ma di cui possiamo andare fieri. Terra Martinae – Castrum Vetus  offre il suo contributo qualificato a Martina Franca e siamo certi stia già studiando una nuova magia per l’anno 2018.



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