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NICOLA GRANALDI / ARTISTA E FINANZIERE, CAMPIONE DI MARTINESITÀ

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

19
OTT
2017
Finanziere, sportivo e artista del legno: è lui l’autore del diorama di Martina Franca, frutto di una promessa fatta a sua madre
Si tratta di diorami (o più comunemente “plastici”) che riproducono scena- ri, ambienti e manufatti martinesi di particolare suggestione.
E’ una forma di espressione artistica genuina e popolare, che va oltre la bella tradizione presepistica locale, arricchita da un grandissimo amo- re per la Città di Martina Franca, protagonista e ispiratrice con la sua architettura urbana ma anche attraverso la dimensione rurale dei trulli e delle masserie.
Storicamente, si pone nella scia del Maestro d’ascia Pasquale Brescia di cui fa bella mostra un modello in scala del “Castrum Martinae” visi- bile presso la Società Artigiana di Mutuo Soccorso. A differenza del mitico Brescia, raffinato e “celliniano” intagliatore, Granaldi ha scelto la via della materia tridimensionale, quasi si trovasse a bordo di un drone nel momento in cui ha immaginato creativamente la sua città, mantenendo volutamente una bella patina di spontaneità naïf e utilizzando esclusivamente materiali riciclati. La sua infatti è una Martina Franca da gustare dall’alto nella sua bellezza complessiva senza voluta- mente scendere nella perfezione del dettaglio della romagnola “Italia in Miniatura”.
Nicola Granaldi, 54enne artista del legno, spiega l’attaccamento alle sue radici con un termine intramontabile che è un mix misterioso di antropologia, chimica e genetica conosciuto come “martinesità”. Qualcosa che sta un passo avanti al campanilismo proprio perché espressione di una persona moderna come lui, culturalmente preparata, che svolge una professione serissima come quella del finanziere presso la Compagnia di Fasano.
In realtà, Nicola “nasce” come gran- de sportivo e portierone, con gli Al- lievi del Locorotondo (e vincendo il Campionato), l’anno seguente in Promozione con il Castellana Grotte e in seguito in serie D, col Noicattaro anni ’80 dell’indimenticabile Ciccio Pellegrini, lasciando bellissimi ricordi a tutte le tifoserie.
Sembra un paradosso che da due mani forti e temprate ad
agguantare i tiri avversari possano nascere miniature di grande dettaglio: tutto è cominciato quando il suo figlioletto gli ha chiesto di realizzare alcuni giocattoli in legno e Nicola stupì gli altri e se stesso con bellissimi manufatti. Il diorama di Martina è frutto di una promessa fatta a sua madre, nel frattempo venuta a mancare; da allora non si è fermato più  no alla decisione di condivide- re il frutto del suo la- voro con concittadini e turisti nel corso dell’ultima recente Mostra dell’Antiquariato presso la Villa Garibaldi. Il grande successo riscosso all’esordio lo ha spinto a completare un pezzo importante de “lo Stradone”: la Chiesa di Sant’Antonio splendidamente restaurata ed il suo rivitalizzato campanile. Non a caso, per ribadire l’amore incondizionato per la sua Città, Nicola Granaldi ha presentato il lavoro proprio sul sagrato di S. Antonio nella domenica dedicata alla “Giornata Europea del Patrimonio. Si può essere certi che, a breve, tornerà a parlare di sé varcando la Porta di S. Stefano dove lo attende la realizzazione della bellissima Piazza Roma, del maestoso Palazzo Ducale, la sua fontana e le dimore signorili a fare da contorno.

 



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