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Belle iniziative/Martinesi in Italia e nel Mondo

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

14
DIC
2017

Un grande data-base che accomuni i vecchi leoni della martinesità con nuove intelligenze non meno interessanti di quelle dei padri ma proiettate in direzioni diverse: ecco da dove parte un bel progetto associativo

Martinesi sparsi per l’Italia e per il Mondo ce ne sono stati sempre, a prescindere da particolari flussi migratori. Una costante sorretta dai soliti/solidi valori che caratterizzano la tempra del nostro popolo: tenacia come se non ci fosse un domani e creatività da vendere. Spesso non è stato il bisogno a spingerci all’esterno ma la necessità di andare ad ingaggiare sfide che qui non era possibile giocare. Quindi non solo valige di cartone attorcigliate con lo spago ma anche tante intelligenze a caccia di saperi professionali che spesso esplodevano, per brillantezza, lontano dalla Murgia. Martinesi: eravamo gli stessi che hanno folgorato personaggi del calibro di Cesare Brandi (tra gli intellettuali europei più influenti del ‘900), uno che conosceva l’Italia da cima a fondo, abituato a maneggiare quotidianamente il bello (e il brutto) delle città e delle loro genti. L’ultimo vero acuto? La visita di Giovanni Paolo II del 1989 che sembra aver chiuso un’epoca. Da allora, diciamocelo senza girarci intorno, stiamo vivendo di rendita: una rendita morale e culturale (ma in parte anche economica) che non sarà eterna e che necessita di essere periodicamente rivitalizzata. Oggi purtroppo assistiamo allo svuotamento della nostra “la meglio gioventù martinese” risucchiata all’esterno dalla cronica assenza di prospettive. Alzi la mano chi non conosce almeno un caso simile.

Finalità
Quando gli amici dell’associazione “Martinesi in Italia e nel Mondo” mi hanno coinvolto in questo nuovo, brillante progetto non ero più tanto sicuro di voler cogliere un’ultima occasione per dichiarare il mio amore a questi 50.000 esseri umani ancora unici nel loro genere ma il cui storico pragmatismo è ormai rincoglionito da facebook, il nuovo terreno di scontro per la riedizione di antiche partigianerie che meriterebbero torrenziali seminari di sociologia. Ma l’amore è più forte di tutto specialmente quando si tratta di Lei, una Città che a tanti di noi ha dato più di quanto noi possiamo averle restituito. Del resto, le intenzioni dei miei compagni di viaggio sono nitide, sanno quello che vogliono: trasformare una mailing-list dedita ad informare i “Martinesi in Italia e nel Mondo” su quello che accade a Martina in un grande data-base che accomuni i vecchi leoni della martinesità con nuove intelligenze non meno interessanti di quelle dei padri ma proiettate in direzioni diverse. Inoltre, particolare molto interessante, questo sito potrà diventare un punto di riferimento per molte associazioni martinesi – più o meno “culturali” – che attualmente trovano sbocco solo nella “corrida” di facebook e non dispongono di risorse umane sufficienti a gestire un proprio sito o la cui produzione è fisiologicamente saltuaria. Purtroppo i social network hanno prodotto questo particolare “indotto culturale”, le pagine di discussione, che spesso ci fanno dimenticare/equivocano che la Cultura Martinese (quella con le maiuscole) è frutto del genio di persone che hanno gettato il sangue sui libri per decenni, di storici che hanno ricostruito la nostra affascinante storia angioina negli archivi (spesso quelli di Napoli, capitale del Regno), di intellettuali che hanno raccontato (e raccontano) il prodigio del barocco-rococò, l’incanto di trulli e masserie, lo stupore che suscitano le nostre Chiese, l’unicità della nostra lingua. Per un lungo periodo, gli (analogici) intellettuali martinesi hanno intrattenuto un buon rapporto con la politica: l’autonomia intellettuale indispensabile quando si vuole volare alto. Sono stati rispettati per il loro reale valore.
Pertanto, questo nuovo sito riveste un valore fondamentale: è un censimento virtuale della situazione culturale martinese, autentica motrice della nostra immagine di Popolo e quindi anche volano indispensabile per l’economia del turismo cui tutti guardiamo con speranza.

Lo Jus Primae Noctis
Oggi, con la piena esplosione della comunicazione totale, il primo passo di una associazione culturale è la registrazione all’Ufficio del Registro, adempimento indispensabile per dialogare (pardon, per ricevere piccole o grandi prebende) con la municipalità. Per il sito “Martinesi in Italia e nel Mondo” vedo un’occasione anche in questo senso: offrire visibilità indipendente dalla politica al nuovo orizzonte culturale martinese sottraendolo all’ingombrante presenza degli amministratori di turno che compaiono, come ingombranti soci “alla pari”, in ogni manifestazione che abbisogni di uno spazio fisico o del semplice riconoscimento istituzionale o dell’elemosina di qualche spicciolo.  E così, mentre in Italia ci si scanna per lo “jus soli”, a Martina si rinnova il mito feudale dello “jus primae noctis” secondo cui i signori dell’epoca potevano esercitare il diritto sulla “prima notte” di nozze tra due servi della gleba che si sposavano. Ebbene, ogni inaugurazione di manifestazione, anche la più banale, prevede la massiccia presenza della politica che trasforma tutto in una passerella del consenso. Può accadere che il famigerato “saluto dell’Amministrazione”, un passaggio formale di cui liberarsi in 5 minuti con ipocrita eleganza si trasformi in passerella di politici che invadono il campo d’azione degli operatori culturali. Spesso, mi duole dirlo, dopo che i politici hanno parlato non rimane quasi più niente da dire. In un’occasione di qualche anno fa, per me dolorosamente indimenticabile, il relatore ufficiale della presentazione di un libro mi sussurrò in un orecchio (ero il coordinatore del tavolo): “vabbè ha detto tutto lui (il rappresentante dell’Amministrazione, ndr), io mò a questi che gli racconto?”.

Il sito
Per entrare occorre digitare per intero l’indirizzo web (https://www.martinesiinitaliaenelmondo.com). Tecnicamente, il sito è molto piacevole e comodo da navigare, ricco di immagini che, per la maggior parte, sono collegate/link con pagine web che descrivono al meglio i diversi personaggi. Basta cliccare sulle fotografie. Strategicamente diviso in sezioni, il sito, dopo la homepage e le finalità, apre con due pagine di peso: “l’orgoglio”, che cita ottimi martinesi che si distinguono nei più disparati settori, dalla cultura alla cucina, dall’imprenditoria all’arte; segue “l’esempio” dedicato ai grandi martinesi scomparsi ma la cui traccia resterà visibile per lungo tempo. Dal confronto tra queste due pagine, tra grandi martinesi del passato e del presente, scatta il vero messaggio per i martinesi del futuro. E ancora, l’immancabile spazio dedicato alla “martinesità” pura, animata e rinvigorita da una nuova generazione di poeti in vernacolo, di scrittori e ricercatori della tradizione popolare, di cantanti/attori. “Volti senza oblio” spalanca una bellissima esperienza visuale sulle notabilità martinesi del passato, spesso relegate in austere cornici, ma che hanno rappresentato un enorme patrimonio umano per Martina Franca. E’ realizzato in collaborazione con l’associazione “Terra Martinae-Castrum Vetus” nell’ottica di collaborazione con le realtà territoriali. Il pulsante “Hall of Fame”, che tradotto suonerebbe come “salone delle celebrità”, apre una pagina dedicata a grandi personaggi che hanno stabilito un forte legame con la nostra Comunità al punto da spingerli a considerare Martina una “seconda patria” o un posto in cui amano sempre ritornare; non mancano martinesi particolarmente meritevoli di comparire per qualche pregevole intuizione. L’universo sportivo, cui è dedicata una apposita sezione, rappresenta una sorpresa per l’importanza dei successi che gli sportivi martinesi si aggiudicano. Per le “vecchie glorie”, ovviamente, è previsto il trattamento di riguardo. Ma non finisce qui. Col sito ancora “under construction” al momento di andare in stampa, è prevedibile una sezione dedicata alle foto di Martina scattate dai martinesi e da chi ci viene a scoprire da altri luoghi e uno spazio di video selezionati dalla rete ma organizzati in modo piacevole e organico. Se ne trovano tantissimi, dalle riprese col drone (mozzafiato!) alle performances dei poeti/cantanti/attori in vernacolo; dalla visita del Papa ad altre emozioni collettive. Ne ho scelti alcuni veramente emozionanti ma con scarso numero di visualizzazioni su cui spero i miei concittadini si concentrino per superare qualche crisi di identità che ci coglie più per “punione” che per altro. Nonostante molti martinesi parlino male della loro città per mero protagonismo interno, all’esterno la nostra Città è sempre ammirata per la sua bellezza e per quella del suo Popolo.



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