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PROGETTI/ UN NUOVO INIZIO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

11
GEN
2018

Con la posa della prima pietra è ufficialmente iniziata la realizzazione della nuova Chiesa del Sacro Cuore di Statte, un’importante opera architettonica il cui compimento era atteso e desiderato dall’intera comunità, consapevole del fondamentale ruolo di aggregazione che la parrocchia svolge da sempre.

Sono le 10.30 e sento a pochi metri da me i rintocchi delle campane. La messa della domenica sta iniziando e io, come al solito, sono in ritardo, ma corro per non perdere neanche un minuto di quella mattinata speciale.
Arrivo trafelata e scorgo davanti al portone due guardie in alta uniforme. Sopra di loro decorazioni e palloncini bianchi e rossi. La chiesa del Sacro Cuore è gremita, provo a farmi spazio tra quella folla e mi sollevo sulle punte per guardare in direzione dell’altare. Accanto a me altri provano a fare lo stesso. Il 7 gennaio 2018 non è un giorno come gli altri. È un momento che si aspettava da tempo e tutti vogliono assistere a ciò che accadrà di lì a poco. A dimostrare l’importanza di tale giornata la presenza, oltre che del parroco don Giovanni Agrusta, anche di S. E. l’Arcivescovo Filippo Santoro, a cui spetta l’incarico di benedire la prima pietra della costruzione della nuova Chiesa del Sacro Cuore di Statte.
Il sorriso di don Giovanni è lo stesso che alberga sui volti dei fedeli e sull’intera comunità stattese. C’è attesa e trepidazione nell’aria; c’è profumo di un sogno condiviso che si sta finalmente realizzando. Un progetto che nasce dalle idee dell’architetto Elena Di Taranto, del centro AVE Arte, a cui sono stati affidati la Progettazione Architettonica e il coordinamento Generale, e della Parrocchia, sostenuta in ogni fase dall’Arcidiocesi e dal consiglio parrocchiale, oltre che dell’intera comunità di fedeli, che è stata parte attiva del processo evolutivo.
L’intervento di costruzione prevederà la realizzazione del salone parrocchiale, che sarà completato e adibito a cappella delle celebrazioni fino alla successiva edificazione della nuova aula liturgica, e la demolizione dell’edificio esistente e con conseguente realizzazione della nuova Chiesa. A dare un ulteriore tocco di fascino, la presenza di un ampio sagrato, nel quale sarà possibile svolgere delle manifestazioni all’aperto.
Al termine della messa il corteo avanza verso l’area adibita alla cerimonia. C’è vento, ma non scoraggia nessuno, anzi: sembra quasi un segno benevolo, come se il cielo stesse dando il suo benestare a questo progetto tanto a lungo desiderato. Le bandierine vengono sventolate, i palloncini svolazzano allegramente, l’Arcivescovo Filippo Santoro benedice la pietra e la stessa viene sotterrata e coperta nuovamente da uno strato di terra. Uno scroscio di applausi fa da accompagnamento acustico. I bambini si sporgono in avanti per osservare, facendosi strada tra gli adulti, mentre i palloncini vengono rilasciati e volano alti.
C’è vento, sì, eppure nell’aria c’è il calore delle cose buone e della gente che si ama. E il freddo, improvvisamente, non si sente più.
 



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