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Leggere è un rischio

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

22
MAR
2013

 

Inchiesta fra le librerie della Valle d’Itria fra tendenze editoriali, successi di vendita e librerie che faticosamente resistono
 
E’ stato presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la sala Fandango Incontri, il Primo RAPPORTO SULLA PROMOZIONE DELLA LETTURA IN ITALIA, realizzato, su incarico del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  dal Forum del libro, un’Associazione, presieduta da Giovanni Solimine, costituita da   insegnanti, bibliotecari, editori, librai, esponenti del mondo dell’associazionismo e del volontariato  che da anni opera per promuovere la collaborazione tra i diversi soggetti della filiera del libro e per valorizzare le esperienze di base nel campo della promozione della lettura. 
In circa trecento pagine il testo –consultabile on line – illustra il triste stato di salute della lettura nel nostro Paese, nel quale, come si legge nel Rapporto “il 54% per cento degli italiani non prende mai un libro in mano. Nel 2012 solo il 46% degli italiani ha dichiarato di aver letto almeno un libro l’anno.” Se poi si confronta la nostra percentuale con quella degli altri paesi europei ed extraeuropei, lo sconforto cresce: 61,4% sono i lettori in Spagna,  70% in Francia,  72% negli Stati Uniti, l’82% in Germania. 
Una nota positiva viene dal Sud, dove c’è stato un incremento del 2,5% , in quanto  il tasso dei lettori è passato dal 32,7 al 34,2%. La situazione nazionale resta, comunque, poco confortante, nonostante in Italia siano  attive molteplici iniziative di promozione della lettura (fiere, festival, premi letterari, Presìdi del libro, incontri con gli autori) a cui non corrisponde l’incremento della percentuale del numero dei lettori. Il Forum del libro ha pertanto evidenziato la necessità della creazione di un piano nazionale di raccordo delle competenze e delle iniziative per la promozione della lettura, adeguatamente finanziato, nel quale convergano le azioni politiche pubbliche, statali, regionali e locali, favorendo forme di partenariato pubblico-privato.
Noi  da qui abbiamo condotto un rapido sondaggio presso alcune librerie della Valle d’Itria, e precisamente L’Approdo di Locorotondo, Mondadori-Gulliver, Futur Office e la Libreria Colucci di Martina Franca, e, chiacchierando con i gestori che si sono resi tutti molto disponibili nel fornirci i dati richiesti, abbiamo appreso alcune informazioni che riportiamo qui di seguito.
Partiamo con l’Approdo, a fornirci i dati una delle due socie di una libreria indipendente,  la signora Angela Cardone,  pasionaria della lettura, il suo libro del cuore è “Memorie di Adriano” della Yourcenar. Con lei il dialogo su autori, libri, tendenze editoriali procede vivacissimo.”Dagli ultimi mesi del 2012  vi è stata una flessione del 12% - ci dice  -  e la tendenza purtroppo prosegue ed è spalmata su tutti i generi, in particolar modo sulla saggistica. La fascia che regge è quella dei bambini, dagli 0 a 9 anni, l’adolescenza è una fascia molto debole, per tradizione  non legge e stanno diminuendo anche gli adulti. Le donne continuano a tenere.” Le chiediamo di indicarci i titoli più venduti durante il periodo natalizio e quelli  di questo primo trimestre 2013. “Sotto Natale e giù di lì sono andati bene Gramellini (Fai bei sogni), De Silva (Mancarsi), Veladiano (Il tempo è un Dio breve), il nuovo romanzo di Paolo Giordano (Il corpo umano) che ha tirato dietro il precedente (La solitudine dei numeri primi). Poi andando avanti, l’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI ha portato in libreria gente che ha richiesto  “Sua santità- Le carte segrete di Benedetto XVI” di Gianluigi Nuzzi e “Vaticano S.p.A.” dello stesso autore, mentre non abbiamo registrato vendite di libri legati alla politica e alle elezioni, sta andando molto bene “Apnea” di Lorenzo Amurri (Fandango) e l’ultimo di Camilleri (“Tutto mio”), stiamo vendendo bene Marco Mavaldi, Francesco Recami e la giallista Alicia Giménez Bartlett. Si segnala un calo delle vendite dei libri legati alla cucina.”  Chiacchierare con Angela Cardone è un piacere, è molto attenta a quel che accade nel mondo editoriale, ai segnali di cambiamento e, nonostante la crisi, continua a sostenere la centralità della libreria proprio come “approdo”, come spazio al quale giungere per fermarsi, riflettere, approfondire, per poi ripartire con uno spirito nuovo. Per questa ragione lei non molla, in programma nei prossimi giorni la presentazione di un classico di Simone Weil “Manifesto per la soppressione dei partiti politici”, (titolo originale Note sur la suppression générale des parties politiques), recentemente tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice Castelvecchi, saggio comparso in Francia nel 1950 e  accolto molto favorevolmente e che oggi si presenta di scottante attualità.
Ci siamo poi spostati a Martina Franca, dove da qualche mese siamo orfani di una piccola libreria indipendente, Taberna Libraria, messa su con entusiasmo e creatività da due giovani donne martinesi, Paola e Mariangela Cellamare, che le hanno davvero provate tutte per avvicinare la gente ai libri, ahimè senza successo. E il fatto dispiace e fa riflettere ancor di più in quanto questa libreria è letteralmente a quattro passi da ben due prestigiose scuole di Martina Franca. Nel passato avevamo avuto modo di confrontarci con Mariangela ed era nell’aria che quello spazio così graziosamente e vezzosamente curato per ospitare non solo libri ma, soprattutto, lettori e lettrici, avrebbe avuto vita breve. Con questo retrogusto amaro ci spostiamo presso la libreria Mondadori  (si tratta di un franchising) e ben diverso è lo spirito di una delle responsabili, Angela Carbotti: al mattino la libreria aveva ospitato alcune scolaresche e i bambini avevano acquistato per la festa del papà libri, approfittando della campagna promozionale lanciata dalla Newton Compton con classici a meno di un euro ed altri generi molto seguiti (gialli, romanzi storici, saggistica) ad un prezzo molto contenuto. “Da questo mio osservatorio – ci spiega Angela Carbotti – posso affermare che il mercato tiene: i libri si vendono, bambini, ragazzi ed adulti vengono in libreria e leggono. Molto significative sono le esperienze delle scuole, delle elementari e delle medie, con scolaresche che vengono qui in libreria dove proponiamo vere e proprie animazioni di lettura. Non posso parlare di calo. Diciamo che la situazione è stazionaria.” Anche qui Gramellini è molto gettonato e durante le vacanze natalizie è andata forte la trilogia erotica delle “50 sfumature”, il testo della Mazzantini “Venuto al mondo”, Littizzetto “Madama Sbatterfly”, come pure  l’ultimo romanzo di Paolo Giordano ,  e il racconto di Sepulveda (“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”).  Regge la Clerici e il suo ricettario. Seguito anche Cammilleri. Degli autori di casa nostra è Donato Carrisi ad aggiudicarsi il primato delle vendite con “La donna dei fiori di carta”, ed è già partita l’attesa del suo prossimo romanzo in uscita a maggio. Confrontando le informazioni ricevute dalla libreria di Locorotondo con quelle di Martina, emergono due profili di lettori diversi e, quindi, un diverso approccio alla lettura: meditativo e riflessivo il primo, d’intrattenimento il secondo. “Dopo una giornata di lavoro – ci spiega Angela Carbotti – la gente ha bisogno di evadere, di sognare. Per questa ragione il genere fantasy è molto seguito. Leggere dev’essere un piacere! Bene fanno quegli insegnanti lungimiranti a proporre in lettura questi testi d’intrattenimento. Non si può mica stare col vocabolario in mano quando si legge…”
Piuttosto scoraggiato c’è sembrato Michele Lafornara (libreria FuturBook) “Reggo grazie ai libri per bambini, il martinese non si lascia facilmente coinvolgere. Certo, partecipa alle presentazioni, agli incontri con l’autore, ma raramente si riscontra un incremento nelle vendite dei titoli di quel determinato autore/autrice. A Natale ho mantenuto la stessa percentuale grazie all’apertura di un altro punto vendita in Corso Vittorio Emanuele, chiuso quel punto vendita c’è di nuovo il calo.” Quando gli chiediamo di segnalarci l’autore locale più venduto scopriamo che qui è  Antonio Semerari con il suo romanzo storico “L’amante degli ultimi fuochi”. La percezione che abbiamo ascoltando Lafornara è che presso la sua libreria, indipendente, non si può parlare di picchi di vendita, ma di acquisti spalmati su generi diversi che non ci aiutano nella definizione di un profilo di lettore martinese. 
Il nostro giro si chiude con la Libreria Colucci, che, come apprendiamo dal cartello posto sulla porta d’ingresso, è in vendita. Ad accoglierci Antonella Miola, sempre molto pacata e prudente. Non ci parla di calo delle vendite: “La situazione è stazionaria, tirano i bambini e i libri illustrati. A Natale ho venduto molti classici e a svettare è Gramellini e le 50 sfumature, molto bene “Il profumo delle foglie di limone” di Clàra Sanchez e “Bianca come il latte e rossa come il sangue” di Alessandro D’Avenia, anche Maria Pia Veladiano  è andata bene.”
“Leggere libri non è naturale e necessario come camminare, mangiare, parlare o esercitare i cinque sensi. Viene dopo, implica una razionale e volontaria cura di sé….e un modo per uscire da sé e dal mondo circostante….”: sono parole del recente saggio del critico letterario Alfonso Berardinelli “Leggere è un rischio”. Bene, sembra che in Valle d’Itria  di questi rischi non se ne corrano. 
 


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