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Foibe: la verità e il monito

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

22
FEB
2018

A Martina Franca si è data voce a “una pagina di storia strappata, lacerata nei diritti, nei sentimenti, nell’identità”

L’art. 1 della Legge 92 del 30 marzo 2004 riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
Queste parole primeggiano sull’invito del “Giorno del Ricordo 2018”, manifestazione fortemente voluta dagli alunni del Liceo Tito Livio, dal preside Giovangualberto Carducci e dal professor Vito Fumarola.
Il 15 febbraio all’Auditorium Cappelli si è data voce a “una pagina di storia strappata, lacerata nei diritti, nei sentimenti, nell’identità” come ha affermato l’assessore Tonino Scialpi.
Un impegno dettato anche dalla convinzione che “Historia magistra vitae” espressione di ciceroniana memoria fatta propria dal preside professor Carducci che ha sottolineato come l’evento consente un recupero, una ricucitura, una riconciliazione con quelle pagine della nostra storia che spesso sono state tenute nascoste e qualche volta non sono mai state stampate.
Sul palco al suo fianco  la Dirigente dell’ I.C. Chiarelli-Battaglini dott.ssa Roberta Leporati, che ha accolto l’invito di collaborazione con il Tito Livio, nella piena convinzione che un approccio conoscitivo alle verità della Storia è sempre auspicabile ed è capace di coinvolgere studenti di diverse età, anche di scuola primaria.
Si sono susseguiti i saluti del dott. Fabrizio Somma, Direttore generale dell’Università Popolare di Trieste e dell’on. Antimo Cesario, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni Culturali, MIBACT. Entrambi gli interventi hanno offerto ai presenti non certo parole di circostanza, ma sintetiche lezioni di storia e umanità.
Molto attesa la lezione di storia tenuta dal professor Giuseppe Parlato, Docente di Storia Contemporanea Università Internazionale di Roma, che ha affermato, che qui a Martina, ormai si sente a casa, in un ambiente familiare.
Ha subito precisato che “è importante non dimenticare, che non si può far finta che nulla sia accaduto, perché tanto è successo. Bisogna che tutte le persone pongano la giusta attenzione sul problema Foibe”.
L’intera platea e gli stessi ragazzi lo hanno seguito con estremo interesse.
Presenti in sala esuli di Taranto e di Ginosa e la signora Marisa Brugna, maestra e autrice del libro “La memoria negata”, che come esule di Orsera, ha fatto dono a tutti della sua testimonianza, ha ripercorso la sua vita, ha raccontato i suoi vissuti, la sua Storia, trasmettendo il palpito da lei provato e il grande valore per quella libertà di idee, di pensiero e di giudizio nei quali ha sempre creduto fermamente. Tanta l’emozione  suscitata nei presenti.
I ragazzi del Liceo classico Tito Livio e gli studenti dell’I.C. Chiarelli-Battaglini hanno portato in scena rappresentazioni teatrali ispirate ai diritti negati, letture di testi e ritratti di esuli, che sono riusciti, superando innumerevoli difficoltà, ad affermarsi nello sport, nell’economia e in tanti altri campi ancora.
Canti di Sergio Endrigo, Alex Baroni, Elisa hanno accompagnato le riflessioni e le scene di vita che hanno preso corpo su un palco, che è divenuto luogo per ricordare, per conservare, per rinnovare la memoria, per non dimenticare, perché il futuro non riproponga, mai, gli orrendi scenari del passato.



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