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All'Istituto navale militare/Pale a prora per gli studenti del "Morosini"

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

5
APR
2018

Gli allievi della scuola navale militare “Francesco Morosini” di Venezia hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e alle sue istituzioni. Come “padrino del corso” è stato scelto un pugliese, il capitano di vascello Roberto Micelli

La Scuola Navale Francesco Morosini sorge sull’isola di Sant’Elena, un angolo verde della splendida laguna di Venezia.
È decisamente una scuola differente da tutte le altre perché è in grado di coniugare l’esigenza formativa a quella educativa, improntata ai più nobili principi e valori della Marina Militare.
L’Istituto offre la possibilità di affrontare studi seri, di cimentarsi in moltissimi sport - tanti dei quali a spiccata vocazione marittima, come la vela, il canottaggio, la voga veneta e il nuoto - e svolgere svariate attività formative e professionali. L’esperienza è entusiasmante e avvincente.
Ma non è tutto. Varcare il ponte di legno verde della Scuola introduce romanticamente in un mondo in cui i valori dell’amicizia, della solidarietà, dello spirito di gruppo muovono la vita di una compagine di ragazzi e ragazze che resteranno - per sempre!  - più che “fratelli”.
Entrare al Navale è una scommessa tanto audace, quanto ambiziosa. Non è facile lasciare gli affetti familiari, le proprie case e gli amici, per una realtà così rigorosa e disciplinata; non è facile ma è una precisa scelta di vita. È la scelta di chi consapevolmente abbraccia uno “stile” che porta presto a crescere e maturare, trasformando quei ragazzi in adulti forti, determinati, sicuri degli ideali che la Scuola trasmette.
In quest’opera, la Marina interpreta un compito delicatissimo con straordinario impegno e altissima responsabilità morale, trasmettendo - oltre ogni regola imposta, attraverso l’esempio del Personale  militare e civile - il culto dei valori di Patria, di unità nazionale, di difesa delle tradizioni, che costituiscono il riferimento fondante della Scuola Navale Morosini.
Chi si è onorato di aver indossato la Divisa del Navale ha imparato a confrontarsi con le difficoltà di ogni giorno, a superare le prove impegnative, a essere sempre leale e generoso, a credere nell’Onore e nel Dovere, a perseverare nel difendere le proprie idee. Il Morosini insegna a guardare in alto, a non porre limiti ai propri sogni e a non arrendersi mai. Insegna soprattutto a misurarsi con se stessi e a battersi per ciò che è giusto.
La quintessenza della Scuola si sintetizza nel famosissimo “Pale a prora”, grido quasi liberatorio urlato da tutti gli Allievi nelle manifestazioni più importanti. È l’ordine che il capo voga impartisce prima dell’inizio della gara, nel momento in cui i muscoli e le menti sono concentrati per il raggiungimento di un obiettivo comune. É urlo di chi sa che nella vita “da soli si corre veloci ma insieme si arriva più lontano”, di chi antepone l’esigenze del gruppo a quelle personale, di chi sa che la vittoria è una scelta e non una eventualità: sì, l’urlo di chi - forte e determinato - è consapevole della vittoria ma anche capace di rialzarsi dopo la sconfitta, sempre pronto ad accettare nuovamente la sfida, mai impreparato di fronte al destino.



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