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ALDO MORO/IL SUO LEGAME CON TARANTO, 40 ANNI DOPO

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

9
MAG
2018

Tutti conoscono il periodo più buio della storia italiana del dopo guerra, culminata nell’uccisione, per mano delle Brigate Rosse, di Aldo Moro. Ma non tutti sanno quanto lui fosse legato alla città dei due mari

Aldo Moro, nato a Maglie nel 2016, è stato un politico a 360°. Non vi è incarico di prestigio, a livello politico nazionale, che non abbia ricoperto.
Tra i fondatori della Democrazia Cristiana, ne divenne segretario nel 1959. Nello specifico, fu più volte ministro; cinque volte Presidente del Consiglio. Fu rapito il 16 marzo del 1978 e ucciso il 9 maggio successivo dalle Brigate Rosse. Questo è quanto noto e tristemente riportato dai libri di storia.
Noi vogliamo tratteggiare la figura dello statista richiamando quello che fu il suo legame con la città di Taranto.
Nello specifico, i suoi inizi scolastici, al Liceo Archita di Taranto.
Quando aveva appena quattro anni, la sua famiglia si trasferì, per un breve periodo a Milano, per poi andare a Taranto dove, il giovane Aldo, frequentò il Liceo Classico Archita, nel periodo compreso tra il 1926 e il 1934, anno in cui conseguì la maturità classica.
Nel 1926, Aldo Moro con altri 61 ragazzi, partecipò agli esami di ammissione alla prima ginnasiale; in seguito proseguì, sempre allo stesso istituto, il liceo.
E’ in questo periodo che si legò alla città di Taranto dove conobbe molti dei suoi amici. Non è casuale il fatto che, i suoi 100 anni dalla nascita, siano stati festeggiati anche nella città jonica, in modo particolare. Infatti, nel recente passato, ci fu una mostra storico documentaria sugli anni della permanenza della famiglia Moro a Taranto: "Taranto città a me cara. Moro e Taranto: dagli anni della giovinezza alle visite istituzionali", questo il titolo. La stessa, fu poi portata in tutta Italia.
Si ripercorsero gli anni della permanenza della famiglia Moro a Taranto; La famiglia di Aldo Moro; Gli amici che frequentò; la sua formazione culturale all’Archita. Anche in seguito, da politico affermato,  il rapporto che Aldo Moro mantenne con Taranto dopo averla lasciata.
Ovviamente la Taranto degli anni ’60, l’Italsider, la chiesa, la sua amicizia con l’Arcivescovo Motolese.  Vi forniamo qualche immagine di archivio della stessa mostra della Galleria Alberto Sordi di Roma che, più di quanto fu scritto, possano sottolineare questa salda unione, solo scalfita dal gesto ignobile e dissacrante, compiuto da un gruppo di esaltati (ora pentiti), capaci di destabilizzare un Paese che stava vivendo un periodo florido e  di compattezza nazionale.
 



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