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Quando la terra è risorsa sociale

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

14
GIU
2018

L’importanza di rendere partecipi le persone a tutto il processo produttivo, e non solo “rendere edotti” delle singole fasi lavorative in cui sono coinvolte, favorisce una presa di coscienza maggiore e reale

Negli ultimi anni è emerso con evidenza l’importanza dell’attività agricola nei processi terapeutici – riabilitativi e di integrazione di persone provate da diverse forme di svantaggio. Le molteplici esperienze hanno spinto al riconoscimento non solo legislativo, ma anche e soprattutto di Istituti sanitari e sociali, ponendo in evidenza come l’attività all’aperto contribuisca nella cura di patologie e problematiche differenti. In particolare la vita all’aria aperta favorisce lo stimolo di fattori naturali come la luce, gli odori, il paesaggio. Tutti questi elementi concorrono al benessere di una persona: la luce modula la sintesi di serotonina che agisce sul tono dell’umore ed in generale sollecita la vista con colori intensi, l’odorato con aromi difficilmente presenti in ambienti chiusi, l’udito con rumori non fastidiosi. L’assunzione di nuove responsabilità configura a tutti gli effetti l’agricoltura come strumento di primaria importanza, capace di offrire interventi occupazionali e attività riabilitative per il reinserimento, l’adattamento e l’integrazione dell’individuo nel proprio ambiente personale, familiare e sociale. L’obiettivo potrà essere quello di rendere questo aspetto dell’agricoltura parte integrante delle progettualità territoriali, fondamentale per aiutare le persone a riacquistare nella vita quotidiana le capacità di azione, andate perdute o non ancora sviluppate a causa di patologie o handicap. Ma cosa rappresenta davvero l’agricoltura sociale? La terapia “agricola” è efficace con soggetti di tutte le età, con malattie fisiche e/o psichiche ed è finalizzata allo sviluppo del concetto di sé, all’aumento dell’autostima, al miglioramento delle abilità cognitive, percettive, motorie, sociali, in particolare ai fini dell’autonomia e dell’indipendenza. Le attività proposte, individuali o di gruppo, costituiscono dei veri “strumenti” della riabilitazione e comprendono attività agricole e connesse all’agricoltura. Caratteristica specifica dell’attività lavorativa in contesto agricolo è la possibilità di relazionarsi con altri esseri viventi, di prendersi cura di piante e animali seguendo l’intero ciclo vitale, fino alla commercializzazione e lavorazione del prodotto.
L’agricoltura sociale è caratterizzata da una sistematicità di interventi e da una progettualità ampia, finalizzata all’attivazione di percorsi che vanno oltre la fase di “permanenza” nella struttura ospite. Tale approccio induce le realtà ospitanti a tessere sempre, con altri soggetti pubblici e/o privati, nuove relazioni finalizzate alla costruzione di possibilità occupazionali e sociali rivolte ad attivare le comunità territoriali.



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