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Ci saremo ai mondiali di calcio, quello virtuale però

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

14
GIU
2018

È un tarantino l’unico italiano a qualificarsi ai Mondiali di Londra di Xbox

Si chiama Fabio Denuzzo, ha 25 anni ed è originario di Taranto l’unico giocatore italiano ad aver conquistato la qualificazione ai Mondiali di Fifa di Xbox One. La Grand Final della Fifa eWorld Cup si terrà a Londra ad agosto ed il nostro concittadino porterà in alto l’onore italiano e della nostra città in terra inglese. Noi di “Extra Magazine” lo abbiamo contattato, ecco l’intervista.

Quando è nata la tua passione e quanto ci credevi al raggiungimento di questo prestigioso traguardo?
“La mia passione è nata sin da piccolo come tutti i ragazzini che cominciano a giocare ai videogiochi. Ho iniziato con Fifa 10 otto anni fa partecipando ad alcuni tornei online sui siti, ho capito di essere bravo e da essere un gioco è diventato un lavoro. Nel circuito ci sono già da un paio di anni, ma ovviamente qualificarsi ai Mondiali era complicato. Nonostante ciò, ci ho sempre creduto perché solo se ci credi davvero riesci ad ottenere simili obiettivi”.

Che emozioni hai provato al momento della qualificazione?
“Ho fatto tanti sacrifici lasciando casa e famiglia trasferendomi fuori città. Le emozioni sono state molto belle, rappresentare l’Italia per me è un onore. Inoltre il montepremi dei Mondiali è importante e i nostri match saranno sicuramente trasmessi in diretta su Sky America e forse anche in Italia”.

Hai appena detto che per te rappresentare l’Italia sarà un onore, invece rappresentare proprio la tua città all’estero che effetto ti fa?
“E’ bellissimo rappresentare milioni di italiani, ovviamente è ancora più interessante portare in alto il nome di Taranto all’estero. La nostra situazione calcistica non è delle migliori, ma almeno nel calcio virtuale possiamo avere soddisfazioni maggiori. Ci sono molti ragazzi tarantini che mi seguono e che mi vedono come un loro idolo”.

Con quali scopi ti proietti alla competizione mondiale?
“Una volta che raggiungi i Mondiali, punti al massimo e quindi alla vittoria finale. Non ho voglia di accontentarmi”.

Per quanto riguarda il tuo futuro, che obiettivi hai?
“Fino a quando sarò in grado di giocare a questi livelli proseguirò su questa strada, ma ovviamente gli anni passeranno e i miei riflessi diminuiranno, quindi occorre pensare ad altro. Sono già al lavoro per costruire una mia società composta da altri giocatori in modo tale da lavorare in futuro come manager o coach. Questo mondo è in continua espansione e a livello internazionale è molto affermato, basti pensare a club come Psg e Manchester City che puntano molto su questa professione. In Italia siamo un po’ più indietro, ma esistono comunque diversi team come Roma e Sampdoria che si stanno apprestando a questo mondo calcistico virtuale”.

 



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