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Lo psicologo a scuola, finalmente!

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

28
GIU
2018

Un progetto scolastico del Motolese di Martina Franca ha permesso di fare un’esperienza formativa, costruttiva e di crescita personale, per migliorare la qualità della vita e il rendimento scolastico degli alunni

Un altro anno scolastico è terminato. Momento di valutazioni, ma anche di bilanci e di considerazioni su tutto il lavoro effettuato, sulla validità dei progetti, sulla loro ricaduta sui ragazzi… sempre nell’ottica del miglioramento continuo.
Così qualche giorno fa nei locali del plesso A. Motolese dell’IISS Leonardo da Vinci, la professoressa Maria Ricci ha organizzato un incontro per fare il punto della situazione e soprattutto per relazionare sui risultati raggiunti dal progetto “Tu chiamale se vuoi, emozioni!”, di cui è stata tutor e coordinatrice.
Erano presenti l’assessore ai Servizi Sociali nella persona di Tiziana Schiavone, la preside Adele Quaranta e lo psicologo e psicoterapeuta Gianvito Schiavone che ha curato l’intero progetto. In realtà queste alte personalità erano al di là del tavolo di rappresentanza, ma la sala era gremita di ragazzi, i veri protagonisti del progetto in questione, i destinatari, coloro a cui tutto il lavoro era rivolto.
“La finalità principale del progetto era quella di promuovere il benessere, migliorare la qualità della vita e il rendimento scolastico degli alunni […], il progetto ha permesso di fare un’esperienza formativa, costruttiva e di crescita personale”.
Le attività si sono svolte in modo tale da permettere la conoscenza di sé, dell’altro e di tutti i sistemi che l’essere umano abita. Ci sono stati lavori di gruppo per crescere nella capacità di ascolto, socializzazione e rispetto. “Il gruppo è stato 'un contenitore' in cui sono stati accolti ed elaborati bisogni, paure, aggressività, rabbia, ma anche occasione per dialogare e confrontarsi. Non si può lavorare con il singolo individuo senza tener conto dei sistemi di appartenenza”.  Non sono mancati i colloqui individuali, fortemente richiesti dai giovani alunni, che hanno affermato di aver trovato nel dott. Schiavone accoglienza, professionalità, sostegno e validissimo aiuto.
I ragazzi sono consapevoli che spesso le radici che dovrebbero sostenerli sono fragili e le raffiche di vento della vita, a volte, possono essere più forti. “Tu chiamale se vuoi emozioni” ha contribuito ad acquisire la cultura della comprensione, della tolleranza, ma soprattutto infondendo nella nuova generazione un senso di sicurezza e benessere, motivandoli nelle decisioni da prendere, facendoli sentire capaci, liberi, creativi, artefici della propria vita e delle proprie scelte, positivi nella ricerca della soluzione dei problemi.
La preside dott.ssa Adele Quaranta, ha espresso tutta la sua soddisfazione per  gli obiettivi raggiunti, lodando il lavoro e la professionalità del dott. Gianvito Schiavone e dell’insegnante Maria Ricci.
“Il benessere dei miei docenti e dei miei alunni è la cosa che più mi sta a cuore, da tutto quello che ho ascoltato emerge la validità di questo progetto che vi ha aiutato a stare meglio e a trovare  risposte ai vostri interrogativi e alle vostre paure, già in itinere mi giungeva l’eco degli apprezzamenti, ma venivo a sapere, soprattutto, che il vostro animo e la vostra vita ne stavano traendo giovamento”.
Alla luce di tutto questo i ragazzi e la professoressa Ricci hanno chiesto un prosieguo per il prossimo anno e un maggior numero di ore, per dare quest’opportunità anche ad altri ragazzi, che ne hanno fatto richiesta.
Era così evidente dai loro sguardi e dalle loro parole quanto ci tenessero veramente, che è stato inevitabile  per una preside così sensibile e illuminata, promettere una continuazione per  il futuro anno scolastico, e, se sarà possibile, con un monte ore maggiore.
Il sorriso dei ragazzi a queste parole era in realtà espressione della conferma di non essere soli, di poter contare su ascolto, accoglienza e aiuto, di avere adulti a cui sta a cuore la loro crescita e il loro benessere, pronti a prenderli per mano nel non facile cammino dell’adolescenza.

 



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