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Categoria: CULTURA
Cosa succede se si decide di collegare la fontana del paese direttamente all’acquedotto? Di certo uno sperpero idrico ed economico
L'acqua è un patrimonio comune da cui dipende la vita di ogni comunità. Per questo la gestione responsabile delle risorse idriche è uno dei principali valori a cui si dovrebbe ispirare chi amministra una comunità. A Carosino, invece, l'amministrazione ha pensato bene, dopo le nostre numerose segnalazioni sullo stato di degrado della fontana monumentale sita nel centro del paese, di risolvere il problema del cattivo funzionamento collegando le pompe direttamente all’acquedotto pugliese (mentre prima, invece, la fontana funzionava a circuito chiuso, senza consumo di acqua potabile) e sperperando, così, non solo i soldi della comunità ma addirittura un bene prezioso come quello dell’acqua pubblica potabile. Infatti, da un calcolo approssimativo in nostro possesso, la nostra fontana consumerebbe, per il suo attuale funzionamento, circa 15000 litri di acqua al giorno. Tradotti in soldoni oltre 2.000 euro al mese e quindi oltre 25.000 euro all’anno. Ma che importa ai nostri amministratori: a pagare saranno i cittadini.
C’è da chiedersi:
•Come mai questa amministrazione ha preferito rinunciare a una soluzione del problema a costo zero rinunciando la collaborazione di una associazione locale?
•Come mai, dopo aver speso circa 4.500 euro per la riparazione del “circuito chiuso”, ha trasformato l’impianto in circuito aperto con questo enorme spreco?
•Come mai ha scelto di amministrare violando le leggi morali ed ecologiche (così care a parole ai partiti della sinistra) sprecando un bene prezioso quale l’acqua e violando le leggi regionali quali il decreto n. 406 del 12 luglio 2017 che vieta l’utilizzo dell’acqua potabile per uso improprio?
Per noi è difficile rispondere a queste domande; di certo però possiamo concludere che la fontana di Carosino, finora famosa per la Sagra del Vino, da oggi con questa amministrazione (PD – LeU – RIF.COMUNISTA) purtroppo è diventata un ulteriore simbolo ed espressione della incapacità amministrativa di questa maggioranza.
