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SEGNALIBRO/BULLI E PUPE

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

27
SET
2018

Settembre ha segnato l’uscita di due interessanti novità letterarie, che mi stanno piuttosto a cuore. Scritti da due giornaliste tarantine, Rosa Cambara e Alessandra Macchitella, entrambi i libri – di genere completamente differente – trattano tematiche su cui è bene riflettere.

IL BAMBINO CON LE SCARPE ROTTE ripercorre le orme del fortunatissimo best-seller di R. J. Palacio, Wonder, che mi ha commosso fino al midollo e da cui è stato tratto un meraviglioso film interpretato da Julia Roberts e Owen Wilson.
Il libro di Rosa Cambara, illustrato da Ilaria Zanellato, racconta di bullismo, di discriminazione e povertà. Ma parla anche e soprattutto di amicizia, di coraggio, di dignità. Di capacità di lasciare alle spalle la rabbia e correre verso l’accettazione e la felicità.
Quando il gruppo se la prende con il più debole, ci si sente impotenti, a volte si distoglie lo sguardo rendendosi in qualche modo complici. Altre volte ci si unisce, purtroppo, al bullo, magari per paura, per debolezza o semplicemente perché così fan tutti ed è più facile. Si dovrebbe, tuttavia, ricordare sempre che no, non si è impotenti di fronte alle ingiustizie. Si può sempre fare qualcosa per cambiare la situazione. Basta che una sola persona si ribelli per mettere fine a un circolo vizioso in cui prepotenza, cattiveria e omertà hanno la meglio.
Per scoprire, in fondo, che ognuno di noi ha il suo paio di scarpe rotte ed è davvero inutile, oltre che sciocco e insensato, accanirsi sulle debolezze altrui.

SANTA è il nuovo romanzo con cui Alessandra Macchitella esplora ancora una volta l’universo femminile, un tema che le è molto caro e che ha trattato in molti dei suoi scritti.
Lo fa, questa volta, attraverso le due protagoniste, Santa e Luana, identiche nell’aspetto, ma diametralmente opposte nel carattere.
Da una Santa che usa il suo corpo e la sua femminilità per sedurre e ottenere, piuttosto facilmente, tutto ciò che vuole, a una Luana, preda delle sue inibizioni, inconsapevolmente bella, ma frustrata dalla vita che tarda a darle ciò che desidera e che lei cerca di conquistare attraverso continue gavette sottopagate, impegno, sudore e onestà. Ciò che, insomma, meriterebbe.
Ecco, appunto, meriterebbe. Perché attraverso le due gemelle, la Macchitella non si lascia sfuggire l’occasione di raccontare la condizione lavorativa dei giovani e soprattutto la crudeltà di una società che dà sempre più valore all’apparenza e lascia indietro la sostanza, il talento, la caparbietà, il duro lavoro.
Valori che non contano più nulla di fronte a un bel paio di gambe.
La vita a volte, però, sa essere spiazzante, e proprio come questo romanzo, può riservare un bel colpo di scena.
 



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